Silicon Valley: dov'è e perché è il riferimento del settore digital
Il termine Silicon Valley è ormai entrato nell’immaginario comune per designare una delle regioni in cui hanno sede le aziende tecnologiche più conosciute al mondo.
Ma non tutti conoscono l’intera storia di quest’area così fiorente per lo sviluppo tecnologico mondiale.
Andiamo alla scoperta della storia della Silicon Valley, della sua localizzazione e delle grandi imprese che hanno sede proprio lì.
Capiremo inoltre perché la maggior parte dei colossi della tecnologia hanno la propria sede principale (o l’hanno avuta in passato) presso la “valle del silicio”.
Dove si trova la Silicon Valley
Per prima cosa, cerchiamo di capire dove si trova con esattezza la Silicon Valley. Con questo termine, ci si riferisce generalmente per indicare la regione a sud della Baia di San Francisco.
La Silicon Valley si localizza dunque nella parte meridionale della San Francisco Bay Area. Più nello specifico, si estende nella valle di Santa Clara e in quella di San Matteo. Comprende, al suo interno, la città di San Jose, che è anche ala più grande città della regione.
In realtà, non possiamo stabilire con esattezza i confini della “valle del silicio”. Non si tratta, infatti, di una zona ben definita geograficamente. La Silicon Valley, in effetti, non è una valle realmente indicata nelle cartine geografiche.
Il termine serve per identificare un’area di circa 1.800 miglia quadrate che ospita delle fiorenti attività legate con il settore digital e high-tech.
Nel cuore di quella che è la regione in cui si estende la Silicon Valley, tra le altre cose, troviamo l’Università di Stanford. Si tratta di una delle Università americane che si distinguono maggiormente per la qualità offerta dai corsi di laurea in ingegneria, sia informatica che elettronica.
La regione, inoltre, è una delle più ricche al mondo. Non a caso, 81 tra i miliardari con il più alto patrimonio vivono proprio entro i confini della Silicon Valley.
Le origini del nome: un po’ di storia
Ovviamente, la Silicon Valley non è sempre stata sede di innovazione tecnologica.
La San Francisco Bay Area si è sempre caratterizzata per un clima particolarmente favorevole, che inizialmente venne sfruttato per avviare una politica agricola.
Ma ben presto l’area divenne sede delle principali industrie belliche americane e, dopo la Seconda guerra mondiale, vide anche la nascita del primo incubatore tecnologico della zona. Incubatore creato dalla già citata Stanford, che prese il nome di Stanford Research Park.
Bisogna però attendere gli Anni 70 prima che la Silicon Valley venga battezzata come tale. Le aziende localizzate nella San Francisco Bay Area avevano iniziato a specializzarsi nella produzione di microchip, di transistor e di semiconduttori.
Per la loro produzione, il materiale più utilizzato è il silicio. Per tale ragione, la rivista Electronic News ribattezzò l’area come Silicon Valley: correva l’anno 1971.
Un posto speciale per il mondo digital
Ciò che ha fatto si che la Silicon Valley diventasse un punto di riferimento per il settore digital non è solo la presenza delle industrie produttrici di microchip.
Certo, un’ampia concentrazione di questa tipologia di industrie ha certamente aiutato.
Ma ci sono anche altre motivazioni che hanno reso la Silicon Valley un posto speciale per le aziende che hanno a che fare col digitale e con l’innovazione. Ed è per queste motivazioni che la “valle del silicio” attira da ogni parte del mondo le più brillanti menti che si occupano di high-tech.
Innanzitutto, la concentrazione elevatissima di aziende che hanno a che fare col settore digitale comporta la possibilità di poter instaurare delle vantaggiose collaborazioni. Chi è alla ricerca di partnership con altre aziende similari non trova sicuramente alcuna difficoltà.
E l’innovazione che caratterizza la Silicon Valley è terreno fertile per le start up innovative, soprattutto subito dopo la loro costituzione.
In secondo luogo, aziende simili tendono di solito a concentrarsi un un’unica area. Questo vale per ogni settore economico: perfino i mercati contano, al loro interno, rivenditori di prodotti simili.
La Silicon Valley non fa eccezione. Le aziende tecnologiche e le nuove start up nascenti possono contare su tutta una serie di servizi ed infrastrutture idonee nell’area della San Francisco Bay Area.
Ciò favorisce soprattutto le attività in fase di avvio, perché è molto più semplice avviare una start up sfruttando infrastrutture già consolidate.
Trattandosi di un agglomerato di aziende tecnologiche, poi, la Silicon Valley è un luogo per accedere a informazioni approfondite e novità del settore.
In effetti, nell’area vengono spesso organizzati convegni ed eventi che hanno a che fare con le novità legate al settore digitale e delle tecnologie.
Nella “valle del silicio”, in ultimo, le aziende e le start up possono godere sia di leggi che ne salvaguardano gli interessi, sia di ingenti finanziamenti.
In merito a quest’ultimo punto, anche se è vero che avviare un’attività d’impresa nell’area della Silicon Valley può essere costoso, c’è un vantaggio da non trascurare.
Oltre che di aziende tecnologiche, la zona è anche epicentro di società di capitale e venture capitalist disposti a finanziare le aziende più promettenti.
Quali aziende hanno sede nella Silicon Valley?
Per tutte queste ragioni, la Silicon Valley ha dato i natali a moltissime delle aziende che, oggi, vengono considerate colossi mondiali.
Per fare qualche esempio, Google, Meta (un tempo Facebook) Apple e Netflix hanno il proprio quartier generale lì. Oltre a queste aziende tecnologiche, anche altri grandi nomi vengono ospitati dalla Silicon Valley. Tra cui:
- Chevron
- Cisco
- Hewlett Packard Enterprise (un tempo nota come HP)
- Intel
- Oracle
- Visa.
Non sappiamo, però, quale sarà con esattezza il destino della Silicon Valley. C’è infatti chi è pronto a scommettere che, entro breve tempo, l’area sarà destinata a perdere la propria influenza nel mondo del digital e della tecnologia.
Ne è convinto, ad esempio, Elon Musk, che ha trasferito l’ex quartier generale di Tesla e di SpaceX da Silicon Valley al Texas, nella città di Austin.
Ma Musk non è che uno degli ultimi imprenditori ad aver deciso di abbandonare la “valle del silicio”. Anche Palantir, società specializzata in software e big data, e HPC, erede dell’ex gruppo HP, hanno optato per un trasferimento, rispettivamente in Colorado ed in Texas.