Ora legale: 5 curiosità da conoscere che forse non conosci
L’ora legale è in grado di influire sui cicli diurni e notturni dell’essere umano, nelle stagioni di primavera e autunno. Ecco cinque curiosità da sapere sull’ora legale, per sfatare dei miti tuttora considerati dall’opinione pubblica.
Aspetti curiosi dell’ora legale
1) Iniziativa italiana: fu proprio l’Italia nel 1916 ad utilizzare l’ora legale. Nello specifico si introdusse il 27 maggio con un articolo sulla Gazzetta Ufficiale, per poi entrare in vigore il 3 giugno. Il concetto di ora legale, intesa come ora in più o di guadagno, nacque durante la Prima Guerra Mondiale, in cui in quest’ora si dovevano produrre le munizioni per le armi dei soldati. Dopo che è stata abbandonata, fu ripresa nel 1966 in seguito alla crisi energetica. Gli albori dell’ora legale risalgono però a Benjamin Franklin nel 1784 e a distanza di oltre 100 anni fu ripresa e attuata da William Willet in Gran Bretagna.
2) Risparmio di energia: una seconda curiosità riguarda il risparmio d’energia ed è stabilito che il mese con maggior convenienza è aprile, con una percentuale compresa tra il 20 e il 25% di riduzione dei normali consumi energetici.
3) Vantaggio ecologico: una terza curiosità deriva dalle registrazioni di un calo da parte dell’emissione di CO2 sul pianeta, garantendo una diminuzione di inquinamento.
4) L’ora preferita: come quarta curiosità si registra che da parte degli italiani ci sia una preferenza verso l’ora legale rispetto all’ora solare, poiché non viene apprezzato il continuo cambio due volte all’anno, che genera difficoltà di abitudine (si stima che un bambino sotto i 10 anni impieghi almeno 3 settimane ad adattarsi ai nuovi ritmi).
5) Un curioso problema: come quinta curiosità si espone l’unica problematica riguardante i consumi dato che durante il periodo in cui è in vigore l’ora legale i climatizzatori sono sottoposti ad un impiego maggiore, ma il saldo energetico pende comunque a favore del risparmio, anche se l’Università della California afferma il contrario.
Cifre e ora legale: il concetto in numeri e curiosità
Ci sono delle cifre che possono concretizzare meglio il concetto: ogni anno l’equipe Terna registra un risparmio di 543.800.000 kWh come effetto dell’ora legale e ciò corrisponde al fabbisogno d’energia dell’illuminazione dell’intera regione Sicilia. L’Università della California stima invece l’1% di aumento dovuto all’utilizzo dei condizionatori durante il periodo dell’ora legale. Il -3% corrisponde invece al minor numero di attività criminali, in vista di un’ora di luce in più, registrato dal Ministero degli Interni. Con l’arrivo invece dell’ora solare, si stima da parte degli studi del Dipartimento delle Scienze Psichiatriche in Sapienza a Roma il 15% dell’incremento di ansia, fatica ad addormentarsi, irritabilità, senso di pesantezza fisica e mentale da parte della categoria degli adulti. Il numero 3 rimanda invece alle settimane che, secondo gli studi svizzeri, i più giovani impiegano ad abituarsi al cambio. Sull’energia, la percentuale del 23,1% corrisponde a un positivo aumento del risparmio in aprile, in vista della brevità del mese stesso, quindi richiedendo meno bisogno di supporto energetico o di fonti luminose.
Dinamiche dell’ora legale: curiosità su come funziona il cambio dell’ora
Il cambiamento si verifica durante la notte: esiste un Regolamento/Protocollo che dà le direttive per regolare l’ora legale, stabilendo tre tipi di fusi orari come Europa Occidentale o UTC, Europa Centrale o UTC +1 oppure Europa Orientale o UTC +2. Il cambiamento dell’ora si manifesta l’ultima domenica del mese di marzo e la stessa domenica durante il mese di ottobre, tra l’1:00, le 2:00, le 3:00 e le 4:00 a marzo e al contrario nel mese di ottobre. La decisione di cambiare l’ora in queste fasce orarie è presa in modo da minimizzare i problemi alla circolazione dei mezzi pubblici.