Riscatto laurea: la guida completa con il nuovo simulatore
Il riscatto della laurea a fini pensionistici è una bella notizia che tanti studenti universitari di vecchia e nuova generazione stavano aspettando. La novità che ha semplificato la procedura per il calcolo del riscatto è il Simulatore automatico che permette di calcolare sia quanto deve essere versato all’INPS per riscattare gli anni di studi universitari sia di capire quale beneficio effettivamente possa portare.
Con l’introduzione dell’agevolazione per i contribuenti, il “riscatto light”, riconoscere gli anni di studio a fini pensionistici diventa ancora più agevole. In alcuni casi, infatti, come in quello degli inoccupati, si possono riscattare gli anni universitari a un costo fisso di 5.360 euro per anno universitario. Una quota totalmente deducibile a fini fiscali.
Con questa guida potrai scoprire come funziona il Simulatore automatico, come inoltrare la domanda e tante altre informazioni utili per guidarti in questa scelta.
Guida al Simulatore per il riscatto della laurea
Come funziona il Simulatore INPS per il riscatto della Laurea? Se ti sei posto questa domanda troverai qui la soluzione. Andando sulla pagina dedicata dell’INPS al Simulatore per il calcolo del riscatto della laurea basterà poi seguire i passaggi e inserire le informazioni richieste mano a mano che verranno proposte.
Una caratteristica che rende particolarmente semplice l’utilizzo del simulatore è la possibilità di fare il calcolo in automatico e senza il bisogno di doversi registrare o identificare tramite SPID o Carta d’identità elettronica. Inoltre, possono effettuare il calcolo anche le persone che non sono inserite nel database dell’INPS. Infine, la procedura può essere portata avanti anche da chi non ha mai lavorato o attualmente si trova in uno stato di inoccupazione o disoccupazione.
Nel momento in cui ci si appresta a fare il calcolo del riscatto bisogna tenere presente alcuni dettagli. Innanzitutto, non possono procedere con la simulazione coloro che ancora non hanno concluso il percorso di studio. In più, bisogna tenere conto del fatto che non possono essere riscattati gli anni fuori corso o quelli coperti da contribuzione obbligatoria. Ovvero, se durante il periodo universitario si era già lavoratori, gli anni in cui si è studiato e lavorato non vengono presi in considerazione nel calcolo.
Senza ulteriori indugi, scopriamo come funziona il Simulatore Inps. Una volta entrati bisognerà indicare:
- Durata del corso di studi
- Data di inizio del corso di studi
- Data di nascita
- Sesso
- Se si è già un lavoratore
Qualora chi compili la domanda non abbia mai lavorato, il sistema non avrà bisogno di altre informazioni e potrà dare direttamente il risultato finale. Ricordiamo infatti, che gli stage, ad esempio, e contratti simili, non permettono di maturare contributi e quindi non sono utili a fini pensionistici.
Chi invece ha già lavorato, anche per brevi periodi, dovrà chiarire altri aspetti della sua situazione indicando:
- Data del primo contributo accreditato sulla posizione contributiva
- Gestione previdenziale INPS in cui far figurare il riscatto
- Se si è lavorato ininterrottamente
- Retribuzione imponibile ai fini previdenziali percepita nell’ultimo anno
A questo punto il Simulatore avrà ottenuto tutti i dati necessari per compiere il calcolo e indicare il valore economico del riscatto della laurea (ordinario o agevolato) e se effettivamente aiuterà ad anticipare il pensionamento o ne modificherà soltanto la quota. Le informazioni elaborate dal Simulatore, bisogna chiarire, e permettono di capire orientativamente la propria situazione. Tuttavia, sulla stessa pagina del simulatore, compare un collegamento diretto alla sezione del sito INPS che permette di avere informazioni specifiche e dettagliate. In questo caso sarà necessario accedere tramite la propria identità digitale.
Come inoltrare la domanda
Se il risultato dato dal Simulatore è in linea con le proprie necessità e risulta conveniente, non resta altro che inviare la richiesta. Questa operazione, per fortuna, può essere fatta tramite più canali.
Una volta fatto il calcolo con il simulatore, scorrendo sul fondo della pagine c’è un collegamento che porta direttamente all’area del sito INPS per l’invio delle richieste. In alternativa si può anche tornare sul sito in un secondo momento. Per inoltrare la richiesta online non bisognerà fare altro che seguire questi passaggi:
- Collegarsi al sito dell’Inps
- Accedere con le proprie credenziali SPID o CE
- Selezionare “prestazioni e servizi” dalla barra in alto
- Scegliere tra le varie voci “Servizi”
- Cercare per ordine alfabetico o inserendo manualmente nella barra di ricerca “Portale dei Servizi per la Gestione della Posizione Assicurativa”
- Selezionare “Riscatti” tra le varie opzioni
- Cliccare su “Nuova domanda” per la compilazione.
In alternativa si può fare richiesta:
- Recandosi al Patronato e intermediari dell’istituto
- Chiamando il Contact center da telefono fisso il numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare il numero 06 164164.
Quando conviene riscattare la laurea
Come abbiamo accennato in precedenza, il riscatto della laurea non solo non può essere richiesto da tutti, come avviene per chi già lavorava durante il periodo universitario e quindi già ha versato i contributi per quegli anni, in più, non porta uguali benefici a chiunque ne voglia fare richiesta. La differenza dipende da tre fattori:
- età in cui si è incominciato a lavorare
- anno in cui si è entrati nel mondo del lavoro
- sistema pensionistico di cui si fa parte (sistema contributivo o retributivo).
Senza scendere troppo nel dettaglio possiamo dire che coloro che hanno incominciato a lavorare presto (entro i 24 anni di età) potranno sicuramente sfruttare il riscatto della laurea per anticipare l’anno del pensionamento. Chi, invece, ha iniziato a lavorare tra i 24 e i 29 anni potrà avere un parziale vantaggio. Chi, infine, ha iniziato a lavorare dopo i 30 anni, non riuscirà sicuramente a usufruire di questa agevolazione. Tuttavia, riscattando la laurea potranno rendere più corposa la propria pensione.
L’altro aspetto da considerare è l’anno in cui si è diventati lavoratori a tutti gli effetti. Dal 2019 è stato introdotto, come detto, il “riscatto light”, ovvero un riscatto agevolato con quota fissa per ogni anni di poco più di 5 mila euro (5.360 euro per l’esattezza). Di questa agevolazione, tuttavia, può beneficiarne soltanto chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996.
In ogni caso, sia nel riscatto agevolato che quello ordinario, il pagamento può essere parziale (ottenendo un altrettanto parziale beneficio) e può essere rateizzato fino a 10 anni, senza l’aggiunta di interessi e può essere detratto dalle spese fiscali.
Cosa succede invece a chi ha iniziato a lavorare prima del 1996? Non solo dovranno pagare il riscatto ordinario, ma dovranno scegliere la liquidazione della pensione con regole contributive.