Test medicina: Consiglio di Stato accoglie ricorso per prova errata
I Test Medicina tornano a far parlare di sé. E stavolta, non in merito al cambiamento di modalità di svolgimento e calendario delle prove per il futuro anno accademico. Di recente, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso, presentato da alcuni studenti che hanno sostenuto la prova lo scorso settembre 2022.
Secondo quanto emerso dalle prove, molti dei quesiti presentati agli aspiranti medici erano errati o, in alternativa, ambigui. Era dunque molto difficile, se non impossibile, rispondere alle domande del Test di Medicina.
Analizziamo insieme il caso ed i suoi retroscena, per scoprire quale sarà la decisione ufficiale del Consiglio di Stato.
Test Medicina: la pesante accusa degli studenti
Nello specifico, gli studenti che hanno sostenuto il Test Medicina durante l’ultima sessione disponibile hanno riscontrato come ben sette dei quesiti presentati agli aspiranti medici lo scorso settembre erano fuorvianti.
Secondo l’accusa da parte degli studenti, infatti, le sette domande incriminate erano ambigue, se non addirittura errate.
Gli studenti si sono impegnati per portare la questione davanti ai giudici. In particolare, l’accusa è stata mossa da una studentessa di Salerno, Cava dei Tirreni per la precisione, che ha deciso di fare ricorso e di chiedere aiuto ai giudici del Consiglio di Stato.
L’esempio della giovane studentessa e aspirante medico di Cava dei Tirreni è stato poi seguito anche da altri partecipanti al Test Medicina, che hanno deciso di presentare ricorso.
I giovani si sono affidati allo studio legale Leone-Fell & C. Studio che, ormai da diverso tempo, si occupa di cause del genere e che è sempre in prima linea per difendere gli studenti. Leone-Fell & C. si batte infatti contro i test di ingresso universitari inefficaci o non corretti, sostenendo gli studenti interessati.
Quali sono i quesiti incriminati
Ma cerchiamo di capire quali sono, con esattezza, i quesiti incriminati del Test di Medicina per i quali gli studenti hanno richiesto l’intervento dei giudici del Consiglio di Stato.
Secondo i legali che seguono gli aspiranti studenti di medicina, i quesiti errati o ambigui sono i seguenti: 6, 11, 13, 15, 18, 27 e 29.
Alcuni dei sette quesiti presentavano più di una risposta esatta, altri invece segnavano come errata la risposta che, invece, era quella corretta.
Il Consiglio accoglie il ricorso per il Test Medicina
Secondo quanto riportato dai giudici del Consiglio di Stato, la commissione ministeriale che ha creato e formulato il Test di Medicina avrebbe risposto alle accuse mosse dagli studenti e dai loro legali citando addirittura le fonti utilizzate per le domande. La commissione avrebbe addirittura fornito varie spiegazioni ai sette quesiti incriminati.
Tuttavia, la commissione non sarebbe stata in grado di rispondere alle critiche e alle obiezioni dei legali di coloro che hanno fatto ricorso. E che, dunque, hanno chiesti al Consiglio di Stato di far luce sulla correttezza o meno dei quesiti.
La decisione del Consiglio di Stato di accettare il ricorso: una vittoria per la Leone-Fell & C.
Una vittoria per gli studenti che aspirano a frequentare la Facoltà di Medicina, dunque, dato che i giudici del Consiglio di Stato hanno accolto la loro richiesta di ricorso.
E una vittoria anche per lo studio legale Leone-Fell & C. Gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell, Floriana Barbata e Chiara Campanelli hanno espresso alla stampa la loro soddisfazione in merito all’accoglimento del ricorso relativo al test di medicina.
Un passo importante, secondo i legali, perché mette in luce come il test medicina, così come attualmente strutturato nel nostro Paese, si manifesta spesso come uno strumento pieno di limiti. Uno strumento poco adeguato, insomma, per effettuare la scelta di coloro che saranno i futuri medici italiani.
Non si tratterebbe, secondo gli avvocati, di un mezzo idoneo per scegliere i migliori potenziali studenti di medicina, proprio a causa dei limiti strutturali insiti nel test di medicina stesso.
La decisione del Consiglio di Stato, comunque, sembra aprire le porte, o almeno un piccolo spiraglio, a possibili nuovi strumenti per testare i futuri medici, dato che i mezzi attuali sembrano totalmente insufficienti e poco idonei.
I legali dello studio Leone-Fell & C. hanno inoltre colto l’occasione per sottolineare come, ogni anno, gli studenti che hanno accesso alla facoltà di Medicina siano ancora troppo pochi. A dispetto della necessità di medici chirurghi e specializzati che operino nella nostra sanità.
Test Medicina, prova TOLC al via ad aprile
In ogni caso, il Test Medicina così come si configurava a settembre era l’ultimo del suo genere e, si spera, il Consiglio di Stato non dovrebbe più essere chiamato ad intervenire in situazioni analoghe a quella appena descritta.
A partire dal mese di aprile 2023, il test di medicina cambia infatti volto: prevede adesso una prova d’esame definita TOLC MED, ossia Test On-Line Cisia.
Si tratta di una prova totalmente differente rispetto alle precedenti alle quali siamo stati abituati, dato che gli aspiranti studenti che mirano ad iscriversi presso la Facoltà di Medicina per il prossimo anno accademico potranno ripetere la prova più volte.
Si potrà inoltre scegliere il punteggio migliore ottenuto alle varie prove, nel tentativo di ottenere un posto utile in graduatoria.
Due sono le finestre temporali previste per il corrente anno 2023, entro le quali si potranno sostenere i Test di Medicina TOLC:
- prima finestra dal 13 al 22 aprile 2023;
- seconda finestra dal 15 al 25 luglio 2023.
Per quanto riguarda i giorni esatti della prova, invece, ogni Ateneo italiano potrà decidere i giorni esatti della prova TOLC, oltre che i turni orari.
Ciò che non cambia, invece, è il tempo a disposizione degli aspiranti medici per rispondere ai quesiti, pari a novanta minuti totali per rispondere ai 50 quesiti previsti.
Questi verranno suddivisi come segue:
- 15 quesiti di biologia
- 13 quesiti di matematica
- 15 quesiti di fisica e chimica
- 7 quesiti di comprensione del testo.