William Shakespeare: biografia dell’autore di Romeo e Giulietta
Analizziamo insieme la vita di William Shakespeare, uno dei maggior esponenti nella letteratura europea e mondiale, autore di Romeo e Giulietta.
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Vita di William Shakespeare
William Shakespeare nasce da un’agiata famiglia di mercanti il 23 aprile 1564 a Stratford Upon Avon, nello Warwickshire, zona inglese delle Midlands Occidentali. Dopo aver frequentato la scuola locale nel 1582 si sposa con Anne Hathaway, con la quale avrà tre figli.
Il periodo che va dal 1585 al 1592 prende il nome di Lost Years, in quanto i critici non sono mai riusciti ad ottenere valide fonti che attestino lo svolgimento della vita di William Shakespeare. Nel 1592 William Shakespeare viene localizzato a Londra, ove ha già acquisito notorietà nel mondo teatrale. Tra il 1592 e il 1594, anni della carestia di peste e della conseguente chiusura dei teatri, William Shakespeare scrive poesie. Risalgono infatti a questi anni i celebri poemetti e sonetti dell’autore.
Grazie alla riapertura dei teatri William Shakespeare inizia a lavorare per la compagnia teatrale più celebre all’epoca: The Lord Chamberlain’s Men.
Tra il 1594 e il 1599 il drammaturgo da alla luce le sue opere più celebri: Sogno di una Notte di Mezza Estate, Romeo e Giulietta Riccardo III e Il Mercante di Venezia.
Nel 1599 la compagnia teatrale di William Shakespeare è talmente popolare che, una volta morta la regina Elisabetta I viene adottata dal re in carica Giacomo I Stuart che modifica il nome in The King’s Men. Le opere teatrali subiscono un cambiamento radicale anche per le tematiche affrontate, diventando più dark e sofferte a causa di avvenimenti personali nella vita dell’autore, tra cui la morte del padre. L’anno di morte dell’autore si colloca nel 1616 a Stratford Upon Avon.
Fasi nella produzione teatrale
Le opere teatrali di William Shakespeare, scritte nel ventennio che va dal 1591 al 1611, sono tutte state pubblicate solamente postume. La prima ufficiale prende il nome di First Folio e viene pubblicata nel 1623. Al suo interno 36 delle 37 totali opere dell’autore, suddivise per genere: commedia, dramma storico e tragedia.
Si possono distinguere 4 fasi nella produzione teatrale di William Shakespeare:
- sperimentazione: periodo verso il 1590, ove l’autore, già considerato uno dei principali drammaturghi, sperimenta vari stili. Compone infatti drammi storici in cui descrive la società medievale e rinascimentale inglese, e commedie d’amore. Ma soprattutto risalgono a questi anni due tra le sue più grandi opere: la tragedia Romeo e Giulietta e la commedia Sogno di una Notte di Mezza Estate. William Shakespeare si ispira alle novelle della tradizione letteraria italiana che trattano temi quali amore e scambio d’identità.
- dramma storico: tra il 1596 e il 1600 William Shakespeare nascono i drammi storici Riccardo II e Enrico IV. Queste opere pongono una grande attenzione a momenti cruciali storici per l’Inghilterra rendendosi rappresentanti di ciò che ha vissuto la colletività inglese. Non si concentrano dunque sulle imprese di un singolo protagonista. William Shakespeare compone in questi anni anche commedie quali Il Mercante di Venezia e Molto Rumore per Nulla. La caratteristica basica che emerge in questo caso è la minuziosa analisi psicologica dei personaggi, sempre più complessa rispetto alle opere precedenti.
- tragedie: nel 1601 viene composto l’Amleto, nel 1604 Otello, tra il 1605 e il 1606 Macbeth e nel 1607 Cleopatra. L’attenzione principale ricade sui concetti di solitudine umana, il destino crudele e la follia che permane nel mondo. I personaggi sono caratterizzati da un vasto conflitto interiore e lottano tra orgoglio, amore e razionalità.
- Commedie fantastiche: l’ultima fase dell’autore si chiude con romances caratterizzati da ambienti fantastici e fiabeschi.
Caratteristiche dei sonetti
A William Shakespeare si deve la stesura di ben 154 sonetti, tra il 1593 e il 1599. L’autore si distacca dal classico sonetto italiano componendo con 14 versi, suddivisi in tre quartine a rima alternata e un distico in rima baciata. Ogni composizione non è fine a sé stessa ma invita a delle riflessioni sull’argomento discusso. Temi affrontati portano alla concezione di brevità della vita e inevitabilità della morte, che si può sfuggire solo tramite l’arte, che cristallizza e rende eterno.
Con William Shakespeare nasce anche un nuovo concetto di donna, estraneo anche alle sue opere medesimo prima di allora. Il nuovo concetto femminile è una donna non idealizzata, né bellissima né elegiaca ma infedele e molto desiderabile: la dark lady.
William Shakespeare: stile e temi trattati nelle opere
La maggior parte delle opere di William Shakespeare prendono spunto da scritti pubblicati da altri autori. Le opere teatrali, come ci vengono presentate ad oggi, sono formate da cinque atti ed introdotte da un prologo. Ma questa suddivisone venne apportata solo nel XVIII secolo. In precedenza, infatti, le rappresentazioni delle opere procedevano senza alcun tipo di interruzione.
Un’altra peculiarità dell’autore è che i personaggi appartengono a una vasta gamma di classi sociali, senza alcuna preferenza. Spesso i temi trattati sono quelli dell’ amore ostacolato, la fama di potere, il conflitto tra generazioni o famiglie e il desiderio di rivalsa.
William Shakespeare inoltre agisce in un’epoca in cui il linguaggio inglese era in continua evoluzione. Possiamo dire che William Shakespeare ha veramente creato dei vocaboli nuovi per esprimere concezioni e/o sentimenti per le quali non trovava una parola già esistente adatta. Tutt’oggi molti modi di dire e frasi fatte inglesi derivano proprio dall’autore.
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