Internship: cos’è, tipologie e perché è determinante per gli studenti
L’ internship è una delle esperienze formative migliori a cui uno studente possa prendere parte.
Questa pratica rappresenta uno dei primi step verso il mondo del lavoro e apporta ai tirocinanti un sacco di benefici sia a livello professionale che personale. Ma esattamente cos’è un internship?
Scopriamo subito in questo articolo!
Internship: significato
Un internship è un accordo nel quale gli studenti o i neolaureati, prestano alle aziende le loro capacità e i loro talenti in cambio di un’opportunità, come per esempio:
- sviluppare alcune competenze nell’ambito di tuo interesse;
- conoscere nuovi settori;
- agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro.
In Italia, con il termine “internship” si intende lo stage con cui una persona appena laureata o che si sta per laureare, lavora per un certo periodo di tempo per un’azienda che opera nel suo campo di studio, dove ha l’opportunità di mettere in pratica tutto ciò che ha studiato applicandolo nel mondo reale e sviluppando così nuove relazioni e conoscenze utili per il futuro.
L’azienda una volta iniziato lo stage ha il compito di fornire un tutor universitario e assistenza presso gli uffici dell’Ateneo di appartenenza.
L’internship rappresenta una risorsa importante per il curriculum vitae di ogni tirocinante ed è indice di intraprendenza e ambizione. Ma attenzione! Non bisogna pensare al tirocinio come un rapporto di lavoro subordinato, bensì come ad un periodo di formazione sul campo che permette al tirocinante di acquisire nel migliore dei modi le competenze pratiche e professionali che integrano gli studi universitari per poi inserirsi gradualmente nel mondo del lavoro.
Di certo aver trascorso del tempo come stagista in un’azienda, darà sicuramente un grande vantaggio in occasione di una selezione interna, in quanto l’internship fornisce esperienze ed esempi concreti che lo studente potrà sfruttare in un futuro colloquio con il potenziale datore di lavoro.
Quanto dura uno stage e quante tipologie esistono
Solitamente la durata prevista di questi tirocini può variare da un minimo di 2 mesi ad un massimo 6-12 mesi, a seconda dei casi specifici. Le ore di lavoro devono essere concordate con l’azienda che può decidere se far lavorare a tempo pieno o part-time.
L’internship per chi fosse interessato, si può prestare anche all’interno dell’Università, del dipartimento o dell’amministrazione stessa.
Quanti tipi di internship esistono?
In Italia sono riconosciuti due tipi di internship: gli stage curriculari e quelli extracurriculari, ma che differenze hanno?
I tirocini curriculari puntano ad arricchire il processo di formazione in aula attraverso la conoscenza di uno specifico ambiente di lavoro. Sono chiamati “curriculari” proprio perché rivolti a tutti coloro che stanno svolgendo un percorso di studi.
I tirocini extracurriculari sono invece risolvi a diplomati e neolaureati che hanno concluso il loro percorso di studi e possono richiedere di fare uno stage entro 12 mesi dal conseguimento del titolo. In questo caso vengono definiti “extracurriculari” proprio perché la formazione avviene al di fuori del piano di studi.
8 vantaggi dell’internship
- conoscere dall’interno una professione;
- capire e decidere se questo ambito lavorativo è la scelta giusta;
- avere l’opportunità di mettere in pratica le proprie attitudini e le proprie capacità di comunicazione attraverso un lavoro di squadra;
- lavorare con professionisti nell’area della carriera prescelta;
- acquisire tante nuove competenze e aggiungerle alle proprie conoscenze di base;
- stabilire un ponte tra scuola e lavoro;
- acquisire fiducia nelle proprie potenzialità;
- incontrare nuove persone e mettere in pratica le proprie abilità di networking.
Come funziona l’internship
- stagista/tirocinante;
- soggetto ospitante, ad esempio un ente pubblico, un’azienda, un’organizzazione no profit e così via;
- soggetto promotore, come l’università, la scuola superiore, un centro di formazione o l’agenzia per l’impiego.