Scuola in Italia a due velocità: il Nord corre, il Sud arranca
A oggi, la situazione della scuola in Italia presenta molte differenze se si considerano le regioni al Nord e quelle al Sud. Ma come mai esiste ancora nel 2023 una così netta differenza? Scopriamolo insieme.
Scuola in Italia: differenze nei sistemi tra Nord e Sud
Situazione della scuola in Italia: dati INVALSI
- Italiano al 52%;
- Matematica al 50%;
- Inglese nella lettura al 78% per gli studenti di terza media e al 52% di studenti di quinto superiore ancora. Nell’ ascolto si passa invece dal 62% della terza media al 38% della quinta superiore.
- terza media: livelli minimi al 65% sia in Italiano che in Matematica e migliore confidenza con l’Inglese soprattutto in Valle d’Aosta e in Umbria;
- quinto superiore: il Nord si attesta sopra la media in tutte e tre le aree didattiche analizzate. Veneto, Lombardia e Valle d’Aosta emergono sulle altre.
- terza media: risultati bassi in italiano al 50% e in matematica al 55%-60%. In inglese la situazione è ancora peggio;
- quinta superiore: gli studenti che non raggiungono il livello base in Italiano superano il 60% del totale. Problema ancora peggio in matematica, dove la percentuale sale a 70%. Solo il 20% conosce l’inglese a livello medio-buoni. Quattro, in particolare, le regioni che destano le maggiori preoccupazioni: Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Dati PISA OCSE sull’andamento scolastico
I dati PISA OCSE sull’andamento della scuola in Italia confermano le criticità. Il confronto nazionale registra differenze sostanziali tra i risultati del campione a livello di macroaree di residenza.
Per quanto riguarda i parametri di:
- lettura: ovvero le competenze di comprensione di un testo scritto. Gli italiani sono al di sotto della media internazionale di 487 punti, ottenendone solo 476. Questo punteggio soffre di un divario territoriale molto netto. Gli studenti del Nord raggiungono infatti 501 punti, collocandosi al di sopra della media. Situazione opposta per i giovani del Sud che ottengono un punteggio molto basso, pari a 453 punti. Nelle Isole infine crolla ulteriormente a 439;
- matematica: la situazione è un po’ meno preoccupante. Forse per l’osticità della materia infatti in Italia gli studenti raggiungono risultati similari a quelli degli altri paesi (487 su 489). In Matematica, gli studenti del Nord-est acquisiscono 515 punti, quelli del Nord-ovest 514. Nel Sud solo 458 punti nelle regioni del Meridione e ancora meno nelle isole (445);
- scienze: media decisamente al di sotto agli altri Paesi con un 468 su 489. Le differenze sono nette in base al territorio. Il Nord-est eccelle con 497 punti, seguito Nord-ovest con 491. Nel Sud invece solo 443 punti ed infine 430 nelle Isole.
Soluzioni possibili
Come abbiamo potuto analizzare insieme il divario tra Nord e Sud nella formazione scolastica è decisamente evidente. Purtroppo la scuola funziona in maniera diversa da regione a regione sia per quanto riguarda la qualità che l’efficacia degli insegnamenti.
Si registra inoltre una correlazione tra gli esiti scolastici degli studenti e il PIL pro capite regionale. Le regioni con meno PIL sono anche quelle con i peggiori risultati medi degli studenti.
A tutto ciò si aggiungono altri dati non ottimali. Si tratta di percentuali per area di studenti che non raggiungono le competenze di base per il loro livello di istruzione:
- Sud si raggiunge più del 30%;
- Isole si tratta quasi del 35%;
- Nord-est ci si ferma al 15%;
- Nord-ovest circa al 16%.
Le prossime decisioni politiche aggraveranno un quadro già di per sé compromesso? Qualsiasi direzione che si deciderà di prendere sull’autonomia regionale nel campo dell’istruzione la certezza è solo una. Cercare di trovare un modo per ridurre e non aumentare i divari che ad oggi sono non solo presenti ma anche molto evidenti.