Pinterest: come funziona e come utilizzarlo al meglio
Le realtà virtuali di stampo sociale, come quelle rappresentate dai social media e da qualsiasi tipo di piattaforma online per condividere, cercare e pubblicare contenuti, si sono ormai guadagnate un posto d’onore nella vita di tutti i giorni degli abitanti del mondo di oggi, mondo altamente globalizzato ed interconnesso. Se ne sono accorti già da tempo i giovani, ovvero gli individui appartenenti alle generazioni dei cosiddetti millennials e dei gen z. Ma la presenza sempre più permeante delle realtà nate per (e in) Internet, e dei social media in particolare, si è accorto già da tempo anche il mondo di marketing e del commercio. Social media come Pinterest, Instagram, Facebook, TikTok, Twitter e molti altri rappresentano un’occasione per cambiare per il meglio il modo di vendere. Si tratta di un cambiamento che sta, negli ultimi anni, trainando il mondo del marketing e delle vendite in una direzione sempre più digitale, dinamica ed interconnessa, proprio in risposta all’ascesa sempre più vertiginosa dei social media.
In questo articolo, andremo a prendere in esame una delle piattaforme social più, per così dire, sottovalutate. Si tratta di Pinterest: un social network che genera forse meno clickbait di Twitter o Instagram, ma che racchiude in sé un potenziale enorme quando si tratta di raggiungere il pubblico.
Cosa è Pinterest: in breve
Il concetto che sta alla base di Pinterest è piuttosto semplice. Si tratta di una specie di grande piattaforma virtuale dove creare veri e propri boards personali e di gruppo. Immaginatevi delle specie di lavagne bianche dove affiggere immagini e informazioni, chiamate pins, in modo da andare a creare raggruppamenti di immagini a seconda di criteri scelti dal singolo utente di Pinterest (chiamato, in gergo, pinner). Il processo di creazione di questi boards è personalizzabile, e l’obbiettivo è quello di andare a creare ispirazione visiva attraverso l’associazione di immagini. In parole povere: l’utente di Pinterest utilizza questo social network per cercare e creare mood boards virtuali. Alcuni esempi di motivazioni dietro l’utilizzo di Pinterest possono essere la pianificazione di un evento, la ricerca di una certa aesthetic (per motivi personali o di immagine pubblica), o il lancio di un certo prodotto o serie di prodotti se si tratta di un evento Pinterest commerciale.
Gli utenti di Pinterest, anche chiamati pinners, possono creare boards personali, ma anche accedere a boards creati da altri utenti, e persino contribuire a boards di gruppo. Ciò che rende Pinterest interessante è la catena di suggerimenti e associazioni personalizzate che la piattaforma propone all’utente, basate sui suoi gusti e sulle attività rilevate. Le potenzialità di tale funzione fulcro, dal punto di vista commerciale, sono evidenti.
Pinterest for Business, ovvero l’arma segreta per vendere
Forse non tutti sanno che, da qualche anno, Pinterest permette di creare account business dai quali gestire i propri pins pubblicitari è semplice e veloce. L’utente può associare un account business al proprio account personale preesistente, convertire quest’ultimo, oppure creare un account business dall’inizio.
Una volta creato l’account aziendale di base, è il momento di iniziare a pinnare. Non si tratta di creare pins che rinviino semplicemente a pagine del proprio catalogo, delle proprie pagine e web e simili: è importante implementare strategie adatte ad aumentare il coinvolgimento del pubblico. Andiamo a vederne alcune.
Innanzitutto, è importante curare la propria immagine, non solo attraverso branding ma anche tramite pins chiari, immediati e che invoglino il cliente ad interagire e a comprare. La frequenza con la quale si pubblicano e condividono contenuti su Pinterest è anch’essa importante: gli utenti del social media tendono ad essere più coinvolti da contenuti che appaiono di più. Un aspetto che rende il pubblico di Pinterest interessante è la tendenza a prevedere le mode: pinnare contenuti prima del lancio dei prodotti che pubblicizzano può essere una strategia particolarmente vincente per questa piattaforma in particolare. Infine, non va dimenticata l’importanza degli hashtag e delle parole. Sebbene Pinterest sia una piattaforma che verte in maniera molto forte sulle immagini, e sul coinvolgimento visivo del pubblico, i contenuti postati e pinnati vengono raggruppati anche attraverso la lettura dei testi ad essi associati: è importante ottimizzare le strategie di SEO per Pinterest come per altre piattaforme online.
Perché Pinterest racchiude un grande potenziale di vendita
Alcuni scettici potrebbero far notare che, se paragonata ad altre realtà social come Facebook, Twitter o Instagram, Pinterest non ha un seguito di utenti regolari e fedeli così mastodontico. Questa osservazione si rivela però assai limitata, per una serie di motivi.
Il motivo principale che dovrebbe far ripensare l’importanza di Pinterest è l’altissimo numero di utenti che usano (dichiaratamente) il social per decidere cosa acquistare. Se altri social media vengono utilizzati principalmente per svago o per interagire con altre persone, Pinterest è spesso e volentieri il modo preferito di molti utenti per cercare prodotti e ispirazione per i propri acquisti. Basta pensare all’esempio fatto in precedenza della pianificazione di un evento, o della decorazione di un ambiente (due dei topics più in voga su Pinterest): il fine ultimo dell’utente è proprio quello di comprare ciò che più si addice al suo scopo, estetico o meno.
In linea generale, anche se l’obbiettivo non è quello di acquistare, gli utenti di Pinterest dichiarano di usare la piattaforma per scoprire brand e concetti nuovi, un dato che emerge molto più alto rispetto a social media giganteschi come Instagram. Tale tendenza (consolidata dalle ricerche) fornisce alle aziende una serie di strumenti e opportunità da non perdere.