Misurazione nel marketing: i KPI a cui si affidano i marketer
La misurazione è uno degli aspetti cardine di ogni strategia di marketing che si rispetti, soprattutto quando si parla di pubblicità.
Nell’era digitale in cui viviamo, infatti, il marketing è diventato un campo estremamente competitivo e in continua evoluzione. Per avere successo in questo ambiente, i marketer si affidano sempre di più ai KPI per guidare le loro strategie e prendere decisioni importanti.
La misurazione nel marketing non è più semplicemente un’opzione, ma è diventata una pratica essenziale per valutare l’efficacia delle campagne, comprendere il comportamento dei consumatori e ottimizzare il ritorno sugli investimenti (ROI).
Se ti interessa questo argomento, non perderti questo articolo, in cui parleremo di quanto sia determinante la misurazione per i marketer e come essa influenzi le loro strategie.
L’Importanza della Misurazione nel Marketing
Quali sono gli step di un processo di misurazione?
Per valutare l’efficacia delle strategie attuate e comprendere l’andamento di un’attività è necessario analizzare il proprio piano di marketing. I passi principali da compiere in questo processo sono 3, scopriamoli insieme.
Definire gli obiettivi
Il piano di marketing dev’essere basato sul raggiungimento di determinati obiettivi ben prestabiliti. Questo è importante non solo per comprendere gli aspetti su cui bisogna puntare l’intera strategia, ma anche per capire il pubblico di destinazione e i risultati che si vogliono ottenere.
Grazie agli obiettivi prefissati potrai scoprire se sei sulla giusta strada e se il piano di marketing stabilito è stato svolto in maniera corretta. Ovviamente, gli obiettivi da definire devono essere SMART, ovvero: specifici, misurabili, accessibili, realistici e temporali.
Una volta stabilito questo step, si può passare al secondo.
Misurazione dei risultati
Per misurare i risultati ottenuti bisogna necessariamente identificare quali sono gli aspetti da tenere in considerazione in relazione agli obiettivi da raggiungere. Esistono delle metriche da prendere in considerazione a seconda del campo specifico e che permettono di misurare i risultati ottenuti.
Analisi dei risultati
Dopo aver visualizzato i risultati delle metriche, bisognerà effettuare un’analisi attenta e minuziosa dei dati ottenuti. Grazie a queste informazioni si potrà ottenere un quadro chiaro di quella che è la situazione dell’azienda, in quanto è possibile analizzare moltissimi dati come, ad esempio: il numero delle vendite, il comportamento degli utenti sul sito, il numero di persone che abbandonano il carrello e tanti altri fattori che determinano il successo o meno della strategia attuata.
Con questo step si chiude il processo di misurazione, grazie al quale si potrà intervenire per migliorare i risultati ottenuti, modificare la strategia o cambiare gli obiettivi da raggiungere.
Quali sono i KPI più importanti?
A seconda del tipo di obiettivo che si vuole raggiungere per il proprio business, possono essere presi in considerazione diversi tipi di Key Performance Indicator.
Questi indicatori, infatti, possono variare a seconda della tipologia di business in cui si opera e degli obiettivi da raggiungere. I KPI devono essere monitorati costantemente e per farlo, basta servirsi di alcuni tool o piattaforme, che sono in grado di fornire una panoramica completa del nostro sito e delle metriche riguardanti i risultati delle nostre strategie.
Di seguito una lista di quelli fondamentali da monitorare per le tue strategie di marketing, scoprili tutti!
- Tasso di conversione: chiamato anche Conversion Rate, questo KPI è molto importante per conoscere e valutare il rendimento di un sito web. Nello specifico si tratta del rapporto percentuale tra il numero dei visitatori della pagina e il numero di conversioni.
- Return of Investment: più comunemente conosciuto come ROI questo indicatore fa riferimento al guadagno che si ottiene con una determinata attività, ad esempio, una campagna pubblicitaria.
- CPL: il cost per lead, invece, serve a sapere quanto denaro ha investito un’azienda per acquisire i suoi contatti. Questo KPI è molto importante per capire se la strategia per attirare nuovi potenziali clienti funziona o meno.
- CTR: il Click Throught Rate è dato dal rapporto tra click e impression. In poche parole, indica la percentuale di persone che clicca sul nostro annuncio dopo averlo visionato.
- Customer Lifetime Value: il CLV indica il valore complessivo che un cliente è in grado di produrre per un’azienda nell’intero periodo in cui è in relazione con essa.
Come si tracciano i KPI?
Tracciare i KPI in una strategia di marketing è essenziale per valutare se le tattiche attuate stanno portando ai risultati prefissati in precedenza.
Per tracciare i KPI, è necessario raccogliere i dati di riferimento. Questi, possono provenire da diverse fonti, come strumenti di analisi web, piattaforme di social media, software CRM (Customer Relationship Management) e così via.
Anche gli strumenti di analisi sono essenziali per monitorare i KPI nel marketing. Google Analytics è uno strumento comune per tracciare il traffico sul sito web, le conversioni e altre metriche. Mentre per il monitoraggio dei social media, ci sono piattaforme come Hootsuite, YouTube Analytics, Business Suite e Sprout Social.
Ma non ci si ferma solo alla lettura dei dati, per avere un quadro chiaro della situazione è utile creare report regolari che mostrino i risultati dei KPI, in modo da monitorare il progresso e capire quali decisioni prendere. I report dovrebbero essere chiari e facili da comprendere, includendo grafici e dati pertinenti.
I KPI possono aiutarti a capire quali strategie stanno funzionando meglio e quali potrebbero aver bisogno di eventuali modifiche.