Allarme suicidi: casi in aumento tra gli studenti
In Italia, negli ultimi anni, il fenomeno del suicidio tra gli studenti è in costante aumento. Si tratta di un problema serio che richiede l’attenzione delle istituzioni e della società nel suo complesso. Secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute, i suicidi rappresentano la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Questo è un dato preoccupante che non può essere ignorato.
I motivi alla base del fenomeno sono molteplici e complessi. Tra le cause principali si possono individuare le difficoltà nell’adattamento alla vita universitaria, lo stress da esami, la pressione sociale e familiare, il bullismo e la solitudine.
Di recente, il Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri ha tentato di porre l’attenzione sul problema: gli universitari che decidono di compiere questo gesto estremo sono nettamente aumentati negli ultimi anni.
Suicidi in aumento in Italia: la denuncia dell’Università di Palermo
L’attenzione verso l’aumento dei suicidi nel nostro Paese è aumentata dopo il caso del giovane studente che, a Palermo, ha deciso di togliersi la vita.
Il gesto estremo è stato compiuto a poche materie dalla laurea in Economia. E non si tratta di un caso isolato: nel mese di febbraio, poco tempo prima, una studentessa della Iulm è stata ritrovata priva di vita nei bagni della sua Facoltà.
Il Rettore dell’Università di Palermo non ha dubbi: le difficoltà degli universitari sono purtroppo peggiorate con la pandemia, ma si tratta di problematiche che hanno origini più profonde.
Generalmente, i giovani universitari vengono lasciati totalmente soli nel critico momento di passaggio dalla scuola superiore all’Università. E la solitudine è purtroppo aumentata a causa delle numerose restrizioni causate dall’emergenza sanitaria.
L’adattamento alla vita universitaria: un percorso difficile
Per molti studenti, il passaggio dal liceo all’università rappresenta un momento di grande cambiamento e di forte stress. Si passa da un ambiente familiare e protetto a uno nuovo, sconosciuto e spesso alienante. Gli studenti devono fare i conti con nuove materie, nuovi insegnanti e nuovi compagni di studio. Non tutti riescono ad adattarsi con facilità a questo nuovo ambiente e questo può portare a situazioni di forte disagio.
E, di certo, non poter contare su una classe unita e sul supporto fisico degli insegnanti a causa delle restrizioni del Covid ha giocato un ruolo fondamentale nell’aumento del numero di suicidi.
Ma c’è di più. Anche gli esami universitari rappresentano per gli studenti un momento di forte pressione e stress. In molti casi, la valutazione di un esame può decidere il futuro accademico e professionale degli studenti. La paura di fallire o di non essere all’altezza delle aspettative può portare a situazioni di forte ansia e stress.
In molti casi, gli studenti sono sottoposti a una forte pressione sociale e familiare. Le aspettative dei genitori, dei professori e degli amici possono diventare insostenibili per gli studenti, che si sentono costantemente sotto esame. Questa pressione può portare a situazioni di forte stress e ansia.
Suicidi in aumento tra gli studenti: la correlazione col bullismo
Il bullismo rappresenta un altro fattore di rischio per i giovani studenti. Il fenomeno del bullismo può manifestarsi in diverse forme, come il cyberbullismo o la violenza fisica e verbale. Gli studenti vittime di bullismo possono sviluppare problemi psicologici come la depressione e l’ansia, che possono portare al pensiero suicida.
Questo si affianca alla solitudine, che rappresenta un altro fattore di rischio per i giovani studenti. Molti studenti universitari si sentono soli e isolati, soprattutto se provengono da altre città o regioni. La mancanza di una rete di supporto può portare a situazioni di forte disagio e depressione.
Cosa fare per prevenire il fenomeno del suicidio tra gli studenti?
Per prevenire il fenomeno del suicidio tra gli studenti è necessario adottare una serie di misure a livello individuale, familiare e istituzionale. In primo luogo, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e promuovere una maggiore consapevolezza dell’importanza della prevenzione del suicidio.
A livello individuale, gli studenti dovrebbero essere incoraggiati a chiedere aiuto e a parlare dei propri problemi. È importante che gli studenti abbiano accesso a servizi di supporto psicologico e che venga loro fornita una formazione adeguata sulla gestione dello stress e delle emozioni.
A livello familiare, i genitori dovrebbero essere coinvolti nella prevenzione del suicidio dei loro figli. È importante che i genitori si informino sulle difficoltà che i loro figli possono incontrare durante il percorso universitario e che forniscano loro il sostegno e l’affetto di cui hanno bisogno.
A livello istituzionale, le università dovrebbero mettere a disposizione degli studenti servizi di supporto psicologico e programmi di prevenzione del suicidio. È importante che le università promuovano un ambiente di apprendimento sano e che forniscono ai loro studenti gli strumenti necessari per affrontare le difficoltà dell’adattamento alla vita universitaria.
Inoltre, è importante che le istituzioni si adoperino per combattere il fenomeno del bullismo e della violenza a scuola, che rappresentano un fattore di rischio per il suicidio tra gli studenti.
Nuovi punti di ascolto per contrastare i suicidi
Insomma, il fenomeno del suicidio tra gli studenti rappresenta un problema serio che richiede l’attenzione e l’impegno di tutti. È necessario adottare una serie di misure a livello individuale, familiare e istituzionale per prevenire i suicidi tra gli studenti e promuovere una cultura della prevenzione del suicidio.
Dopo l’evento infausto che ha sconvolto l’Università degli Studi di Palermo, Unipa ha deciso di apportare un cambiamento drastico.
L’Università siciliana ha in programma il potenziamento dei punti di ascolto e sostegno. Il Rettore Midiri ha in programma il reclutamento di esperti psicologi da impiegare in tali punti di ascolto.
Al momento, il supporto alla popolazione studentesca è già garantito, previo appuntamento, a tutti gli studenti dell’Università di Palermo.
A breve, inoltre, l’attività di potenziamento dei punti di ascolto verrà affiancata da percorsi mirati, al fine di prevenire non solo i suicidi, ma anche fenomeni quali la violenza e il bullismo.
Perché uno dei maggiori problemi che gli studenti universitari riscontrano è la mancanza di ascolto. Grazie alle nuove iniziative promosse da UniPa, comunque, la popolazione studentesca riuscirà sicuramente a sentirsi meno sola.