Suggerimenti agli esami: professore indagato con 29 studenti
I suggerimenti agli esami sono legali? È quanto è successo a Genova a scatenare le polemiche e a metter luce su questa problematica largamente diffusa nelle nostre università.
La storia in questione parla di un professore indagato insieme a 29 studenti per aver suggerito loro le risposte di alcuni quesiti. Ma cos’è accaduto nel dettaglio?
Scopriamolo insieme in questo articolo!
Professore indagato per aver suggerito: cosa è successo?
A causa di alcuni suggerimenti, un professore è stato indagato dalla procura di Genova insieme a 29 studenti per il reato di “falsa attribuzione dei lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche”.
In base alle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, il professore, insegnante in un istituto superiore, avrebbe aiutato a risolvere i test universitari in tempo reale ad alcuni suoi ex alunni in cambio di denaro.
Una foto del compito tramite WhatsApp per superare la prova di economia aziendale era ciò che bastava agli studenti e al prof indagato per mettere in atto la truffa ai danni degli altri partecipanti e dell’ateneo stesso del capoluogo ligure.
Ragioneria generale, marketing, statistica e molte altre le discipline che venivano superate grazie all’aiuto del professore che, oltre ad assistere gli studenti nel superamento di questi test, si occupava anche di tenere ripetizioni “a nero” e altri tipi di lavori illeciti.
Infatti, grazie al sequestro del suo smartphone, gli inquirenti hanno scoperto che oltre agli “aiutini” in tempo reale e alle ripetizioni, il docente era solito redigere tesi di laurea sempre dietro un cospicuo compenso economico.
Il tutto è venuto alla luce grazie ad alcuni studenti che insospettiti dalle performance non proprio eccellenti dei loro colleghi hanno notato il fatto che non venissero mai bocciati. Da qui, sono partite le prime segnalazioni grazie alle quali gli inquirenti sono arrivati alla scoperta degli incresciosi atti illeciti.
Suggerimenti agli esami: il meccanismo utilizzato dal prof
Il professore indagato di aver fatto passare test ed esami universitari a ventinove studenti, secondo l’accusa riceveva 35 euro per ogni ora di lavoro utilizzata per le stesure delle tesi o per le risposte in real time.
Gli illeciti sono avvenuti tra il 2018 e il 2019 ed inoltre, grazie alle indagini è venuto alla luce che molti di questi studenti fossero figli di noti imprenditori, avvocati e politici molto facoltosi della “Genova bene”.
Durante le prove, l’insegnante riceveva delle foto tramite WhatsApp a cui si preoccupava di rispondere nel minor breve tempo possibile. Ed è stato proprio nel corso di un esame di ragioneria generale che il prof è stato colto in flagrante dagli agenti della Guardia di Finanza, che si sono precipitati nella sua abitazione sequestrandogli lo smartphone con il quale stava suggerendo le risposte agli universitari.
Concorsi truccati: atti illeciti in tutta la penisola
- conferire l’assegnazione di borse di studio per i dottorati di ricerca;
- assumere nuovo personale tecnico-amministrativo;
- comporre gli organi statutari dell’ateneo;
- assumere nuovi docenti universitari.