Memento Audere Semper: da semplice motto a stile di vita
“Memento Audere Semper“, quante volte hai sentito questa frase? Nelle competizioni sportive, prima di una sfida importante o persino tatuato sulla pelle, questo motto si trova ovunque ed è parte del nostro linguaggio da moltissimi anni, ma sai cosa vuol dire e chi l’ha inventato?
Se vuoi scoprire le origini di questa locuzione e chi l’ha pronunciata per la prima volta, non ti resta che leggere questo articolo!
Cosa vuol dire in latino Memento Audere Semper?
“Memento Audere Semper” è una locuzione in lingua latina che si collega all’epoca del fascismo e coniata dal poeta e scrittore Gabriele D’Annunzio, che tradotta significa “Ricorda di osare sempre“.
Questo motto è stato coniato dal poeta sulla base di una personale interpretazione della sigla MAS, che stava in realtà per “motus animas spes”, ossia “la speranza anima il movimento”, presente sui motoscafi armati per la caccia ai sommergibili.
L’espressione è formata da due verbi: memento (ricorda tu) declinato alla seconda persona singolare dell’imperativo presente, audere (osare) che corrisponde all’infinito presente del medesimo verbo; e da una terza parola (semper) che è invece un avverbio e vuol dire, ovviamente, sempre.
Il motto è spesso accostato ad un’altra famosissima frase latina, Audaces fortuna iuvat, la cui traduzione è: la fortuna aiuta gli audaci.
Un po’ di storia sulle origini del motto
Questa frase è riportata sull’edificio del Vittoriale degli italiani a Gardone Riviera, un comune della provincia di Brescia che ospita un esemplare di MAS, un’imbarcazione bellica in latino encomiastico ovvero che ha lo scopo di lodare ed elogiare.
Lo stesso D’Annunzio aveva partecipato al battesimo di fuoco di questo strumento da guerra, prendendo parte a quella che passò alla storia come la “Beffa di Buccari” che avvenne tra il 10 e l’11 febbraio 1918.
Con tale frase il poeta voleva rendere omaggio proprio allo strumento militare denominato “Motoscafo armato silurante”, acronimo di MAS, utilizzato durante la Prima Guerra Mondiale e successivamente nel secondo conflitto.
Il motto Memento Audere Semper fu poi riutilizzato dal movimento fascista rimanendo poi in voga negli ambienti di estrema destra.
È una frase che ha un carattere militaresco e che diventò grido di battaglia militare dell’audace impresa che lo rese famoso.
Ma cosa successe durante la famosa Beffa di Buccari? Perché il poeta creò questo motto?
La Beffa di Buccari in breve
Tutto iniziò quando gli italiani riuscirono a fare un’incursione militare armata ai danni della marina austro-ungarica nella Baia di Buccari. Mesi prima era avvenuta la disfatta di Caporetto nella quale il morale degli italiani era stato abbattuto in maniera decisionale, ma grazie ad un’azione militare nel dicembre 1917 si arrivò ad una nuova vittoria con i MAS 9 e 13.
Dopo quell’occasione, si riteneva che una nuova impresa militare potesse essere utile per risollevare l’animo e lo spirito del popolo italiano, per questo nacque l’esigenza di un motto che potesse essere all’altezza dell’impresa.
Fu in questa occasione che D’Annunzio si “accanì” nel cercare una frase d’effetto poiché poteva rappresentare la sua unica possibilità di aiutare gli altri militanti ad avere un valido motivo per lottare e per morire.
Alcuni sostengono che fu proprio il motto D’Annunziano “Memento Audere Semper” a regalare tale vittoria.
Purtroppo, gli esiti dell’impresa non furono particolarmente positivi perché la flotta nemica non subì gravi danni, però l’animo degli italiani era rinsavito per il solo fatto di essere riusciti a penetrare le difese nemiche, mettendo allo scoperto le debolezze di quest’ultime.
Gli italiani riuscirono a lasciare nella baia tre bottiglie con i colori nazionali. All’interno di esse vi era contenuto un messaggio dello stesso poeta. Questo servì ad influenzare negativamente il morale delle truppe austriache e nel frattempo gli italiani si rinfrancarono dall’operazione suscitando così un incredibile effetto anche sulle truppe impiegate nel Piave.
Memento Audere Semper oggi
Questa celebre frase di D’Annunzio viene pronunciata ancora oggi in svariate occasioni della propria vita. Memento Audere Semper rappresenta una frase di grande forza e che acquista un diverso significato a seconda dell’occasione in cui viene utilizzata.
Il motto coniato dal poeta è una di quelle espressioni utilizzate durante le competizioni sportive. Il suo significato, infatti, evoca ad un vero e proprio grido di esortazione, gettonatissimo e mai fuori moda.
Il Memento Audere Semper tatuaggio, ad esempio è molto apprezzato da donne e uomini che amano tatuarselo come segno distintivo e motto che aiuta a superare anche gli ostacoli più difficili che la vita riserva.
La frase motivazionale ideata durante il primo conflitto mondiale dona a chi la pronuncia una sensazione di benessere e allo stesso tempo una spinta di coraggio a compiere quel determinato atto che può incutere timore e preoccupazioni.
Altri motti celebri Dannunziani
- Semper adamas (sempre invincibile): coniato per la prima squadriglia navale.
- Osare l’inosabile: motto dei marinai d’Italia
- Et ventis adversis (anche con i venti contrari)
- Non piegare di un’ugna: appello utilizzato per risollevare il morale dei soldati dopo la disfatta di Caporetto.
- Iterum rudit leo (di nuovo rugge il leone): questo motto indicava il leone di San Marco dipinto sui fianchi degli aerei dove grazie ad una vittoria D’Annunzio ottenne la promozione al grado di Maggiore.
- Tramite recto (per la diritta via): un’altra locuzione in lingua latina utilizzata per la squadriglia navale di cui il poeta aveva il comando.
- Ardisco non ordisco (oso e non faccio congiure): motto utilizzato contro gli orditori.