Scaramanzia e superstizione: cosa sono e perché sono così diffuse
Scaramanzia e superstizione nonostante i passi avanti nella scienza e la caduta progressiva delle credenze popolari esistono ancora oggi. La fiducia nel portafortuna stretto nel portafoglio o al collo, l’ansia del venerdì 17, evitare determinati posti… sono tutte convinzioni assurde che però permangono. Ogni giorno anche inconsapevolmente si compiono diversi gesti scaramantici, anche assurdi.
Tutte le forma di superstizione hanno avuto origine in epoche molto lontane, tanto che il reale significato è andato perso. La specie umana però pare che non possa proprio farne a meno, soprattutto per combattere alcune paure.
Come nascono superstizione e scaramanzia?
Nei tempi più antichi (alcune credenze risalgono addirittura agli antichi egizi) l’ignoranza portava le persone a cercare spiegazioni fantasiose per molti fenomeni. Basti pensare ad esempio alla “rabbia divina” attribuita alle bufere e alle tempeste, o alla credenza in mostri e streghe. Una risposta per quanto artefatta era meglio di niente e col tempo queste leggende sono state tramandate di generazione in generazione.
La superstizione dunque è un sistema umano di difesa che mira a scacciare il senso di dubbio e dare una garanzia. Ad esempio evitando i gatti neri si sarà al riparo dalla sfortuna o trovare un quadrifoglio e tenerlo con sé proteggerebbe dal fallimento. Al giorno d’oggi molte di queste pratiche sopravvivono, almeno nei momenti di maggiore stress e insicurezza. Un colloquio una dichiarazione…tutto ciò che fa sentire impotenti di fronte agli imprevisti.
Già da tempo la scaramanzia vera e propria è diventata sinonimo di ignoranza. Eppure liberarsene sembra ancora molto difficile sia per abitudine sia perché nella natura umana c’è la necessità di una sicurezza di fondo. Sapendo che non tutto dipende da noi la superstizione in un certo senso è un aiuto a spingere a perseverare nonostante i dubbi affidandosi a un rito di qualche tipo.
Le credenze nate per la salvaguardia reale
La superstizione non sempre è del tutto irrazionale. Alcuni accorgimenti che ora possono apparire bizzarri un tempo avevano uno scopo preciso e persino un’utilità tangibile. Un esempio è il tenersi alla larga dai cortei funebri: ora si fa per scaramanzia ma nel Medioevo era consigliabile a tutti. Il motivo? Le epidemie diffuse tra la popolazione.
Dato che si trattava di malattie ad alto tasso di infezione e le medicine disponibili erano carenti evitare ogni contatto era il mantra di ognuno. Lo spettro della peste aleggiava sempre. Maggiore era la distanza dal corteo e quindi dal malato, più sicuri si era. Lo stesso vale per l’abitudine radicata di augurare “Salute!” a chi fa uno starnuto. SI tratta in realtà di uno scongiuro per ogni evoluzione della malattia, una superstizione che ha perso la sua natura.
Un discorso simile vale per il passaggio sotto le scale. Sempre in epoca medievale le scale appoggiate alle mura indicavano gli assedi delle città e a chi si arrampicava sui pioli dalle mura rispondevano con olio bollente o pece. Da qui il timore di passarvi accanto, per evitare cattive sorprese. Con il tempo poi si è passati ad associarlo a sventure generiche.
A sorpresa, persino un rito di scaramanzia considerato romantico ha origini…pericolose. Si tratta della tradizione del bacio sotto i vischio durante le festività natalizie. Nelle popolazioni Sassoni il ramo di vischio sulla porta garantiva la sicurezza degli ospiti.
Le “giornate maledette”
La superstizione legata a determinati giorni della settimana che andrebbero evitati per cerimonie e altri eventi è riconducibile alla religione. La Roma pagana per esempio consigliava per scaramanzia di non sposarsi nel giorno dedicato a Marte, il martedì. Essendo Marte il corrispettivo del greco Ares, il dio della guerra, si temeva che gli sposi litigassero sotto la sua influenza. Il legame stretto con la religione spiega anche come mai tali credenze siano rimaste radicate per così tanto tempo, soprattutto in Italia.
Correlato al cristianesimo c’è il rimandare la partenza qualora la data cada di venerdì. Si tratta del giorno della crocifissione di Cristo e per superstizione i viaggi sono soggetti a cattiva influenza se iniziati in questa giornata. Si crede allo stesso modo che i figli nati di venerdì avranno vite difficili. Anche festeggiare la sera prima dell’inizio del finesettimana è associato a gravi ripercussioni, poiché anche i centurioni risero della passione di Gesù.
Tradizioni fortunate
La superstizione si fa business con gli oroscopi.
Anche chi di natura non si reputa superstizioso almeno una volta ha dato un’occhiata all’oroscopo del proprio segno zodiacale. La scaramanzia di questo tipo con gli anni ha perso la fede cieca delle masse ma è diventata un servizio vero e proprio. Alla radio, sui settimanali… è qualcosa che trascina, una rubrica fissa più attesa della moda.