Adobe Firefly: la nuova soluzione per il design collaborativo
Adobe Firefly è una nuova famiglia di modelli creativi di intelligenza artificiale generativa. Nello specifico:
- si focalizza sulla creazione di immagini ed effetti di testo;
- rende più precisi, potenti, semplici e veloci i flussi di lavoro;
- fa parte di una serie di nuovi servizi di AI generativa Adobe Sensei su tutte le piattaforme cloud di Adobe.
Analizziamo al meglio insieme questa nuova soluzione per il design collaborativo!
Intelligenza artificiale e Adobe Firefly
Adobe Firefly: che cos’è e quali sono gli usi primari
- interfacciarsi con la community creativa e i clienti;
- sviluppare man mano la tecnologia trasformativa;
- integrarla nei flussi di lavoro delle applicazioni;
- focalizzarsi sulla creazione di immagini ed effetti di testo;
- rendere i flussi di lavoro precisi, potenti, semplici e veloci.
- Express;
- Experience Manager;
- Photoshop;
- Illustrator.
- generare contenuti sicuri per uso commerciale,
- creare immagini ed effetti di testo di alta qualità:
- fare leva su varietà di risorse, tecnologie e dati;
- concentrarsi sulla prevenzione di potenziali bias dannosi.
Dalla parte dei creativi
Adobe Firefly ha sviluppato l’AI generativa per:
- sostenere i creativi;
- aiutarli a beneficiare al meglio delle proprie competenze e creatività;
- consentire un lavoro più efficiente.
Creatività e design ad oggi sono sempre più ricercati perché i contenuti alimentano l’economia globale. In base a fonti certe, l’88% dei brand ha affermato che la domanda di contenuti è più che raddoppiata nell’ultimo anno. Ed è in previsione di ulteriore crescita di ben 5 volte nei prossimi due anni.
Adobe punta sull’AI generativa per far fronte a questa sfida attraverso soluzioni che consentano di:
- lavorare in modo più veloce, pratico e smart.
- addestrare Firefly con il proprio materiale, generando contenuti in linea con il proprio stile e brand;
- sviluppare l’AI generativa in una modalità che consenta ai creativi di monetizzare il proprio talento.
- promuovere standard aperti: ha infatti fondato la Content Authenticity Initiative. La CAI si occupa di creare uno standard globale per l’attribuzione di contenuti digitali affidabili.
Adobe sta spingendo verso standard di settore aperti utilizzando gli strumenti open source della CAI gratuiti. Tra gli obiettivi, un tag consentire ai creatori di vietare che i propri contenuti vengano utilizzati per l’addestramento e la formazione dei modelli.
Generatore immagini su Photoshop
Anche Adobe Photoshop ha ottenuto la possibilità di usare Adobe Firefly e la sua IA generativa. Questa novità permette l’accelerazione dell’ideazione, esplorazione e produzione di contenuti. La prima funzionalità ereditata si chiama Generative Fill e consente di:
- estendere rapidamente le immagini;
- aggiungere e rimuovere oggetti;
- utilizzare i prompt di testo.
Il funzionamento è molto semplice. Come altri strumenti presenti nell’app di fotoritocco, è sufficiente:
- premere un pulsante per espandere i singoli livelli di una immagine;
- generare in automatico parti aggiuntive;
- allargare la composizione in completa autonomia o inserire un testo che guidi l’intelligenza artificiale.
L’integrazione di questa tecnologia all’interno di Photoshop permette di approcciarsi all’IA generativa in modo intuitivo. Generative Fill è infatti proposto direttamente nel flusso di lavoro come co-pilota creativo. Adobe Firefly include anche dati di addestramento basati su contenuti dalla licenza aperta e quindi senza restrizione di copyright. Ciò sta a significare che ciò che viene generato è sicuro per un uso commerciale.
Come abbiamo potuto analizzare insieme la nascita di Adobe Firefly potrebbe davvero creare una svolta per il design collaborativo. Staremo a vedere che succede!