Navigazioni in incognito: quando usarle e come funzionano
Le navigazioni in incognito consentono di esplorare siti web senza lasciare tracce sul sistema. In questo modo le pagine Internet non possano impostare cookie traccianti.
Scopriamo meglio insieme:
- che cosa sono;
- in che modo funzionano;
- quando conviene utilizzarle;
- che differenze hanno con la navigazione anonima.
Che cos’è e come funziona
Quando utilizzare le navigazioni in incognito
- accedere a un sito web con più account alla volta: la maggioranza dei siti web non permette di effettuare il login con più account diversi in contemporanea. Tramite questo strumento è possibile accedere simultaneamente senza doversi disconnettere ogni volta;
- effettuare un login temporaneo sui sistemi altrui: evita che informazioni relative all’accesso vengano memorizzate su PC estranei;
- disattivare i risultati di ricerca personalizzati: Google utilizza la cronologia delle ricerche per personalizzare le pagine dei risultati. La navigazione in incognito lo impedisce;
- superare le limitazioni imposte dalle testate online per la lettura degli articoli: permette di superare ogni restrizione. Il paywall è un meccanismo che invita gli utenti a versare una quota di registrazione dopo la lettura gratuita di un certo numero di articoli;
- evitare inserzioni di un prodotto o di un servizio che si sta cercando. Quando si cerca un prodotto/servizio sul web, poco dopo, lo si vede comparire negli spazi pubblicitari. Ciò accade perché sul dispositivo è presente un cookie all’interno del quale viene memorizzato un codice identificativo. Usando le informazioni dell’utente viene creato un profilo dettagliato con lo scopo di proporre banner che attirino l’attenzione.
Attivazione delle navigazioni in incognito
L’attivazione delle navigazioni in incognito è un processo molto semplice e intuitivo. Si divide in diversi passaggi:
- usare le combinazioni di tasti CTRL+MAIUSC+N ed aprire la finestra di navigazione;
- aspettare che compaia sul browser un’ interfaccia grafica diversa rispetto a quella usata normalmente;
- schede aperte in questa modalità sono riconoscibili per la presenza dell’indicazione InPrivate nell’angolo superiore sinistro.
Una volta aperto lo strumento scoprirai tutti gli usi più importanti. Ad esempio difendersi dal monitoraggio di Facebook. Come ormai è noto infatti, il famoso Social Network monitora i siti web che vengono aperti da ciascun utente. Tali informazioni permettono di comporre un profilo dettagliato di ogni singolo che comprende interessi, gusti e preferenze. E in questo modo gli inserzionisti possono ottimizzare le loro attività promozionali e pubblicitarie.
È infine possibile disattivare la ricezione dei cookie di terze parti. Nel browser di Google si chiama Blocca cookie di terze parti. L’opzione, ove abilitata, evita che i server remoti possano monitorare la navigazione rilasciando cookie traccianti.
Che cos’è la navigazione anonima
Come abbiamo precedentemente accennato le navigazioni in incognito sono ben diverse dalla navigazione anonima.
Per modificare il proprio indirizzo IP pubblico e proteggere i dati in transito è infatti possibile stabilire una connessione VPN. La soluzione è ottimale per proteggere i propri dati soprattutto quando si utilizzano reti WiFi pubbliche o aperte.
Occorre ricordare che non tutte le informazioni che si scambiano sul web vengono cifrate. Alcuni siti ad oggi continuano a non utilizzare il protocollo HTTPS. Probabilmente alcuni dati possano essere intercettati da parte di terzi, ad esempio chi è collegato allo stesso WiFi. Anche le credenziali di accesso all’email inviate senza usare algoritmi crittografici sono facilmente sottraibili. L’uso di una VPN permette di proteggersi adeguatamente.
Un altro strumento molto utile è Tor Browser. Particolarmente indicato a chi ha intenzione di:
- proteggere la propria privacy sul web rendendo impossibile la ricostruzione della propria identità;
- impedire il trasferimento dello user agent;
- evitare lo scambio di informazioni utili a risalire all’identità dell’utente.