Ipocrisia: come riconoscerla e regolarsi di conseguenza
L’ipocrisia è la malattia sociale del secolo. Per conservare un buon equilibrio mentale è necessario starne alla larga. Conoscere dunque i meccanismi messi in atto dall’ipocrita in vari campi: lavoro, amicizia e amore.
Proviamo ad approfondire insieme questo tema delicato.
Origini del termine ed accenni filosofici
- Kierkegaard sostiene che “L’ipocrita si sforza in continuazione di sembrare buono pur essendo cattivo”;
- Seneca evidenzia un’altra facciata dell’ipocrita, l’adulazione. Questa viene spesso utilizzata nei confronti di un superiore per ottenere dei benefici in termini di carriera. “Quanto è simile l’adulazione all’amicizia! Non solo la imita, ma la vince e la supera; trova orecchie ben disposte e pronte a recepirla, e scende nel più profondo dell’anima, resa gradita proprio da ciò che reca danno”;
- Platone ritiene l’ipocrita un soggetto che si illude di essere un vincente perché sa manipolare il mondo nel modo migliore per sé stesso. In realtà, spesso si rivela un individuo insicuro, che mira a realizzare scopi che sono fuori dalla sua portata. “È odioso al pari delle porte dell’Ade chi nasconde un pensiero nell’animo e ne dice un altro”;
- Nietzsche afferma infine:“Chi si pone pubblicamente mete troppo alte e successivamente capisce in segreto di essere troppo debole, di solito non ha anche abbastanza forza per ritrattare pubblicamente quelle mete e diventa allora inevitabilmente ipocrita” .
Che cos’è l’ipocrisia
- il possesso di un bene;
- l’ottenimento di una posizione;
- la conquista della benevolenza.
- rendersi gradito ed accettato;
- prevalere e ottenere vantaggi personali;
- imporre ciò che desidera.
Ipocrisia in amore, amicizia e lavoro
Anche in ambito sentimentale esiste l’ipocrisia. L’ipocrita in amore è una persona che, per opportunismo, si presenta come sensibile e comprensivo mentre è per natura l’opposto. A volte ricopre il ruolo del consolatore al solo scopo di approfittare della situazione di debolezza. Nell’ipocrisia in amore c’è una forte parte di narcisismo: si vuole piacere ed avere senza dare.
Anche l’amicizia non è esente dal rischio. Spesso capita di credere nell’amicizia di persone false che ci sono invece vicine solo per interesse. Il loro atteggiamento ipocrita si riconosce perchè non c’è mai reciprocità.
L’ipocrisia sul lavoro è infine la più diffusa. Ne possiamo distinguere diverse tipologie:
- chi finge ammirazione per sgravarsi da compiti;
- coloro i quali fingendo solidarietà scredita per guadagnare gradimento presso i capi. L’ansia raggiungere posizioni di potere fa inoltre assumere all’ipocrita la maschera dell’osservatore neutrale ma competente. Ovvero colui che dà sempre l’appoggio alla persona con più potere o a quella che può assicurargli il trattamento miglior;.
- il paciere: si rende simpatico e benvoluto da ambedue e conquistarsi una posizione di intelligente intermediario;
- ipocriti di ruolo: persone con un elevato potere decisionale. Magnificando il valore dei collaboratori, li spronano verso obiettivi improbabili che richiedono sforzi immani. Si dichiarano disponibili e aperti a discutere con ognuno riconoscimenti e ricompense, senza che questo poi avvenga. La loro maschera è funzionale solo a raggiungere posizioni più gratificanti economicamente o di maggior potere e peso aziendali.
Come smascherare un atteggiamento nocivo
I danni che produce l’ipocrisia sono ingenti e, a livello sociale, rende il cittadino diffidente e meno pronto a rispondere ai suoi obblighi sociali e civili.Se si vuole smascherare un ipocrita è necessario osservare il linguaggio del corpo. Non mente mai! L’ipocrita tende infatti a:
- nascondere le mani nelle tasche;
- sorridere senza coinvolgere tutti i muscoli facciali;
- guardare raramente negli occhi l’interlocutore;
- non apparire rilassato;
- utilizzare movimenti spesso affrettati o goffi.
Se in difficoltà, attira l’attenzione su aspetti secondari come l’abbigliamento o il tempo, cerca terreni neutri di discorso, per evitare a tutti i costi di esporsi.
L’ autenticità è sempre un vantaggio! É possibile essere sé stessi, lottare per raggiungere i propri obiettivi anche senza sotterfugi mentali e non sottoporre la nostra personalità ad alcuna maschera. L’ipocrisia è uno stressante sotterfugio infantile per procurarsi accettazione e possesso che, a lungo termine, non ripaga mai.