Illuminismo: 5 cose da sapere su questo periodo storico
L’illuminismo è un movimento culturale e politico che si diffonde in Europa nel corso del Settecento. La sua importanza fu tale da cambiare radicalmente il corso della storia, dando vita ad un modo tutto nuovo di considerare sia il mondo che l’essere umano. Conoscere l’illuminismo, pertanto, è fondamentale per poter comprendere a fondo le dinamiche dell’epoca, nonché dei secoli successivi: ecco, dunque, cinque cose interessanti che ti aiuteranno ad entrare nel suo « spirito»!
Cos’è l’illuminismo?
L’illuminismo è una corrente di pensiero, nata nella Francia del XVIII secolo, che mira a rompere con un passato basato, invece, su un profondo oscurantismo.
Ignoranza, superstizione, dogmatismo: sono gli aspetti verso cui si scagliano i letterati e gli studiosi di quel tempo. Non è un caso che il termine illuminismo faccia riferimento a quell’età dei lumi, il cui intento è quello di rischiarare le menti dalle vecchie credenze, adottando la ragione umana come strumento di conoscenza.
Personaggi come Voltaire, Montesquieu, Rousseau, Diderot e tanti altri, dunque, sono considerati come i fautori di una vera e propria rivoluzione culturale.
#1 I risvolti sulla politica del tempo
La cultura tipica dell’illuminismo si riflette enormemente sulla politica del tempo, causando una rottura rispetto all’assolutismo monarchico dei secoli scorsi.
Per i nuovi intellettuali del Settecento, invece, è importante che i sovrani siano guidati dalla ragione e dai valori dell’uguaglianza, della tolleranza e della libertà.
#2 Non solo personaggi maschili
Il carattere rivoluzionario dell’illuminismo si ravvisa nel fatto – impensabile per la società dell’epoca – che, tra i personaggi che presero parte al movimento, vi siano anche figure femminili. Alle riunioni dei celebri «salotti» settecenteschi, infatti, potevano prendere parte donne dalla vasta cultura e, spesso, dal grande fascino.
#3 L’intellettuale come pedagogo
Per la prima volta, l’intellettuale non è soltanto colui che possiede un ampio bagaglio di conoscenze, ma una persona che ha il compito di diffondere razionalità e cultura tra i cittadini, assumendo la funzione pubblica del «pedagogo».
#4 Natura e società
Se, da un lato, l’illuminismo fu un periodo caratterizzato da una profonda fiducia verso il progresso dell’uomo, dall’altro, fu dato ampio spazio alla figura del «buon selvaggio». Il ritorno alla natura, secondo pensatori come Rousseau e Diderot, è fondamentale per liberare l’uomo dai mali della società a loro contemporanea.
#5 La definizione kantiana
La definizione più celebre sull’illuminismo ce la offre il filosofo tedesco Immanuel Kant che, nel suo saggio Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?, scrive:
«L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d’intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell’Illuminismo».