William Shakespeare: biografia dell’autore di Romeo e Giulietta
Figura centrale della letteratura universale, William Shakespeare è considerato il più grande drammaturgo e poeta inglese di tutti i tempi. Le sue opere, tra cui commedie, tragedie e sonetti, hanno influenzato profondamente la cultura occidentale e ancora oggi vengono studiate, rappresentate e adattate in tutto il mondo. Con capolavori immortali come Amleto, Otello, Macbeth e soprattutto Romeo e Giulietta, Shakespeare ha saputo raccontare l’animo umano in tutte le sue sfumature, dalle passioni travolgenti ai conflitti interiori.
Analizzare la vita di William Shakespeare significa non solo ripercorrere la biografia di un autore, ma anche entrare nel cuore di un’epoca, l’Inghilterra elisabettiana, ricca di fermenti culturali e politici. Nei prossimi paragrafi scopriremo le tappe principali della sua vita, le opere più celebri e l’eredità che lo ha reso un punto di riferimento senza tempo.
Vita di William Shakespeare
Tra il 1592 e il 1594, anni della carestia di peste e della conseguente chiusura dei teatri, William Shakespeare scrive poesie. Risalgono infatti a questi anni i celebri poemetti e sonetti dell’autore.
Muore nel 1616 a Stratford-upon-Avon, all’età di 52 anni.
Fasi nella produzione teatrale
Al suo interno 36 delle 37 totali opere dell’autore, suddivise per genere: commedia, dramma storico e tragedia.
- Sperimentazione
Periodo verso il 1590, ove l’autore, già considerato uno dei principali drammaturghi, sperimenta vari stili. Compone infatti drammi storici in cui descrive la società medievale e rinascimentale inglese, e commedie d’amore. Ma soprattutto risalgono a questi anni due tra le sue più grandi opere: la tragedia Romeo e Giulietta e la commedia Sogno di una Notte di Mezza Estate. William Shakespeare si ispira alle novelle della tradizione letteraria italiana che trattano temi quali amore e scambio d’identità. - Dramma storico
Tra il 1596 e il 1600 William Shakespeare nascono i drammi storici Riccardo II e Enrico IV. Queste opere pongono una grande attenzione a momenti cruciali storici per l’Inghilterra rendendosi rappresentanti di ciò che ha vissuto la colletività inglese. Non si concentrano dunque sulle imprese di un singolo protagonista. William Shakespeare compone in questi anni anche commedie quali Il Mercante di Venezia e Molto Rumore per Nulla.
La caratteristica basica che emerge in questo caso è la minuziosa analisi psicologica dei personaggi, sempre più complessa rispetto alle opere precedenti. - Tragedie
Nel 1601 viene composto l’Amleto, nel 1604 Otello, tra il 1605 e il 1606 Macbeth e nel 1607 Cleopatra. L’attenzione principale ricade sui concetti di solitudine umana, il destino crudele e la follia che permane nel mondo.
I personaggi sono caratterizzati da un vasto conflitto interiore e lottano tra orgoglio, amore e razionalità. - Commedie fantastiche o romances
L’ultima fase dell’autore si chiude con romances caratterizzati da ambienti fantastici e fiabeschi, opere tarde come ad esempio La tempesta.
Le opere più famose di William Shakespeare
L’opera di Shakespeare conta 37 drammi e 154 sonetti, ma alcune opere sono diventate simbolo della cultura occidentale:
- Romeo e Giulietta (1597): la tragedia d’amore più celebre della storia, simbolo di passioni contrastate.
- Amleto (1601): il dramma dell’indecisione e del conflitto interiore.
- Otello (1604): tragedia sulla gelosia e sulla manipolazione.
- Macbeth (1606): storia di ambizione e potere che diventa follia.
- Re Lear (1605): dramma sul tradimento e il dolore familiare.
- Il mercante di Venezia (1596): commedia che affronta temi etici e sociali.
- Sogno di una notte di mezza estate (1595): commedia fiabesca e romantica, ancora oggi amatissima.
Caratteristiche dei sonetti di Shakespeare
L’autore si distacca dal classico sonetto italiano componendo con 14 versi, suddivisi in tre quartine a rima alternata e un distico in rima baciata. Ogni composizione non è fine a sé stessa ma invita a delle riflessioni sull’argomento discusso. Temi affrontati portano alla concezione di brevità della vita e inevitabilità della morte, che si può sfuggire solo tramite l’arte, che cristallizza e rende eterno.
I sonetti più celebri
I sonetti più celebri di Shakespeare lo sono perché raccontano l’amore e la vita in tutte le loro sfumature, alternando idealizzazione, introspezione, malinconia e realismo.
I 154 sonetti di William Shakespeare, pubblicati nel 1609, sono un capolavoro della poesia inglese e riflettono temi come l’amore, la bellezza, il tempo e la morte. Alcuni, più di altri, sono diventati celebri perché racchiudono immagini poetiche potenti e riflessioni universali che ancora oggi colpiscono i lettori.
Ecco i sonetti più famosi di Shakespeare e il motivo della loro importanza:
Sonetto 18 – “Shall I compare thee to a summer’s day?”
È forse il più celebre in assoluto. Shakespeare paragona la persona amata a un giorno d’estate, ma sottolinea come la bellezza umana sia superiore perché può essere resa eterna dalla poesia.
Importanza: introduce il tema della vittoria dell’arte sul tempo e sulla caducità della vita.
Sonetto 29 – “When in disgrace with fortune and men’s eyes”
Un sonetto intimo e malinconico, dove Shakespeare riflette su momenti di sconforto, esclusione e infelicità. Tuttavia, l’immagine della persona amata porta consolazione e speranza.
Importanza: mostra il potere salvifico dell’amore anche nei momenti più bui.
Sonetto 30 – “When to the sessions of sweet silent thought”
Segue idealmente il 29. Shakespeare ripensa alle perdite e ai dolori passati, ma conclude che l’amore gli restituisce ciò che ha perso.
Importanza: la poesia diventa un modo per elaborare il lutto e ridare senso alla vita.
Sonetto 55 – “Not marble, nor the gilded monuments”
Shakespeare afferma che i versi poetici hanno più forza dei monumenti in pietra: mentre le opere materiali si consumano, la poesia può rendere immortale la memoria della persona amata.
Importanza: ribadisce il tema dell’eternità dell’arte.
Sonetto 73 – “That time of year thou mayst in me behold”
Il poeta si paragona all’autunno, al tramonto e alle braci che si spengono: immagini potenti della vecchiaia e della prossimità della morte.
Importanza: un capolavoro di introspezione sul tempo e la fragilità dell’esistenza.
Sonetto 116 – “Let me not to the marriage of true minds”
Una delle definizioni più celebri e citate dell’amore: non come passione effimera, ma come forza costante, immutabile e in grado di resistere al tempo e alle difficoltà.
Importanza: è diventato una vera e propria dichiarazione universale sull’amore eterno.
Sonetto 130 – “My mistress’ eyes are nothing like the sun”
Una poesia ironica e anticonvenzionale, in cui Shakespeare rifiuta i cliché poetici dell’epoca: descrive la sua amata senza esagerazioni idealizzanti, ma con realismo e autenticità.
Importanza: rivoluziona la tradizione del sonetto petrarchesco e introduce un nuovo modo di parlare d’amore.
William Shakespeare: stile e temi trattati nelle opere
Possiamo dire che William Shakespeare ha veramente creato dei vocaboli nuovi per esprimere concezioni e/o sentimenti per le quali non trovava una parola già esistente adatta. Tutt’oggi molti modi di dire e frasi fatte inglesi derivano proprio dall’autore.
In sintesi, le opere di Shakespeare si distinguono per:
- Personaggi complessi di ogni classe sociale.
- Temi universali: amore ostacolato, sete di potere, conflitti familiari, destino e libero arbitrio.
- Lingua innovativa, con la creazione di oltre 1700 parole nuove.
- Struttura teatrale che influenzò il teatro europeo (5 atti, prologhi, intrecci secondari).
William Shakespeare ha saputo trasformare eventi storici e leggende in storie senza tempo, capaci di parlare ancora oggi al pubblico moderno.
Curiosità su William Shakespeare
- Non frequentò l’università, ma divenne il più grande autore della letteratura.
- Alcuni critici hanno ipotizzato che non fosse il vero autore delle opere a lui attribuite (teoria baconiana).
- È considerato l’autore che ha contribuito di più allo sviluppo della lingua inglese.
- Le sue opere sono state tradotte in oltre 100 lingue e messe in scena più di qualsiasi altro autore al mondo.
Perché William Shakespeare è così importante nella letteratura?
La grandezza di William Shakespeare non risiede solo nella quantità di opere prodotte, ma nella loro capacità di superare il tempo. Le sue tragedie, commedie e sonetti trattano temi universali che parlano a tutte le epoche: l’amore, il potere, la gelosia, l’ambizione, la morte.
Shakespeare ha saputo rappresentare l’essere umano in tutte le sue contraddizioni, creando personaggi complessi e profondamente realistici. Amleto, Macbeth, Otello o Giulietta non sono semplici figure teatrali: incarnano emozioni, conflitti e dilemmi che ciascuno di noi può riconoscere.
Inoltre, ha rivoluzionato il linguaggio: coniò parole nuove, diede vita a espressioni idiomatiche ancora oggi usate e arricchì l’inglese di metafore e immagini straordinarie. Per questo motivo viene considerato il padre della letteratura moderna, un autore che ha influenzato drammaturghi, romanzieri, registi e poeti di ogni epoca.
In poche parole, Shakespeare è importante perché ci ha insegnato a raccontare l’uomo, in tutte le sue sfumature.