Professione architetto: di cosa si tratta?
Progettare, pianificare, rivoluzionare. Quella dell’architetto è senza dubbio una delle professioni più creative che ci siano e richiede una grande preparazione. La parola architetto deriva da arkhi (capo) che sta ad indicare potere, supremazia, ovvero responsabilità della persona che edifica e il termine tekton (costruttore).
Dietro a questa figura professionale c’è un percorso formativo lungo e complesso, da molti ignorato. Che lavori nell’ambito del design, dell’edilizia, della grafica o dell’arredamento, l’architetto, per divenire tale deve intraprendere un particolare percorso ben definito, che comprende anche un esame di Stato. Ma andiamo con ordine. Professione architetto: come si costruisce?
Professione Architetto: come diventare architetto
Il percorso formativo necessario per diventare architetti non è semplice e scontato come potrebbe sembrare a molti. Gli step necessari per poter essere definiti “architetti” in Italia sono essenzialmente tre:
- bisogna che il soggetto abbia ottenuto una laurea in architettura o comunque in ingegneria edile;
- superare l’esame di Stato e quindi ottenere l’abilitazione professionale;
- iscriversi all’ordine degli architetti (soltanto dopo aver superato l’esame di Stato che prevede una prova scritta e una prova orale)
L’iscrizione all’Ordine degli architetti avviene tramite un’iscrizione all’albo, nel quale vengono riportati i dati personali del professionista, ovvero: nome, cognome, anno di nascita, indirizzo di residenza, il titolo che si è acquisito e l’anno nel quale ci si è iscritti.
L’iscrizione avviene previa presentazione di una domanda in carta bollata con firma in calce, presso la Presidenza dell’ordine, in base alla residenza del richiedente. Oltre alla domanda in carta bollata vanno poi presentati un certificato di nascita, un certificato che attesti la residenza italiana, una dichiarazione con la quale si asserisca che non si è presentata altra domanda in una provincia diversa e ovviamente la dichiarazione di aver superato l’esame di Stato.
Il Consiglio dell’Ordine, una volta ottenuta tutta la certificazione richiesta (che può anche essere sostituita da un’autocertificazione), ha tre mesi di tempo per poter prendere una decisione che va comunque motivata.
Un altro passaggio fondamentale da effettuare, una volta ottenuta la registrazione presso l’Ordine degli architetti, consiste nell’aprire una partita IVA, senza la quale il professionista non può esercitare. Per aprire la partita IVA è sufficiente compilare in duplice copia il modello “AA7/6”
Esame di Stato: come funziona?
Come abbiamo detto, uno dei passaggi principali per poter diventare architetto, consiste nel superare l’esame di Stato. Ma come si svolge questa prova?
In primo luogo va sottolineato che questo esame, organizzato dal MIUR, viene svolto soltanto due volte l’anno (solitamente a giugno e novembre in sedi prestabilite) ed è annunciato con largo anticipo.
L’esame è a pagamento e prevede una tassa di circa 50€ per quanto concerne la tassa di iscrizione e di circa 250€ per i contributi. Insomma, con un totale di circa 300€ si potrà avere la possibilità di mettersi alla prova e di raggiungere lo step necessario a poter svolgere la professione di architetto.
L’esame è diviso in due sezioni, le quali dipendono dal tipo di formazione precedente:
- chi è in possesso di una Laurea Magistrale in Architettura accede alla sezione A come “Architetto”;
- chi è in possesso soltanto della Laurea Triennale accede alla sezione B come “Architetto Junior”.
In base alla sezione alla quale si accede, cambiano ovviamente anche le prove di esame.
Quali sono le competenze necessarie che deve avere un architetto?
Di sicuro sono diverse le competenze che un architetto, per essere definito tale, deve avere. Una delle principali consiste di sicuro nella buona conoscenza dei materiali e di tutta la strumentazione che viene utilizzata in fase di costruzione. Oltre a questo tipo di conoscenza, è importante che un buon architetto sia consapevole di quali siano le maggiori tecniche utilizzate e che soprattutto, sappia seguire, passo dopo passo un progetto, a partire da quella che è l’ideazione iniziale fino alla reale esecuzione dello stesso.
Avere buone basi di matematica e di geometria sarà, di sicuro, un valore aggiunto a quella che è una professione che si basa comunque su una determinata preparazione teorica.
Tra le tante competenze, anche se non inerente alla tecnica e all’esercizio della professione dal punto di vista pratico, è molto importante che l’architetto abbia una buona conoscenza della gestione aziendale. Essendo la sua professione una vera e propria attività economica, è importante riuscire a gestire al meglio ogni aspetto dal punto di vista economico e comunicativo.
Avere le giuste competenze per potersi approcciare alla propria clientela in maniera adeguata è di fondamentale importanza per riuscire ad ottenere la stima dei propri clienti. È importante non lasciarsi sopraffare dalle problematiche, ma piuttosto essere ben preparati nella risoluzione di ogni eventuale problema.
Insomma, anche a livello comunicativo e psicologico, un buon architetto deve avere una buona preparazione e deve trasmettere tranquillità e professionalità.
Approfondire e specializzarsi
Di sicuro, come per tante professioni, anche quello dell’architetto è un mestiere in continuo aggiornamento nel quale non si finisce mai di imparare. Per poter esercitare è sufficiente percorrere il percorso sopra citato, ma riuscire a specializzarsi in maniera sempre più approfondita tramite corsi o Master è senza dubbio consigliabile. La concorrenza è sempre elevata ed avere delle competenze maggiori rispetto ad altri colleghi fa la differenza.
Ci sono diversi Master in architettura o corsi di formazione post laurea che possono essere seguiti e che di certo donano un maggiore lustro ad una figura già di per sé importante. In base al settore nel quale si è specializzati si può quindi scegliere un Master particolare che vada ad aumentare in maniera sostanziale la preparazione relativa a quel particolare settore, differenziando il professionista dagli altri concorrenti.