Albert Einstein: chi era
Quando facciamo riferimento ad Albert Einstein il primo aggettivo che accostiamo alla sua immagine iconica è senza dubbio “genialità”. Einstein è infatti uno dei più grandi teorici e pensatori della storia.
La sua infanzia non è caratterizzata da successi scolastici, anzi, sembra i suoi genitori fossero molto preoccupati: Albert Einstein era dislessico e riscontrava evidenti problemi di lentezza nell’apprendimento. Dalla Germania si trasferì prima in Italia e poi in Svizzera, dove si diplomò presso l’istituto federale di tecnologia.
Nel 1905 pubblicò degli articoli sull’annuario tedesco di fisica: nel primo spiegava il movimento di particelle sospese nel liquido, nel secondo l’effetto fotoelettrico e il rilascio di elettroni dal metallo quando la luce brillava su di esso. Proprio per questo articolo ricevette il premio Nobel per la fisica.
La sua pubblicazione più importante è senza dubbio la teoria sulla relatività che ha gettato le basi per un nuovo ramo della fisica, e E = mc2 di Einstein sull’equivalenza massa-energia è divenuta una delle formule più famose al mondo.
Le due teorie che hanno reso celebre Albert Einstein
Einstein elaborò diverse teorie, ma tra le più importanti che lo hanno reso celebre al mondo, vogliamo ricordare:
- Teoria quantistica: Einstein suggerì che la luce non viaggia solo come onde ma come corrente elettrica costringendo i metalli a rilasciare un flusso continuo di particelle denominate “quanti”.Proprio grazie alla teoria quantistica, altri inventori sono riusciti a sviluppare dispositivi come la televisione.
- Teoria della relatività: questa teoria fu scritta da Einstein in maniera semplice e diretta. Fu una teoria rivoluzionaria: in precedenza si era sempre pensato infatti che il tempo e lo spazio fossero assoluti. Einstein dimostrò il contrario.
Cinque curiosità su Albert Einstein
- Liquidò la sua prima moglie con i soldi del premio Nobel: per ottenere il divorzio, Einstein, offrì tutti i proventi in denaro ottenuti dal Premio Nobel alla sua prima moglie, Mileva Marić, donandole una cifra pari a 32.250 $, dieci volte maggiore allo stipendio annuale di un docente.
- Non indossava mai calzini: le due mogli di Albert Einstein saranno state sicuramente felici di avere un cassetto in più a loro disposizione. Ebbene sì. Secondo Einstein i calzini erano un accessorio doloroso, soprattutto nel momento in cui si bucavano. Non li indossava mai, né d’estate, né d’inverno e decise di non indossarle anche in un incontro alla Casa Bianca, dove il protocollo lo prevedeva.
- Aveva una pessima memoria: se siete degli smemorati cronici, sapere che uno dei geni assoluti della storia aveva il vostro stesso problema, sicuramente potrà essere consolatorio. Sembra che Einstein avesse un serio problema nel ricordare le cose a cui non era particolarmente interessato, come ad esempio numeri di telefono e date di nascita.
- Amava Lina, il suo violino: oltre alla scienza, Albert Einstein aveva svariate passioni. Tra le tante c’era l’amore per il violino. Ne aveva uno, che chiamava amorevolmente Lina, dal quale non si separava mai.
- Il suo cervello fu rubato dal medico che effettuò la sua autopsia: Thomas Harvey, patologo che effettuò l’autopsia di Albert Einstein nel 1955, non rimise a posto ogni componente del corpo, tenendo per se’ il cervello dello scienziato. Una volta scoperto si giustificò dicendo di voler scoprire da dove derivasse un tale genio e di voler condividere poi le sue scoperte con il mondo.