Riforma accesso Medicina 2025: la Commissione Istruzione approva il decreto Bernini
La riforma dell’accesso a Medicina, approvata dal Senato, segna la fine dello storico Test ingresso selettivo per le Università di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria.
Dal 2025/26, per Medicina e chirurgia (LM-41), Odontoiatria (LM-46) e Medicina veterinaria (LM-42) sarà introdotto il nuovo semestre filtro Medicina, rivoluzionando il sistema di selezione e accesso.
Viene introdotto un semestre iniziale accessibile a tutti, con esami scritti e simultanei a livello nazionale, progettati per consentire l’accesso al secondo semestre in relazione a una graduatoria nazionale.
Come funziona il semestre filtro Medicina
Il Decreto Legislativo n. 263, parte della riforma Bernini, introduce il cosiddetto semestre filtro, sostituendo il test unico nazionale con una selezione meritocratica su base semestrale. Ecco le principali novità:
- Iscrizione e immatricolazione sono ora due fasi distinte.
L’iscrizione riguarda l’accesso al semestre filtro, mentre l’immatricolazione avverrà solo dopo aver superato questo periodo di valutazione. - Durante il semestre filtro, gli studenti frequenteranno corsi affini dell’area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, con attività didattiche integrative e deroghe sul numero minimo di docenti.
- L’accesso al secondo semestre è regolato da una graduatoria nazionale basata sugli esami sostenuti e sui CFU acquisiti entro il semestre.
Chi non supera la selezione potrà proseguire in corsi di laurea affini, conservando i crediti maturati.
Prove scritte e materie coinvolte
Gli esami scritti saranno somministrati in simultanea su tutto il territorio nazionale, secondo modalità definite dal Ministero.
Le materie fondamentali includeranno non solo le scienze fisiche, chimiche e biologiche, ma anche le scienze biochimiche, per offrire una preparazione più ampia e attuale.
Il nuovo modello sarà applicato fin da subito anche ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria erogati in lingua inglese dagli atenei statali, garantendo parità di accesso per tutti gli studenti.
Principali indicazioni e osservazioni della Commissione
La Commissione Istruzione ha accompagnato il suo parere favorevole alla riforma con 12 osservazioni tecniche, tra cui:
- Chiarezza sulle definizioni di “iscrizione” e “immatricolazione”
- Esenzione dagli obblighi formativi aggiuntivi secondo il DM 270/2004 per gli studenti del semestre filtro
- Proposta di gratuità dell’iscrizione per il primo semestre di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria
- Allineamento didattico tra corsi principali e corsi affini a partire dal secondo anno
- Inclusione immediata dei corsi in inglese
- Esclusione delle accademie militari dalla nuova modalità d’accesso
- Riconoscimento, seppure non ai fini della graduatoria, dei crediti biomedici degli studenti provenienti dai licei a curvatura biomedica
Calendario e prossimi passi
Il parere della Commissione alla Camera è atteso a breve. Una volta definitivo, il Dlgs tornerà al Consiglio dei Ministri per l’approvazione finale. L’applicazione della riforma accesso a Medicina partirà dall’anno accademico 2025/26, come previsto dalla ministra Bernini.
Lo schema di decreto legislativo introduce nuove regole per l’accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e altri corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Ecco le principali novità:
- Iscrizione con preferenze multiple: sarà obbligatorio indicare almeno cinque sedi in ordine di preferenza per proseguire, se ammessi al secondo semestre. Le modalità di iscrizione saranno definite dai futuri decreti ministeriali (DM).
- Esami comuni tra atenei: previsti almeno 18 CFU in materie comuni (chimica, biologia e fisica), decise dai successivi DM.
- Modalità delle lezioni: saranno online o in presenza a discrezione delle università.
- Frequenza non obbligatoria: non ci sarà l’obbligo di presenza in aula.
- Esami e syllabus nazionali: gli esami di profitto si terranno presso l’ateneo di iscrizione, seguendo un programma nazionale.
- Massimo tre tentativi: il semestre potrà essere ripetuto fino a tre volte, ma la rinuncia al voto degli esami dovrà essere esplicitata prima della formazione della graduatoria nazionale.
- Alternative per chi non accede: chi non supera il filtro per Medicina, Odontoiatria o Veterinaria potrà iscriversi, anche come sovrannumero, ad altri corsi di laurea presso sedi diverse, integrando eventuali crediti mancanti.
- Opzioni post-semestre filtro: chi non viene ammesso ai corsi di area sanitaria potrà iscriversi ad altri percorsi di studio, come una laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza.
- Regole per iscritti a corsi affini: chi è già iscritto a corsi affini e decide di partecipare al semestre filtro dovrà ripetere e superare gli esami, ma potrà mantenere i CFU già maturati.
La rivista Ateneapoli, pubblicata il 4 aprile, ha intervistato la prof.ssa Restucci, docente di Anatomia Patologica Veterinaria presso l’Università Federico II e membro del tavolo di lavoro della Ministra.
Un’intervista interessante e proveniente da una fonte attendibile. Grazie alle sue dichiarazioni, sono emersi dettagli utili sulle modalità di accesso ai corsi di Medicina e Veterinaria.
Ecco le materie principali da preparare per i test:
Probabili esami richiesti per Medicina
- Fisica medica
- Chimica e Propedeutica biochimica
- Biologia
- Genetica generale
Probabili esami richiesti per Veterinaria
- Fisica e Statistica
- Chimica e Propedeutica biochimica
- Zoologia
- Genetica generale
Cosa succede ora?
Il decreto legislativo deve essere emanato dalla Conferenza Stato-Regioni e dalle commissioni competenti, le quali hanno 30 giorni per esprimere il loro parere. Il 9 aprile, il decreto è stato assegnato alle Commissioni V e VII della Camera. Successivamente, il decreto legislativo tornerà in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva. Una volta approvato, ci saranno 60 giorni di tempo per emanare i decreti ministeriali che definiranno tutti i dettagli.