Moulin Rouge: storia e struttura del celebre cabaret di Parigi
Cos’è il Moulin Rouge? Conosci la sua storia?
Il locale più celebre di Montmartre è ancora oggi una meta molto ambita da migliaia di viaggiatori provenienti da tutto il mondo.
Questa attrazione turistica vanta una storia davvero particolare, che affonda le sue radici nel florido periodo della Belle Èpoque. Se sei approdato fin qui è perché vuoi conoscere tutti i segreti del più famoso locale di cabaret parigino, vero?
Non perdiamo altro tempo, partiamo subito!
Moulin Rouge: storia
Quando fu costruito il Moulin Rouge?
Culla del French Cancan e simbolo di un periodo prospero e felice, il celebre cabaret aprì le sue porte per la prima volta il 6 ottobre del 1889. Durante questo periodo il mondo intero ha assistito ad una lunga fase di benessere e prosperità, dando il via ad un’epoca storica culturale ed artistica meglio conosciuta come Belle Èpoque.
Parigi, in particolare è stato il centro di questo rinnovamento, dove urbanizzazione e modernizzazione la facevano da padrona. In questo clima di positivismo generale, la collina di Montmartre con i suoi caffè e locali molto vivaci, divenne il simbolo di questa era di rinnovamento durato circa 40 anni.
Al contrario di quanto si possa immaginare, il Moulin Rouge Parigi non è un vero mulino e fu aperto da due impresari della capitale francese, Charles Ziedler e Joseph Oller che, conoscendo i gusti dei parigini, vollero creare il più grande ritrovo notturno della capitale.
Idearono così un locale a forma di mulino rosso in modo da catturare l’attenzione per la sua stravaganza. Il loro obiettivo era quello di attirare i cittadini più ricchi e facoltosi, ma anche coloro che volevano passare dei momenti di gioia con le ballerine o desideravano lasciarsi ispirare dall’ambiente esaltante per creare nuove opere artistiche e letterarie.
Il successo del Moulin Rouge fu subito immediato per il vasto repertorio di spettacoli proposti e per i balli molto trasgressivi come il famosissimo Cancan francese, la danza femminile ispirata alla quadriglia, celebre per le sue spaccate con le gambe in aria che fece scalpore e conquistò gli spettatori di tutto il mondo.
A cosa deve la sua popolarità?
Senza ombra di dubbio, il teatro ha un genere di architettura che non passa inosservata!
Il mulino danzante più famoso al mondo presenta degli interni in stile ottocentesco, i muri sono ricoperti di specchi ed ogni tavolo è adornato da una lampada rossa che richiama ad un’atmosfera intima e in pieno stile Bohémien.
Durante il corso degli anni in questo cabaret, è nato un nuovo concetto artistico: il music-hall, un genere di spettacolo teatrale e musicale in cui si susseguono artisti di ogni genere – musicisti, danzatori, cantanti e mimi – che allietano le serate di migliaia di spettatori approdati da ogni parte del globo.
Il punto di forza del Moulin Rouge oltre al suo stile architettonico è dovuto ai tantissimi artisti di fama mondiale che hanno calcato il suo palco dall’apertura ad oggi.
Da Edith Piaf ad Elton John, da Frank Sinatra a Ginger Rogergs, per non parlare degli artisti che hanno immortalato le ballerine nelle loro opere come Henri de Toulouse-Latrec, che realizzò dei dipinti ambientati nel teatro più famoso della Ville Lumiere, alcuni dei quali visibili nel Museo d’Orsay.
Il Moulin Rouge al cinema
Diverse sono le pellicole ispirate o ambientate nello storico locale parigino. Il più celebre Moulin Rouge film è senza dubbio quello del 2001 diretto da Buz Luhrman e con protagonista una splendida Nicole Kidman nei panni della prima ballerina Satine.
Questa giovane artista si innamora per caso di un aspirante attore londinese: Christian, interpretato da Ewan McGregor. La loro storia d’amore è molto tormentata ed ha un finale tragico quando Satine muore di tubercolosi proprio sul palco in cui Christian l’ha conosciuta.
Le atmosfere magiche, i costumi e le scenografie hanno permesso al regista di creare un vero e proprio cult del cinema mondiale che gli ha fatto conquistare ben due premi Oscar, 3 Golden Globe e molti altri riconoscimenti internazionali.
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Esperienza di una serata al Moulin Rouge: cosa aspettarsi
Appena varcata la soglia del Moulin Rouge, sarai avvolto da un’atmosfera elettrizzante e raffinata.
L’iconica facciata con il suo celebre mulino a vento rosso si staglia contro il cielo di Parigi, segnando l’ingresso in un luogo dove storia, arte e spettacolo si fondono in un’esperienza indimenticabile.
All’interno, l’accoglienza è curata nei minimi dettagli: il personale, elegante e professionale, ti guiderà al tuo tavolo con discrezione e cortesia.
La sala è un vero e proprio omaggio alla Belle Époque, con arredi sfarzosi, lampadari scintillanti e velluti rossi che creano un ambiente intimo e affascinante. Le luci soffuse e i dettagli dorati aggiungono un tocco di magia, mentre la musica di sottofondo prepara l’atmosfera per il grande spettacolo.
L’atmosfera e il rito della cena-spettacolo
Per chi sceglie l’esperienza completa con cena, il viaggio nel lusso continua con un raffinato menù gourmet ispirato alla tradizione francese, preparato dagli chef del Moulin Rouge.
Ogni portata è curata nei dettagli e accompagnata da una selezione di vini pregiati. Il servizio impeccabile e l’ambiente elegante rendono la cena un preludio perfetto allo spettacolo. Mentre gli ospiti gustano le loro pietanze, la sala si anima gradualmente: si avvertono le prime note dell’orchestra dal vivo, i camerieri scompaiono in punta di piedi e la magia prende vita sul palco.
Lo spettacolo: una sinfonia di colori e movimento
Quando il sipario si alza, il pubblico viene catapultato in un universo fatto di danze frenetiche, coreografie spettacolari e scenografie sorprendenti.
Le ballerine e i ballerini, avvolti in costumi scintillanti di paillettes, piume e lustrini, danno vita a numeri di grande impatto visivo ed emozionale.
Il cancan francese, il simbolo per eccellenza del Moulin Rouge, è uno dei momenti più attesi della serata.
Le ballerine eseguono con incredibile agilità le celebri spaccate, calci alti e giravolte, il tutto a un ritmo travolgente che lascia il pubblico senza fiato. Il mix di energia e precisione crea un’atmosfera coinvolgente e contagiosa.
Ma il Moulin Rouge non è solo cancan: ogni spettacolo include anche acrobati, giocolieri, numeri di danza contemporanea e artisti internazionali, rendendo l’esperienza ancora più varia e sorprendente. Le scenografie cambiano di continuo, trasportando gli spettatori in un mondo fatto di luci, colori e fantasia.
Il gran finale del Moulin Rouge: un’esperienza indimenticabile
Dopo un’ora e mezza di pura meraviglia, il gran finale regala un’ultima esplosione di luci e suoni.
Gli artisti salutano il pubblico con un ultimo ballo, mentre il palco si illumina di mille colori. Il pubblico si alza in piedi per una standing ovation, segno di quanto lo spettacolo abbia lasciato il segno.
All’uscita, gli spettatori lasciano la sala con un misto di emozione e incanto, con la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza che racchiude il cuore pulsante della Parigi più romantica e spettacolare.
Come raggiungere il tempio del French Cancan?
Storia del Cancan Francese: dalle origini al palcoscenico del Moulin Rouge
Il cancan è una danza che affonda le sue radici nella Francia del XIX secolo.
Le sue prime manifestazioni risalgono agli anni ’20 dell’Ottocento, quando nei quartieri operai di Parigi si diffuse una nuova forma di danza chiamata “quadrille naturaliste”. Era una versione più vivace del classico quadrille, in cui i ballerini rompevano gli schemi con movimenti esuberanti e spettacolari.
Inizialmente, il cancan veniva eseguito dagli uomini nei locali e nei balli popolari.
Con il tempo, tuttavia, furono le ballerine a prendere il controllo di questa danza, trasformandola in un simbolo di femminilità e seduzione. La società conservatrice dell’epoca considerava il cancan scandaloso, poiché le ballerine sollevavano le gonne e rivelavano le sottogonne e le calze a rete, cosa impensabile nei salotti borghesi.
L’ascesa nei cabaret di Parigi
A partire dalla metà del XIX secolo, il cancan si evolse in una danza professionale grazie a ballerine come Céleste Mogador, che lo portò nei cabaret parigini.
Tuttavia, fu solo con la fondazione del Moulin Rouge nel 1889 che il cancan divenne uno spettacolo di fama mondiale.
Il locale, situato nel cuore di Montmartre, offriva una versione raffinata e teatrale del cancan, con coreografie più elaborate e una maggiore enfasi sulla spettacolarità.
Le ballerine, vestite con abiti colorati, piume e paillettes, si esibivano in spaccate acrobatiche, calci alti e giravolte, creando un’atmosfera di energia travolgente che conquistava il pubblico parigino.
L’età d’oro e le icone del Cancan
Nel periodo della Belle Époque, il cancan divenne un elemento imprescindibile della vita notturna parigina.
Tra le ballerine più celebri spicca La Goulue (Louise Weber), una delle stelle del Moulin Rouge, famosa per il suo stile audace e provocatorio. La Goulue era nota per i suoi calci alti e per il suo atteggiamento sfacciato, spesso accompagnato da battute irriverenti rivolte al pubblico.
Un’altra icona fu Jane Avril, che si distinse per la sua eleganza e il suo stile più raffinato, divenendo musa ispiratrice di artisti come Henri de Toulouse-Lautrec, il quale immortalò le ballerine del Moulin Rouge nei suoi celebri dipinti e manifesti pubblicitari.
Il Cancan oggi: un patrimonio della Cultura Francese
Oggi, il cancan è riconosciuto come un’arte scenica e una tradizione culturale francese.
Sebbene in passato fosse considerato provocatorio, oggi viene celebrato come una danza spettacolare e dinamica, sinonimo di festa e glamour.
Il Moulin Rouge di Parigi continua a essere il palcoscenico per eccellenza del cancan, mantenendo viva la tradizione con spettacoli che combinano elementi classici e moderni.