Quesiti nozionistici e applicativi: come distinguerli e risolverli
Quando si affrontano i test di ammissione universitari ci sono sia quesiti nozionistici che domande applicative. Solitamente l’appartenenza all’una o all’altra categoria è determinata dalla materia oggetto del quesito. Come affrontarli però è molto diverso a seconda della tipologia di domanda, e per questo è fondamentale capire di fronte a cosa ci si trova.
In questa breve guida vedremo alcuni esempi di entrambe le categorie e come procedere nei diversi casi.
Quesiti nozionistici: di che si tratta
Nozionistico è un termine che deriva da nozione, ossia una conoscenza specifica relativa a un determinato argomento. Quando però nello specifico lo si usa come attributo per una domanda significa che questa non richiede di fare un ragionamento per risolverla. Ma semplicemente prevede che ci si ricordi quell’argomento o quell’insegnamento in particolare.
I quesiti nozionistici possono essere di diversi tipi. Possono chiedere di ricordare una data, lo scopritore di un determinato fenomeno o quale sia la struttura molecolare di un composto. Sono domande che non mancano mai nei test e in particolare per Medicina di solito sono relative alle materie di Biologia o Cultura Generale.
Vediamo un esempio per capire meglio di che si tratta. Si tratta di una domanda presa dal test di Medicina del 2021.
1. ossitocina
2. glucagone
3. prolattina
4. proteasi
5. amilasi
Si tratta chiaramente di un quiz appartenente alla categoria dei quesiti nozionistici dato che presuppone di conoscere bene questo organo. Dunque basta la conoscenza dell’argomento per poter scegliere l’alternativa giusta, la numero 2.
Quesiti applicativi, come funzionano
Si tratta di domande che funzionano nel modo opposto rispetto alle precedenti. Non presuppongono infatti una conoscenza approfondita dell’argomento ma richiedono piuttosto di riflettere e di applicare un ragionamento alla domanda. Nei test di solito serve affrontare così le parti di quiz di logica e matematica, che non contengono quesiti nozionistici.
Solitamente infatti tali domande presentano situazioni inventate dove viene posto un problema risolvibile con alcuni semplici calcoli. Non occorrono formule matematiche complesse o di una conoscenza approfondita della materia. Solo le basi e un pizzico di intuito per comprendere come affrontare il quiz.
Ecco un esempio:
In un contenitore ci sono sfere e cubi. Ciascun solido è rosso o blu. Il 60% dei cubi è blu, il
20% dei giochi blu sono cubi. Se ci sono 20 cubi rossi, quante sfere blu ci sono?
1. 120
2. 60
3.180
4. 90
5. 150
Non fa certo parte dei quesiti nozionistici anche se richiede una piccola base di statistica. Se il 60% dei cubi è blu quelli rossi che restano sono il 40%. Basta fare una proporzione per scoprire che i cubi blu sono 30, e se 30 è il 20% e le sfere blu il restante 80% allora sono 120.
I quesiti di logica verbale
Vediamo un esempio di questa particolare tipologia di domande per analizzarle meglio.
Se sto negando l’affermazione di non essere un bravo studente, allora questo significa che:
1. Non sono un bravo studente.
2. Sono un bravo studente.
3. Sono un cattivo studente.
4. Non so se sono un bravo studente.
La risposta è la numero due perché non si tratta di altro che di una doppia negazione. La persona si sta infatti opponendo a dare il consenso al fatto di NON essere un bravo studente. Basta quindi fermarsi a ragionare un attimo sulla costruzione della catena di affermazioni e negazioni per trovare la soluzione.