Vittimismo: 3 motivi per cui sta danneggiando la tua vita
Le giornate storte e i momenti negativi capitano a tutti ma cedere al vittimismo può diventare, a lungo termine, deleterio. Se prendersela con il mondo e lamentarsi sempre diventa uno stile di vita, è indice di qualcosa che non va. Perdere di vista la proporzione delle cose e trasformare i problemi in tragedie è una lente deformante che porta a vedere sè stessi perseguitati dalla sorte.
Ma smettere di fare la vittima è possibile. Vediamo insieme come.
Pensieri ed atteggiamenti tipici
La negatività che porta il vittimismo
I tre principali motivi per cui è dannoso
Nello specifico sono 3 i motivi che fanno del vittimismo un virus letale per sé stessi e per gli altri:
- nuoce alla tua salute. Più fai la vittima, più ti convincerai di essere una vittima e provocherai situazioni in cui lo sarai davvero. È una concatenazione scientificamente provata. All’ interno del cervello infatti, gli stimoli negativi sono percepiti più velocemente rispetto a quelli positivi. Inoltre la mente, per sua natura, tende a riproporre con maggiore frequenza i pensieri che alimentiamo maggiormente;
- ascoltare troppo le lamentele altrui danneggia il cervello. Alcune ricerche della Stanford University hanno dimostrato che ascoltare per tempo prolungato lamentele porta allo spegnimento dei neuroni preposti alla creatività e alla risoluzione dei problemi;
- prolunga la vita dei tuoi problemi: lamentarsi non porta alla soluzione ai problemi. Piangersi addosso e sentirsi sopraffatto dagli eventi esterni è un’azione incompatibile con la sistemazione quello che non va.
Siamo quindi di fronte a una scelta: continuare a focalizzarci su ciò che non funziona nella nostra quotidianità o scegliere di concentrare tutta le nostra energia su piccole azioni positive che permettano di aggiustare ciò che è sotto il nostro controllo.
Ma come?
Come uscire dal loop del vittimismo
Il vittimismo, come abbiamo visto insieme, ci deresponsabilizza dandoci l’ illusione che se le cose non vanno nella nostra vita la responsabilità non sia nostra. Ma smettere di fare la vittima è possibile.
Per spezzare questo circolo vizioso è necessario;
- acquisire coscienza di sé;
- osservare la propria vita con uno sguardo oggettivo;
- individuare una piccola area che sia pienamente sotto il tuo controllo;
- aggiustare ciò che possiamo;
- guardare con onestà dentro di sé e riconoscere i propri punti di forza e debolezza;
- lavorare per superare limiti e mancanze;
- partire dai talenti e dalle competenze che si possiedono;
- sviluppare fiducia in sé stessi.
Un ruolo chiave possono averlo anche le persone che fanno parte della cerchia del vittimista. In questo caso, mettere di fronte alle proprie responsabilità è utile per interrompere il circolo vizioso delle lamentele.
Solo agendo in questo modo si può scoprire cosa può accadere quando si decide di prendere in mano la propria vita.