Psicologia infantile: di cosa si occupa e come diventare un professionista
La psicologia infantile è la branca della psicologia che si occupa del comportamento e della fase di crescita dei bambini, dalla loro nascita fino all’adolescenza. I professionisti specializzati in questo settore si dedicano ai disturbi psico-fisici che si possono presentare durante la fase dell’infanzia e studia tutti i fattori che possono influenzare la crescita dei bambini, da quelli ambientali a quelli biologici.
La psicologia infantile nel mondo del lavoro
A causa dei cambiamenti della società odierna e della scarsa vicinanza degli adulti ai bambini durante una delle fasi più critiche che è quella dello sviluppo, il rischio effettivo di far insorgere problemi psicologici di varia entità nei più piccoli è oggi tale da aver fatto aumentare la richiesta di figure professionali che prevengano o aiutino nella loro risoluzione queste problematiche.
La figura dello psicologo infantile dev’essere ricoperta da persone che naturalmente hanno una passione nei confronti di quest’ambito, una particolare sensibilità nei confronti dei bambini e soprattutto la voglia di approfondire la materia anche dopo la laurea: come si può vedere nel sito istituzionale del Miur, vengono proposti corsi di aggiornamento ai quali gli psicologi sono tenuti a partecipare al fine di perfezionare la formazione e incrementare le conoscenze in materia.
La psicologia infantile è l’ultimo stadio di una lunga preparazione, infatti prima di arrivare a questa specializzazione, occorre percorrere l’iter per diventare psicologo.
La psicologia infantile: percorso da intraprendere
Psicologia è una facoltà a numero chiuso e per potervi accedere bisogna dunque sostenere un test d’ingresso.
Successivamente, dopo aver conseguito il titolo bisogna affrontare il tirocinio e dopo l’esame per essere iscritti all’albo inizierà il percorso di specializzazione, dove vengono posti i futuri psicologi a contatto con i pazienti: questi saranno comunque coordinati da uno psicologo già abilitato che guiderà gli studenti durante la pratica.
Terminato questo percorso sarà possibile scegliere se lavorare in proprio, partecipare ai concorsi delle strutture pubbliche o lavorare presso un altro studio al fine di perfezionare la pratica.
La psicologia infantile è tra le specializzazioni più impegnative proprio perché i bambini spesso non riescono a comunicare i loro disagi come gli adulti ed è necessario pertanto indagare con varie metodologie.
Come specializzarsi in Psicologia infantile
Per specializzarsi in Psicologia infantile occorre innanzitutto completare il percorso di studi in Psicologia, specializzandosi dopo la laurea in Psicologia infantile.
Il corso di laurea in Psicologia, pur non essendo a numero programmato nazionale, è normalmente a numero chiuso locale, cioè definito da ciascuna Università, che ne definisce le modalità e i contenuti della selezione per l’immatricolazione alla facoltà.
Per la preparazione al Test di Psicologia ti consigliamo di iniziare a studiare con il dovuto anticipo perché il programma di preparazione è piuttosto ampio e la selezione severa.
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