Scuola: gli studenti e le loro 10 richieste al Governo
La Rete degli studenti medi, tramite un comunicato dal titolo “abbiamo l’acqua alla gola” proprio all’inizio delle lezioni ha avanzato 10 richieste al nuovo Governo.
Le richieste spaziano dall’istruzione all’uguaglianza sociale iniziando proprio parlando di green.
1. Scuole sicure, scuole verdi
Oltre a uscire dall’emergenza sicurezza, il primo punto riguarda l’attenzione all’ambiente. Gli studenti chiedono una eliminazione della plastica usa e getta con l’introduzione di depuratori d’acqua, oltre a pannelli solari e l’introduzione di carta riciclata, incentivando il più possibile l’utilizzo di strumenti di digitalizzazione.
2. Caro libro, ti schivo
In collegamento a questo hanno chiesto anche di concedere il comodato d’uso nazionale gratuito per tutti i libri di testo.
3. Giovani in mobilità
Li preoccupa molto anche la mobilità nazionale e internazionale degli studenti, sia per quanto riguarda i mezzi di trasporto che vorrebbero gratuiti dai 14 ai 26 anni, con una promozione degli autobus elettrici. In più chiedono una promozione degli scambi europei e una internazionalizzazione dei corsi di laurea.
4. Mezzogiorno di fuoco
Uno dei punti di partenza dovrebbe essere il sud, per ridurre la disuguaglianza attualmente presente con un alto numero di studenti costretti a spostarsi per continuare il loro percorso formativo.
5. Università per tutti
Gli studenti chiedono un’università per tutti, libera aperta, gratuita e sostenibile con un innalzamento della NoTax Area a 28.000 punti ISEE, eliminando la figura dell’idoneo non beneficiario alla borsa di studio.
6. Porti chiusi, scuole aperte
A questo proposito chiedono anche una apertura delle scuole, come incontro fisico e culturale della società, con una piena integrazione con progetti per l’apertura pomeridiana, corsi di lingua per studenti migranti, educazione ambientale, civica, dell’affettività e rimozione delle barriere architettoniche.
7. Sarà sicura
Per quanto riguarda l’uguaglianza di genere, sostengono che l’educazione sessuale sia ancora un tabù, mentre dovrebbe essere obbligatoria con una gratuità dei prodotti igienici femminili, una piena accessibilità a contraccettivi, un pieno accesso ai consultori e un servizio di assistenza psicologica e sessuali.
8. Non siamo numeri
In relazione al sistema scolastico sostengono, infine, il fallimento del nuovo esame di maturità e delle prove invalsi, oltre al numero chiuso nelle università.
9. Sanità in salute
Questo in particolare per quanto riguarda le facoltà di medicina, per cui è fondamentale una riforma del corso di studi nell’ottica di snellire il percorso con un tirocinio professionalizzante.
Per quanto riguarda le specializzazioni serve una programmazione minima pari al numero di laureati nell’area medica dell’anno precedente.
10. Alla ricerca
L’ultimo settore in cui chiedono degli investimenti è la ricerca, che richiede più fondi e al momento è sottofinanziato con il conseguente aumento del precariato.