Internazionalizzazione università: l’Italia non compare tra i primi 10
Da qualche giorno, rielaborando i dati del World University Rankings 2020, il Times Higher Education ha pubblicato una classifica relativa alle università mondiali più “internazionali”. Si tratta di una classifica, che valutando diversi aspetti, va a decretare quali siano gli atenei con criteri di internazionalizzazione più elevata, nel mondo. Tra le prime dieci posizioni, però, purtroppo l’Italia non compare, dimostrando di non essere ancora così tanto all’avanguardia riguardo l’internazionalizzazione. Il nostro Paese è presente al 100imo posto, quindi molto in basso rispetto alle realtà orientali, che occupano buona parte dei primi posti.
In base a cosa è stata realizzata la classifica?
La classifica relativa all’internazionalizzazione delle università mondiali, redatta dal Times Higher Education altro non è che il risultato di un’attenta analisi effettuata basandosi su determinati criteri particolari, come ad esempio:
- presenza di studenti internazionali
- docenti originari di un’altra nazione
- reputazine che ogni ateneo ha nel mondo, rispetto ad altri atenei
- ricerca e collaborazione con atenei di altri Paesi.
Questi ed altri sono i punti fondamentali sui quali ci si è soffermati per poter realizzare una classifica il più corente possibile. In un mondo globalizzato, è di fondamentale importanza, infatti, che si riesca a cooperare anche tra facoltà appartenenti a diverse nazioni, proprio per unificare i metodi di apprendimento, gli interessi e ampliare gli orizzonti.
Se l’Italia non c’è, di chi sono i primi dieci posti in classifica?
Come detto in precedenza, il nostro Bel Paese non compare nelle prime dieci posizioni che sono occupate in gran misura da atenei orientali. Ma andiamo a vedere nello specifico la classifica, elencandola in maniera completa:
- 1- City University of Hong Kong
- 2- University of Hong Kong
- 3- École Polytechnique Fédérale de Lausanne a pari merito con l’ETH Zurich
- 4- Chinese University of Hong Kong
- 5-Imperial College London
- 6-National University of Singapore a pari merito con l’University of Oxford
- 7-University of Cambridge
- 8-Nanyang Technological University, Singapore
- 9-King’s College London
- 10-UCL (Regno Unito)
Per quanto riguarda l’Italia, le cose sono comunque un po’ migliorate rispetto agli anni precedenti, in quanto si è passati, ad esempio, da un 123imo posto dell‘Alma Mater di Bologna, al 100imo. Poche posizioni, certo, ma che comunque stanno a dimostrare quanto l’Italia si stia impegnando per migliorare in maniera considerevoli le lacune che la portano ad essere in una posizione di internazionalizzazione ancora troppo bassa. Un miglioramento, quindi, che lascia ben sperare.