Link Building: cos'è e come farla senza subire penalizzazioni
Per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca si utilizzano definite e precise azioni, racchiuse sotto il nome di SEO. Creare una strategia ad hoc per implementare il proprio business, che sia un’azienda, un sito o una testata giornalistica, riveste un’importanza fondamentale. Varie sono le tecniche per ottimizzare in modo efficace i contenuti: fare link building è una di queste.
Per dare un esito auspicabile alle parole cercate, e mostrarle così in ordine agli utenti nei risultati di ricerca, Google è guidato da un algoritmo. L’utilizzo della strategia di marketing chiamata “Link Building”, divenuta di estrema importanza per un buon funzionamento del SEO, ha come scopo portare quest’algoritmo a mostrare tra i primi risultati la propria pagina.
In breve, se molti siti rimandano al mio, la visibilità e referenza del mio prodotto aumenta. Bisogna però fare attenzione: non conta solo la quantità ma, anche e soprattutto, la qualità! Se i propri contenuti vengono linkati da pagine con una bad reputation perdono di valore.
Ma quindi, che fare? Analizziamo il concetto più a fondo.
Come sviluppare al meglio una strategia di link building
Se link building letteralmente si traduce con “creare collegamenti”, anche in pratica il significato rimane il medesimo. Senza link sarebbe impossibile trovare una specifica risorsa e poi, di conseguenza ai propri interessi, contenuti simili.
La link building è una strategia SEO basata sull’ incremento dei link verso il proprio sito da siti esterni per creare ranking, ovvero far si che i motori di ricerca posizionino il mio sito tra i primi risultati. Tramite la link building trasferiamo valore da un sito all’altro con i cosiddetti backlink, inbound link o incoming link.
Grazie a questi backlink, Google comprende che il contenuto da noi creato, in quanto letto e condiviso da molti utenti, è valido e degno di comparire il più in alto possibile.
Per fare link building in modo ottimale bisogna cercare di ottenere il risultato in modo naturale e con coerenza. Più gli incoming link che reindirizzano alla mia pagina sono autorevoli più il posizionamento sarà alto sui motori di ricerca.
Infatti, l’autorevolezza dei link non è tutta uguale: se ottengo un backlink da un sito o una pagina seguita da poche persone, il valore non potrebbe far altro se non screditare il mio sito. Se il backlink proviene invece, ad esempio, da Wikipedia, il valore si innalza.
Questa strategia consente quindi di ampliare il traffico ed incrementare l’autorevolezza dei propri contenuti ottimizzando il sito web. La qualità della nostra pagina aumenta all’aumentare dei link verso il nostro sito. Avremo così l’attenzione di Google, che ci posizionerà in alto nelle ricerche organiche in quanto ci riterrà un punto di riferimento, in quanto siamo stati citati in altri siti autorevoli.
Cosa non fare nella costruzione di una strategia di link building
Acquistare incoming link, ovvero pagare perché il nostro sito compaia in altri, nel 2022 è diventata una pratica estremamente rischiosa e poco consigliabile. Pur non essendo una modalità scomparsa è, nel caso di probabile esito negativo, pericolosa per la propria reputazione.
Gli algoritmi Google sono in continuo aggiornamento ed evoluzione contro le frodi. Oltre a tenere in considerazione la quantità delle pagine a cui i siti sono collegati, hanno intensificato l’attività di valutazione della qualità delle stesse proprio per scongiurare disonestà. Comprare link è una strategia obsoleta che tenderà a scomparire con il tempo.
I motori di ricerca sono ad un livello cosi avanzato da poter scoprire con rapidità, e poi penalizzare, siti con backlink in alto numero provenienti da pagine ritenute non di qualità, rivelando la loro reale natura, di mero acquisto. Se i nostri contenuti vengono linkati in siti web con cattiva reputazione, il rischio è l’oscuramento totale del sito da parte del motore di ricerca.
Cos’ è la tecnica del Guest Post e se è legale
Parliamo di Guest Post quando un sito cliente retribuisce un altro sito affinchè crei un link al suo articolo. Ma in questo caso si subiscono penalizzazioni? E, nel caso di risposta affermativa, chi viene danneggiato: io o l’azienda in questione?
Le penalità nascono nel caso in cui gli algoritmi rilevino comportamenti falsificatori da parte della Search Engine Results Page (SERP) ovvero la pagina dei risultati del motore di ricerca.
In altre parole, se Google individua un cambiamento di quello che sarebbe un corretto, e non corrotto, risultato della SERP allora si. L’azienda cliente subirà penalizzazioni e verranno eliminati i benefici precedentemente ottenuti con il link building. Il proprio sito invece, a meno che la URL a cui è collegato abbia un livello basso di authority non avrà conseguenze.
Qualche suggerimento pratico
La link building è senza dubbio un mezzo estremamente efficiente se l’obiettivo è raggiungere un aumento di referenza. Attenzione però a creare una strategia adeguata! Provare a ingannare l’algoritmo e i motori di ricerca non è un comportamento vincente, nè a lungo né a breve termine.
Analizziamo alcuni suggerimenti adeguati per costruire una link building ottimale.
Grazie a Google stesso abbiamo delle indicazioni da seguire: la tattica migliore è la “link earning” cioè l’innalzamento del numero di link ai contenuti che creiamo per il nostro sito semplicemente… tramite la qualità!
Redigere articoli pertinenti, coerenti ed originali, che siano adeguati alle keywords utilizzate per indicizzare la pagina e agli argomenti per cui vogliamo porci come competitor. Questa è la strategia più semplice e allo stesso tempo più efficace per costruire una buona reputazione ed essere citati da altri siti web che trattano i nostri medesimi topic. Costanza ed impegno nel lungo periodo danno i loro risultati.
Un’altro consiglio più pratico da seguire è quello di promuovere i propri articoli su siti, giornali, testate, pagine web, social network etc affinchè vengano ricondivisi. Cercare di rendere virale un post è un modo eccellente per far conoscere i propri contenuti e far si che si generino backlink in modo naturale, proprio come piace a Google.
La qualità non è mai un errore.