Slideshare: cos'è e cosa puoi fare con questo tool.
Chi ha sentito nominare Slideshare probabilmente conosce bene anche Linkedln. Questa piattaforma infatt inizialmente apparteneva proprio a questo servizio web dedicato al mondo del lavoro. Venne poi acquistata da Scribd, un servizio per la sottoscrizione di file ebook e audiobook. Ad oggi conta più di un milione di titoli.
Ma quali sono le esatte potenzialità di questo tool?
La creazione di Slideshare
Il lancio di Slideshare avvenne nel 2006 grazie a Rashmi Sinha, CEO e co-fondatrice dell’azienda. Il sito web messo a punto inizialmente era stato concepito solo per condividere slides fra aziende e attività di business. Pian piano però i contenuti si allargarono a ogni genere di target e tema.
Nel 2012 la piattaforma venne acquisita da LinekdIn al prezzo di diversi milioni di dollari. Passò infine a Scribd nel 2020, Nel giro di 15 anni gli utenti che iniziarono ad usare il tool sono arrivati a più di 70 milioni. Già nel 2018 però si stimavano 80 milioni di visitatori ogni mese.
Il sito è disponibile in formato multilingua in cui si può scegliere una delle 5 disponibili. Queste sono Inglese, Spagnolo, Frandese, Tedesco e Portoghese.
Slideshare è stato predisposto per consentire l’uso di file in diversi formati. Grazie a SlideCast permetteva già dal 2007 di poter caricare la propria presentazione in sincrono con un audio in formato mp3. Le slides potevano essere inserite come PowerPoint, Keynote o PDF. Dal 2014 tuttavia è stato disattivato.
Nel 2011 al tool era stato aggiunto Zipcast, che in aggiunta presentava la funzione chat. Qui gli utenti potevano comunicare durante la presentazione, dove l’audio o il video erano trasmessi in diretta.
Creare un profilo
LinkedIn vista la natura iniziale della piattaforma l’aveva subito preso in custodia. Ma le slides che si possono trovare spaziano ben oltre le riunioni fra auditor e CEO. Su Slideshare si possono creare sia account aziendali per mandare ai dipendenti il materiale sia account privati, per il singolo.
Oltre alle classiche presentazioni in ppt e PDF si possono caricare anche immagini JPG o PNG. Si può trattare di file professionali per dei report o dei servizi fotografici come di immagini per la pura fruizione.
Quando ci si iscrive il modulo da compilare online permette comunque di dare un fine professionale al proprio profilo. Viene chiesta la professione, i contatti e un eventuale collegamento al proprio sito web. Per un libero professionista come può essere un consulente aziendale o un content creator è ottimale.
Come sempre non deve mancare anche un’immagine del profilo ben scelta. Il sito la consente non superiore al formato 96×96 pixel e non più pesante di 500 Kb.
I file caricati possono essere presi dalla memoria del dispositivo in uso come dalle piattaforme Google Drive, Dropbox eccetera. Per essere più precisi, i formati disponibili sono oltre a quelli già citati anche doc/ .docx/ .dotx. Il peso massimo del singolo contenuto Slideshare è fissato a 300 Mb.
Un tool trasversale
Qualcuno ha già confidenza con il codice embedded? Si tratta di uno degli strumenti più utili per sfruttare la piattaforma unendola a una pagina web esterna. Per chi ad esempio ha un sito personale, può arricchire i contenuti qui presenti con i documenti che ha caricato su Slideshare,
Questo codice è già fornito dal sito ma l’operazione si può effettuare anche tramite il blocco specifico di WordPress. WordPress è uno dei programmi più comodi per creare blog e siti web, di conseguenza non poteva esimersi dall’avere questa funzione.
Fare blogging e usare il codice embedded sono strettamente legati. Sfruttare il secondo all’interno del primo può consentire di aumentare il numero di visite al proprio blog poiché si ha modo di consultare tutto direttamente da lì.
Un altro importante elemento di Slideshare è analytics, che consente di definire i dati statistici relativi a ogni contenuto, presentazione o pubblicazione. Questi dati prevedono visualizzazioni, azioni e condivisioni. In questo modo è possibile studiare la realizzazione dei propri file ragionando in ottica marketing data driven.
Con questa espressione si indica il ramo del marketing che si occupa di analizzare i dati su utenti e clienti per capirne interessi e preferenze. Non è un processo semplice ma quando l’analisi è svolta sul lungo periodo il ritorno può dare una visione efficace. I dati si possono visualizzare su Slideshare suddivisi per lassi di tempo più o meno estesi.
Ottimizzare i propri contenuti
L’inbound marketing comprende tutte le strategie digitali indirizzate ad attirare possibili clienti o follower. A differenza dell’outbound che mirava a cercare i clienti con ogni metodo, qui si punta soprattutto a far sì che l’utente venga spontaneamente indirizzato verso i propri contenuti. O meglio ancora, incanalato. La metafora migliore per spiegare il processo infatti è quella di una struttura a imbuto.
Ci sono alternative valide?
- Powershow.com, incentrato sul solo formato PowerPoint. La dimensione massima dei file però è inferiore, 100 Mb.
- DocDroid, per PowerPoint e PDF. Consente di usare la funzione embed.
- Iussu, una piattaforma che converte dei PDF in pubblicazioni digitali con possibilità di migliorarne il design e arricchirle con altri media. Da qualche anno è compatibile anche con i dispositivi Apple.