Ecco 5 cose da sapere sul movimento culturale dell’Umanesimo.
Che cos’è l’Umanesimo?
L’Umanesimo è quel movimento filosofico, artistico e culturale – nato in Italia sul finire del XIV secolo – che pone l’uomo al centro di tutto l’universo e diffonde la concezione che egli è artefice della propria vita.
L’Umanesimo diviene il fulcro attorno al quale comincia a ruotare la vita intellettuale, politica artistica e culturale della società del XV secolo. Il 1450, con l’invenzione della stampa di Gutenberg, la corrente trova la sua diffusione anche grazie ai libri.
Ispirato da Francesco Petrarca e in parte da Giovanni Boccaccio, questo movimento culturale è volto alla riscoperta dei classici latini e greci nella loro storicità.
Umanesimo: Quali sono i fondamenti?
L’Umanesimo porta con sé una serie di valori sui quali fonda le proprie teorie. È l’uomo a creare la propria vita e a decidere liberamente su di essa, si crea un perfetto equilibrio tra istinto e ragione, la bellezza e l’armonia sono concetti fondamentali e l’ispirazione al mondo classico interessa ogni espressione culturale ed artistica.
L’umanesimo, infatti, stabilisce un forte legame con il passato ed i suoi esponenti rispolverano l’antichità, ispirandosi agli autori latini e greci e si dedicano alla storia. L’Umanesimo fiorisce principalmente in Italia dove gli autori raccolgono l’eredità lasciata dal classicismo e guardano al Medioevo in modo negativo e come un’epoca buia per l’umanità.
Il movimento segna l’inizio di una rinascita, un ritorno alla maestosità del periodo classico, con l’esaltazione della civiltà greco-romana.
Firenze, Petrarca e la diffusione dell’Umanesimo
Firenze è la città toscana che fa da sfondo al movimento culturale che nel ‘400 diventa veicolo di valorizzazione della centralità dell’uomo e centro della vita politica e sociale. Fondatore dell’Umanesimo fu Petrarca ed il ritrovamento delle “Epistole di Cicerone” da parte del poeta, nel 1345, diede il via alla nuova corrente letteraria con l’avvicinamento al mondo classico che influenzò tutte le opere del periodo rinascimentale, considerato naturale prosecuzione del movimento umanista.
Dalla Toscana si diffonde nel resto d’Italia, in particolare, all’interno delle corti frequentate dagli artisti.
L’arte consacra nomi come quelli di Michelangelo e Leonardo, la letteratura vanta Machiavelli ed Ariosto e ben presto le loro opere varcano i confini nazionali ed arrivano in tutta Europa.
Umanesimo e unità linguistica
Nonostante l’Italia fosse paese politicamente e territorialmente diviso, durante il periodo dell’Umanesimo, trova l’unità linguistica con la nascita dell’italiano letterario, per come proposto da Pietro Bembo che indica Petrarca come modello per la poesia e per la prosa ritrova la perfezione in Boccaccio.
Umanesimo Cristiano
Per quanto la corrente riproponesse la centralità dell’uomo e ne valorizzasse la sua dignità, questo pensiero non implicava il rifiuto della cristianità.
La nascita della filologia fornì ai vari umanisti gli strumenti necessari per dedicarsi allo studio della Sacra Scrittura e alla sua autenticità.
Rispetto al Medioevo, però, condannavano la corruzione che aveva caratterizzato la Chiesa di Roma.