La filosofia dello Shoshin
Scoprire il potere dello Shoshin significa cambiare il proprio modo di pensare, apprendere e vivere.
In un mondo in cui siamo spesso spinti a dimostrare competenza e a inseguire risultati, la filosofia giapponese dello Shoshin – letteralmente “mente del principiante” – ci invita a rallentare e a guardare le cose con occhi nuovi. Si tratta di un concetto antico, profondamente radicato nello Zen, che suggerisce di affrontare ogni situazione con apertura mentale, curiosità e umiltà, come farebbe un principiante.
In questo articolo esploreremo i segreti dell’approccio giapponese Shoshin, e vedremo come applicarlo nella vita quotidiana, nello studio, nel lavoro e nella crescita personale. Scopriamo insieme come farlo al meglio nella vita di tutti i giorni!
Che cos’è lo Shoshin
Il termine zen giapponese “shoshin”, in italiano si può tradurre come “mente del principiante” e si riferisce a un paradosso: più si conosce un argomento, maggiori sono le possibilità che si chiuda la mente ad ulteriori apprendimenti.
In quest’ottica, essere open mind è la componente essenziale e include l’essere in grado di liberarsi da preconcetti e dogmi per accogliere nuove idee e prospettive, esplorare nuovi orizzonti e adattarsi alle sfide in continua evoluzione della vita.
Gli obiettivi e le aspirazioni di ciascuno di noi, infatti, non sono fissi ed immutabili ma tendono a modificarsi nel tempo. É fondamentale essere consapevoli di ciò per poterli individuare in modo dinamico e flessibile, dal momento che essi sono cruciali per guidare le azioni e lo sviluppo personale.
L’approccio dello Shoshin permette quindi di:
- mantenere una mentalità aperta e flessibile;
- individuare e modificare obiettivi e prospettive, adattandoli alle mutevoli circostanze e necessità;
- accettare il cambiamento, abbracciarlo come un’opportunità per imparare;
- ottenere una guida ricca di apprendimento, crescita e successo;
- affrontare la vita con umiltà, curiosità e determinazione;
- aprirsi a un mondo di possibilità e crescita continua;
- sfruttare il potenziale delle nuove esperienze e sfide.
Come tenere la propria mente aperta
La curiosità come aspetto fondamentale
Una delle qualità fondamentali per coltivare in modo ottimale lo Shoshin è la curiosità. Mantenerla viva, infatti, spinge a:
- esplorare, scoprire e imparare continuamente;
- sviluppare una mente aperta;
- affrontare la vita con un senso di meraviglia e scoperta;
- nutrire lo spirito e la mente e crescere a livello personale.
Per farlo, un elemento cruciale è di certo la pratica della riflessione. E quindi, impiegare del tempo di qualità per riflettere sulle proprie esperienze, sulle lezioni apprese e sugli obiettivi raggiunti.
La riflessione, infatti, permette di:
- valutare in modo critico azioni e decisioni;
- identificare le aree di miglioramento e le direzioni verso cui evolvere;
- mantenere una connessione profonda con se stessi;
- mantenere viva la motivazione e la determinazione nel perseguire i propri obiettivi.
In quest’ottica, il segreto è approcciarsi ad ogni momento con la stessa attitudine di un bambino che scopre il mondo per la prima volta e affronta ogni situazione senza filtri, pregiudizi e condizionamenti.
L’esperienza, infatti, è senza dubbio utile ma non bisogna farla diventare una prigione ritenendo la propria realtà come l’unica delle realtà possibili da considerare. Continuando ad essere curiosi la vita può essere una continua scoperta da sperimentare appieno anche per gli adulti.
Applicare lo Shoshin nella vita quotidiana
Portare lo Shoshin nella propria quotidianità significa riscoprire ed esplorare anche le cose che si ritiene di conoscere a fondo, in tutti gli aspetti della vita. E quindi:
- non avere pregiudizi: considerare sempre nuove idee e prospettive abbandonando il giudizio basato su ciò che già si conosce;
- adottare uno sguardo nuovo: accogliere con occhi nuovo tutto ciò che entra nella vita cercando di esplorarla da una diversa angolazione anche quando si conosce già l’argomento;
- focalizzarsi sulle domande, non sulle risposte: discutere con sé stessi cercando prove o argomenti che mettano in discussione la propria prospettiva attuale;
- liberare lo spirito creativo: usare l’immaginazione per stabilire relazioni diverse tra elementi conosciuti. Solo riorganizzandoli in una forma nuova, infatti, è possibile esplorare direzioni ignote, rompere gli schemi e disporre in maniera non convenzionale pensieri ed azioni;
- ricercare la bellezza in ogni cosa e con ogni mezzo, mettendolo in risalto e dandole valore. Circondarsi di cose, situazioni e persone che aprono il cuore e fanno sentire a contatto con la propria parte più autentica e profonda.
Come abbiamo visto insieme, approcciare la vita con la filosofia dello Shoshin permette di riscoprire la gioia di imparare in modo entusiasta e crescere più velocemente.