Invidia: come evitare che rovini la tua vita
L’invidia è uno stato d’animo che ha toccato nel profondo tutti noi almeno una volta nell’arco della vita. Alcuni nutrendola, altri subendo questo sentimento maligno. A volte l’invidia non è dedicata solo ad una persona in particolare ma diffusa verso tutti quelli a cui le cose vanno particolarmente bene. Che sia in ambito lavorativo, affettivo e così via.
Quali sono i sintomi dell’invidia? Come si esprimono? Proviamo ad individuarne gli aspetti salienti e capire insieme come evitare che ci rovini la vita.
Origine e significato della parola
Che cos’è l’invidia
- confronto;
- impressione devastante di inferiorità ed impotenza;
- reazione aggressiva.
La psicologia dell’individuo
L’invidia è un’emozione sgradevole che viene ammessa a fatica e che genera imbarazzo. È sempre fonte di frustrazione: chi ne soffre trascorre le giornate a pensare a ciò che gli altri hanno e lui non può avere. Il successo altrui gli provoca rabbia e rancore; l’insoddisfazione perenne è il sentimento che infesta la sua mente.
L’invidioso ha scarso interesse per i propri obiettivi preferendo analizzare solo quelli degli altri. In questo modo i traguardi personali non hanno mai un valore intrinseco ma si confrontano con quelli altrui.
La verità è che dietro questo livore si nasconde un individuo con bassa autostima. Quando si è in preda a questo sentimento vediamo noi stessi come vittime di un’ingiustizia. Nel meccanismo che porta alla nascita di questo sentimento, l’altra persona con cui viene stabilito un paragone è il vincitore. L’altro funziona come uno specchio e ci mostra, non in modo intenzionale, la nostra inferiorità.
Invidia vs emozioni
L’invidia è un’insieme di emozioni che comprendono rabbia, rancore, astio, ostilità. Nasce nell’individuo nel vedere qualcuno felice e soddisfatto di aver ottenuto dalla vita ciò che desiderava. Guardando l’altra persona stabiliamo un confronto che ci rimprovera per ciò che non abbiamo e ciò che non siamo. Ricorriamo dunque alla squalifica ed all’annientamento di ciò che in realtà riteniamo carico di pregio tramite:
- calunnia;
- pettegolezzo;
- critica gratuita.
Queste strategie possono aiutarci a tenere l’invidia lontana dalla nostra consapevolezza, svalutando ciò che non riusciamo ad ottenere. Del resto, se una cosa non ha valore, non c’è motivo per provare invidia verso chi invece può goderne.
L’invidioso trova la vista dell’altra persona intollerabile e dolorosa. L’altra persona sottolinea, con il suo stesso esistere, quanto le siamo inferiori. Non permette di avere una buona immagine di sé stessi né di riconoscere e apprezzare le qualità individuali. Davanti all’altro siamo uno zero: la nostra identità e la nostra autostima vacillano.
Come difendersi dall’invidia
L’invidia può spingerci a cercare di distruggere chi involontariamente mette a nudo la nostra nullità e la nostra impotenza. Questo sentimento è fastidioso ed inquietante sia per chi lo nutre che per chi lo subisce.
Soluzioni utili per superare l’invidia sono:
- provare a realizzare i propri sogni;
- non pensare ai risultati altrui;
- assumersi le proprie responsabilità.
Responsabilità significa letteralmente la capacità di dare risposta. L’invidioso affibbia la responsabilità della propria situazione sempre agli altri, agli eventi e alla sfortuna. Per superare l’invidia bisogna invece assumersi in toto la responsabilità dei risultati che si ottengono. Solo in questo modo si può avere il controllo sulla propria vita. Smettere quindi di preoccuparsi di ciò che stanno ottenendo gli altri, focalizzando le proprie forze su ciò che vogliamo ottenere noi. Così saremo davvero liberi di realizzarci completamente.
Adesso scegli: puoi continuare a piangerti addosso, arrabbiarti con il mondo e invidiare gli altri. O focalizzarti su ciò che puoi controllare, prendendo finalmente consapevolezza che sei tu l’unico artefice della tua vita.