STEM, ovvero Science, Technology, Engineering and Mathematics
Se ne sente parlare sempre più spesso, da qualche anno a questa parte, e la dicitura STEM trova spazio, al giorno d’oggi, anche nelle pagine di quotidiani e notiziari. Questa sigla, che viene utilizzata per indicare Science, Technology, Engineering and Mathematics, fa riferimento appunto ai quattro rispettivi ambienti, accademici così come lavorativi. Si tratta di una sorta di macro area dove vengono collocate tutte quelle materie e aree di ricerca che si occupano di studiare le scienze (della vita, naturali, e altre), trovare nuove soluzioni a problemi di ogni tipo, innovare il mondo della tecnologia grazie allo sviluppo di nuove tecniche, nuovi apparati, nuovi concetti. Insomma, la sigla STEM racchiude in sé tutte quelle realtà che siamo stati abituati ad associare al progresso scientifico – tecnologico e all’innovazione, sotto molteplici punti di vista.
Lauree scientifiche e mondo universitario: quali sono i corsi di laurea che vi appartengono
Già grazie alla breve introduzione di cui sopra, molti lettori si saranno fatti un’idea di quali corsi di laurea nello specifico appartengano alla categoria STEM. Per chiarire ulteriori dubbi, riportiamo quali sono effettivamente le classi di laurea riconosciute come appartenenti alle STEM dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca):
- tutte le classi di laurea dei gruppi architettura e ingegneria ad eccezione delle classi di laurea di primo livello in disegno industriale e di secondo livello in design;
- le classi di laurea del gruppo chimico-farmaceutico, ad eccezione delle lauree magistrali a ciclo unico in farmacia e farmacia industriale;
- le sole classi di laurea di primo livello in statistica e di secondo livello in scienze statistiche attuariali e finanziarie e scienze statistiche all’interno del gruppo economico-statistico;
- le classi di laurea del gruppo geo-biologico, ad eccezione della classe di secondo livello in biotecnologie agrarie;
- le classi di laurea del gruppo scientifico ad eccezione di Metodologie informatiche per le discipline umanistiche (secondo livello);
- la classe di laurea di secondo livello in nutrizione umana del gruppo medico;
- la classe di laurea di secondo livello in tecniche e metodi per la società;
- le classi di laurea di primo livello in diagnostica per la conservazione dei beni culturali e di secondo livello in conservazione dei beni architettonici e ambientali, scienze per la conservazione dei beni culturali e conservazione e restauro dei beni culturali (ciclo unico) del gruppo letterario.
(Fonte: MIUR)
Gli sbocchi occupazionali delle lauree STEM in generale
Lauree in discipline scientifiche e tasso di occupazione: i dati AlmaLaurea
Le statistiche riguardanti il numero di laureati occupati, in seguito al completamento di un corso di laurea STEM, parlano chiaro: si tratta di alcuni degli ambiti di studio con prospettive lavorative tra le più rosee, per chi li sceglie. Secondo quanto riportato da AlmaLaurea (organismo che si occupa, da anni a questa parte, di svolgere indagini periodiche riguardo vari aspetti del settore universitario italiano), ben il 90% dei laureati in materie STEM è occupato, ai cinque anni dal conseguimento del titolo di studio. Si tratta di un grande scarto verso l’alto rispetto alla media di tutti i corsi di laurea, in Italia, che raggiunge invece l’85%. All’interno dell’ambito STEM, le classi di laurea con maggiore tasso di occupazione sono quelle in ingegneria, la cui percentuale di laureati che lavorano arriva quasi al 94%.
Compenso economico dopo una laurea STEM
Anche i dati relativi agli stipendi medi dei laureati in materie legate alle scienze, tecnologie ed ingegneria parlano chiaro: con una retribuzione media mensile di ben 1642,00 Euro, i laureati in STEM superano la media nazionale di quasi 200 Euro. Questo dato non sorprende, soprattutto alla luce del fatto che i settori legati alla tecnologia, insieme a quelli che fanno riferimento all’economia e alla finanza, sono alcuni tra i più redditizi in generale. Un ulteriore fattore da tenere in conto se si decide di imboccare questa strada.
Speriamo come al solito di aver fornito informazioni utili per chiunque stia pensando di intraprendere una carriera universitaria nelle STEM, o in generale per chiunque fosse interessato a saperne di più rispetto all’evoluzione di questi corsi di laurea e del mondo del lavoro ad essi collegato. Sei uno studente o un laureato in un corso STEM e vorresti condividere la tua esperienza? Scrivici nei commenti!