Osteopatia: laurea triennale e Test d'ingresso per le professioni sanitarie
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale numero 39 del 16 febbraio 2024, il decreto 1563 segna la conclusione dell’iter avviato con la legge 3/2018 – la cosiddetta legge Lorenzin – che ha istituito l’osteopatia come professione sanitaria. Da allora, sono passati sei anni per definire l’ordinamento didattico del corso di laurea in osteopatia tramite il decreto interministeriale (1563 del 1° dicembre 2023), firmato dai ministeri dell’Università e della Ricerca e della Salute, che ha aggiornato gli obiettivi formativi qualificanti della classe delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione (L/SNT/4).
Dal 2024 per diventare osteopati è necessario ottenere una laurea triennale in Osteopatia. L’accesso alla facoltà di Osteopatia è a numero chiuso e richiede il superamento di un test d’ingresso come per le professioni sanitarie.
Osteopatia: una disciplina in crescita
L’osteopatia è una pratica sanitaria (scienza olistica) che si basa su un approccio manuale per diagnosticare e trattare diverse condizioni di salute. Questo campo di studio si focalizza sull’analisi e il trattamento delle relazioni tra struttura e corpo, considerando l’organismo come un’unità integrata. L’osteopata, infatti, lavora per facilitare il processo di guarigione ripristinando l’armonia fisica.
In poche parole utilizza tecniche manipolative per migliorare la funzionalità del corpo, alleviare il dolore e promuovere il benessere generale.
L’osteopatia sta guadagnando sempre più riconoscimento e importanza come disciplina sanitaria in Italia. I recenti cambiamenti normativi hanno definito meglio il percorso formativo e le competenze necessarie per diventare un osteopata professionista, introducendo introduce la laurea triennale della professione sanitaria. La formazione in osteopatia è ora ufficialmente regolamentata e prevede un percorso accademico specifico. Per diventare osteopata è necessario ottenere una laurea in osteopatia presso un istituto accreditato. Questo corso di laurea fornisce una solida base di conoscenze in anatomia, fisiologia, biomeccanica, e tecniche osteopatiche.
5 cose da sapere per diventare osteopata
Cos’è l’osteopatia?
L’osteopatia, parola di origine greca, formata da “ostéon-“, che vuol dire osso e da “-páthos“, che vuol dire sofferenza, è una terapia alternativa, fondata sulla manipolazione di alcune parti del corpo per trattare disturbi come dolori muscolari e articolari, cervicalgie, sciatalgie, disturbi digestivi e ginecologici.
Con la peculiarità che, il termine, in senso stretto, indica la sofferenza dell’osso, quindi la patologia ossea. Occorre, allora, mettere in distinguo, l’osteopatia intesa come disciplina e l’osteopatia intesa come patologia vera e propria.
Chi è l’osteopata?
L’osteopata, è quella figura professionale, che tratta lesioni funzionali reversibili, soprattutto della zona dorsale, quindi vertebrale. Dove, per lesioni funzionali reversibili, non si intendono patologie gravi come tumori, fratture o malattie che mettano a repentaglio la vita dell’individuo.
E’ una figura, inoltre, che può collaborare, in sinergia con altro personale sanitario, o in ambulatorio.
Diventare osteopata
Dal 2024 l’osteopatia è ufficialmente riconosciuta come professione sanitaria. Per diventare osteopati è necessario ottenere una laurea triennale in Osteopatia. L’accesso alla facoltà di Osteopatia è a numero chiuso e richiede il superamento del test d’ingresso di Professioni Sanitarie.
La formazione in osteopatia è ora ufficialmente regolamentata e prevede un percorso accademico specifico. Per diventare osteopata è necessario ottenere una laurea in osteopatia presso un istituto accreditato. Questo corso di laurea fornisce una solida base di conoscenze in anatomia, fisiologia, biomeccanica, e tecniche osteopatiche.
L’osteopata in Italia
Il 22 Dicembre 2017, però, con l’approvazione del DDL 1324 e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, della Legge 3/2018, l’osteopatia viene identificata nell’articolo 7, come una nuova professione sanitaria.
Ora si attendono solo i decreti che regolarizzeranno il piano di studi, per il corso di laurea e, l’inserimento degli studi in ambito universitario, pubblico.
Qualità aggiuntive dell’osteopata
È oggetto di pensiero di molti esperti, che oggi, i migliori osteopati, debbano essere in grado di lavorare anche sui disturbi della modalità di respirazione, andando a ripristinare la fisiologica armonia tra l’inspirazione e l’espirazione.
Test di ammissione per la laurea in Osteopatia
Per essere ammessi a un corso di laurea in osteopatia presso un’università accreditata, è necessario superare il test di ammissione.
I test di ammissione possono variare tra le diverse università, ma generalmente comprendono le seguenti aree:
- Conoscenze Scientifiche: domande di biologia, chimica, fisica e matematica.
- Ragionamento Logico e Critico: test di logica, capacità di analisi e problem solving.
- Comprensione del Testo: domande sulla comprensione e l’analisi di testi scientifici e non scientifici.
In generale il Test di Professioni Sanitarie è formato da 60 domande a scelta multipla, organizzate in diverse categorie per valutare le competenze degli studenti:
- 4 domande su competenze di lettura e conoscenze accademiche
- 5 domande di ragionamento logico e problem solving
- 23 domande di biologia
- 15 domande di chimica
- 13 domande di fisica e matematica
Gli aspiranti hanno 100 minuti per completare la prova. Alcuni atenei possono inoltre richiedere colloqui individuali o prove pratiche per valutare le attitudini personali e motivazionali dei candidati.
Cosa si studia per diventare osteopata
Il percorso formativo per diventare osteopata prevede un programma di studi strutturato e interdisciplinare, che include le seguenti aree:
Scienze di Base
- Anatomia: studio dettagliato della struttura del corpo umano.
- Fisiologia: funzionamento dei sistemi corporei.
- Biologia: fondamenti della biologia cellulare e molecolare.
- Chimica e biochimica: principi chimici alla base dei processi biologici.
Scienze Cliniche
- Patologia: studio delle malattie e delle loro cause.
- Farmacologia: effetti dei farmaci e delle terapie sul corpo umano.
- Neurologia: funzionamento del sistema nervoso e trattamento delle disfunzioni.
- Ortopedia e traumatologia: studio delle lesioni muscoloscheletriche e loro trattamento.
Osteopatia
- Principi di Osteopatia: fondamenti teorici dell’osteopatia.
- Tecniche Osteopatiche: addestramento pratico nelle tecniche manipolative e correttive.
- Diagnosi Osteopatica: metodi per valutare e diagnosticare disfunzioni corporee.
- Trattamento Osteopatico: applicazione delle tecniche per il trattamento delle disfunzioni.
Altre discipline
- Psicologia: nozioni di base per comprendere le interazioni mente-corpo.
- Sociologia della Salute: studio dei fattori sociali che influenzano la salute.
- Etica e Deontologia Professionale: norme etiche e legali dell’esercizio professionale.
Formazione pratica
- Tirocinio Clinico: esperienza pratica in cliniche e ospedali sotto la supervisione di professionisti.
- Laboratori Pratici: addestramento pratico in laboratorio per sviluppare abilità tecniche.
- Simulazioni Cliniche: esercitazioni simulate per prepararsi a situazioni reali.
Formazione continua
La normativa attuale sottolinea l’importanza della formazione continua per gli osteopati. Per mantenere l’iscrizione all’albo e garantire un alto livello di competenza professionale, gli osteopati devono partecipare regolarmente a corsi di aggiornamento e formazione avanzata. Questo non solo aiuta a migliorare le proprie abilità, ma anche a rimanere aggiornati sulle ultime novità e tecniche nel campo dell’osteopatia.
Un osteopata deve possedere una vasta gamma di competenze, che vanno dalla capacità di valutare clinicamente i pazienti all’uso delle tecniche manuali per il trattamento. È fondamentale avere una profonda conoscenza del corpo umano e delle sue funzionalità, nonché essere in grado di comunicare efficacemente con i pazienti per comprendere le loro necessità e preoccupazioni.