PEI e PDP: piani educativi e didattici
Come noto, esistono dei documenti specifici realizzati e pensati per alunni che presentano particolari difficoltà e problematiche, che siano esse fisiche o cognitive. In base al tipo di problematica specifico vanno utilizzati o i PEI o i PDP, dei particolari documenti di programmazione, fondamentali per il rispetto delle normative vigenti, che devono essere compilati in maniera corretta e allo stesso modo interpretati.
PEI: che cos’è?
Per PEI viene inteso il Programma Educativo Individualizzato, pensato per tutti gli alunni che presentano qualsiasi tipo di disabilità certificata. E’ un tipo di documento che viene redatto a inizio anno scolastico e contiene al suo interno tutta la programmazione delle attività didattiche ed educative che vengono ritenute più adatte al raggiungimento degli obiettivi che ci si prefissa e contiene metodi, materiali e criteri di valutazione. In base alla Legge 170/2010 è obbligatoria la redazione del PEI in presenza di una disabilità certificata.
PDP: che cos’è?
Per PDP intendiamo invece il Programma Didattico Personalizzato, che viene utilizzato per gli alunni DSA (Disturbi specifici dell’Apprendimento) o BES (Bisogni Educativi Speciali) che non hanno quindi una disabilità certificata o per alunni che presentano difficoltà economiche, sociali, linguistiche. Non è un certificato obbligatorio e utilizzarlo come strumento formale è a discrezione del docente.
Quando e da chi vengono redatti questi documenti?
Per quanto riguarda il PEI, come detto, viene redatto ad inizio anno scolastico dalla scuola insieme ai servizi sociali competenti, in collaborazione della famiglia alla quale appartiene l’alunno con disabilità. Essendo firmato da diversi soggetti, la responsabilità appartiene a tutti coloro che partecipano alla stesura. In base al caso concreto il documento verrà redatto in maniera particolare e soggettiva, non esiste infatti un modello prestabilito.
Il PDP, invece, viene redatto dal Consiglio di classe, magari coinvolgendo anche la famiglia e le figure sanitarie che vengono coinvolte nella diagnosi di DSA. Viene firmato dalla famiglia, dai docenti e dal dirigente scolastico, ma la responsabilità è soltanto a carico della scuola. Questo documento deve essere redatto entro 3 mesi dall’inizio dell’anno scolastico e deve contenere oltre ai dati anagrafici dell’alunno, i criteri di verifica e valutazione, le misure da adottare in base alle problematiche legate a quel particolare alunno, una valutazione della sua abilità di lettura, calcolo e scrittura e altri dettagli legati al livello di comprensione del ragazzo.