Illuminismo: cose da sapere su questo periodo storico
L’illuminismo è un movimento culturale e politico che si diffonde in Europa nel corso del Settecento. La sua importanza fu tale da cambiare radicalmente il corso della storia, dando vita ad un modo tutto nuovo di considerare sia il mondo che l’essere umano.
Conoscere l’illuminismo, pertanto, è fondamentale per poter comprendere a fondo le dinamiche dell’epoca, nonché dei secoli successivi: ecco, dunque, cinque cose interessanti che ti aiuteranno ad entrare nel suo “spirito”!
Illuminismo: definizione
L’illuminismo è una corrente di pensiero, nata nella Francia del XVIII secolo, che mira a rompere con un passato basato, invece, su un profondo oscurantismo.
Ignoranza, superstizione, dogmatismo: sono gli aspetti verso cui si scagliano i letterati e gli studiosi di quel tempo. Non è un caso che il termine illuminismo faccia riferimento a quell’età dei lumi, il cui intento è quello di rischiarare le menti dalle vecchie credenze, adottando la ragione umana come strumento di conoscenza.
Personaggi come Voltaire, Montesquieu, Rousseau, Diderot e tanti altri, dunque, sono considerati come i fautori di una vera e propria rivoluzione culturale.
Anche l’Italia ha avuto un ruolo importante nel movimento illuminista, con figure che si impegnarono non solo nel campo della filosofia e delle scienze, ma anche nelle riforme politiche e sociali. Le città di Milano, Napoli e Firenze furono centri nevralgici, grazie all’attività di accademie, riviste e salotti culturali.
Principi fondamentali dell’Illuminismo
L’Illuminismo, noto anche come Età dei Lumi, è un movimento culturale e intellettuale che si sviluppò nel XVIII secolo, soprattutto in Europa, con l’obiettivo di promuovere la ragione, la scienza e il progresso come strumenti di emancipazione dell’uomo. I suoi principi fondamentali includono:
- Ragione: la ragione è vista come la principale guida per comprendere il mondo, superando superstizioni e credenze irrazionali.
- Libertà individuale: promozione della libertà di pensiero, parola e religione.
- Progresso: fiducia nel progresso umano attraverso la conoscenza scientifica e la riforma sociale.
- Eguaglianza: idee di giustizia e diritti universali per tutti gli individui, anche se spesso limitati nella pratica al genere maschile e alla classe sociale più elevata.
- Critica alle istituzioni tradizionali: inclusa la monarchia assoluta e la Chiesa, viste come ostacoli al progresso e alla libertà.
Idee fondamentali dell’Illuminismo
Questa corrente si fonda su alcune idee chiave che ne hanno segnato l’evoluzione.
- Empirismo e Razionalismo
L’Illuminismo integra l’importanza dell’esperienza empirica (come sostenuto da John Locke) con l’uso della ragione (come sostenuto da Cartesio e altri). - Diritti naturali
Gli uomini sono nati con diritti inalienabili come la libertà, la proprietà e la felicità (teorie espresse da Locke e riprese dai rivoluzionari francesi e americani). - Contratto sociale
L’idea che il potere del governo derivi dal consenso dei governati, espressa da filosofi come Rousseau. - Laicismo
Una visione del mondo che separa la religione dalla politica e dalla scienza, sottolineando la necessità di tolleranza religiosa. - Istruzione e divulgazione
La conoscenza deve essere accessibile a tutti per favorire il progresso sociale.
Protagonisti maschili dell’Illuminismo
Voltaire (François-Marie Arouet)
Celebre per i suoi scritti satirici e per la lotta a favore della tolleranza religiosa e della libertà di pensiero.
Jean-Jacques Rousseau
Famoso per il concetto di contratto sociale e per le sue idee sull’educazione e sulla natura umana.
Denis Diderot
Uno dei curatori dell’Enciclopedia, simbolo della diffusione del sapere illuminista.
John Locke
Filosofo inglese, padre del liberalismo e teorico dei diritti naturali.
Immanuel Kant
Filosofo tedesco, noto per il suo motto illuminista: Sapere aude! (Osa sapere!).
Barone di Montesquieu
Autore della teoria della separazione dei poteri, fondamentale per le moderne democrazie.
Protagonisti italiani dell’Illuminismo
Cesare Beccaria
Autore di Dei delitti e delle pene, uno dei testi fondamentali dell’Illuminismo, in cui proponeva riforme del sistema giudiziario, l’abolizione della tortura e della pena di morte.
Alessandro Volta
Scienziato e inventore della pila elettrica, simbolo dell’applicazione del metodo scientifico per il progresso umano.
Antonio Genovesi
Economista e filosofo, noto per aver fondato la prima cattedra di Economia in Europa e per i suoi scritti sull’educazione e il miglioramento delle condizioni sociali.
Pietro Verri
Intellettuale e riformatore, fondatore della rivista Il Caffè, un importante strumento di divulgazione delle idee illuministe in Italia.
Giuseppe Parini
Poeta e scrittore, celebre per Il Giorno, un’opera satirica che critica i costumi dell’aristocrazia e promuove valori illuministi come la ragione e la giustizia.
Protagoniste femminili dell’Illuminismo
Sebbene l’Illuminismo sia stato dominato da figure maschili, alcune donne hanno avuto un ruolo cruciale nel promuovere e diffondere le idee del tempo. Di seguito le figure più rilevanti.
Mary Wollstonecraft
Pioniera del femminismo moderno, autrice di A Vindication of the Rights of Woman, in cui sostiene l’uguaglianza tra uomini e donne nell’istruzione.
Madame de Staël
Scrittrice e intellettuale francese, influente nelle discussioni culturali e politiche dell’epoca.
Olympe de Gouges
Autrice della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, in cui estende alle donne i diritti proclamati durante la Rivoluzione Francese.
Émilie du Châtelet
Matematica e fisica francese, traduttrice e commentatrice di Newton, nonché compagna di Voltaire.
Sophie de Condorcet
Difensore dei diritti civili, in particolare per le donne, e collaboratrice del marito, il filosofo Nicolas de Condorcet.
Protagoniste italiane dell’Illuminismo
Maria Gaetana Agnesi
Matematica e filosofa, nota per i suoi contributi all’analisi matematica e per il suo impegno nell’educazione delle donne. Oltre alla sua fama matematica, sostenne un’educazione inclusiva e accessibile, diventando una figura di spicco del pensiero illuminista italiano.
Eleonora de Fonseca Pimentel
Poetessa e giornalista, protagonista della Rivoluzione Napoletana del 1799. Fondò e scrisse per il giornale Monitore Napoletano, in cui diffuse idee di libertà e uguaglianza.
Clotilde Tambroni
Linguista e filologa bolognese, una delle prime donne a ottenere una cattedra universitaria in Italia, contribuendo alla diffusione del sapere in ambito accademico.
L’opera più importante: l’Enciclopedia
L’opera più importante e rappresentativa per gli illuministi è l’Enciclopedia (Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers), curata da Denis Diderot e Jean-Baptiste le Rond d’Alembert.
Pubblicata tra il 1751 e il 1772, l’Enciclopedia è composta da 17 volumi monumentali ed è considerata il simbolo dell’Illuminismo perché racchiude e promuove i principali ideali del movimento: la diffusione del sapere, il progresso, il razionalismo e la critica delle istituzioni tradizionali.
Caratteristiche principali dell’Enciclopedia
- Obiettivo dell’opera: rendere il sapere accessibile a tutti e combattere l’ignoranza e le superstizioni, in linea con l’idea che la conoscenza porta alla libertà e al progresso.
- Contenuti dei volumi: include oltre 70.000 voci, trattando scienze, arti, mestieri, filosofia, politica, economia e religione.
- Collaboratori: riunì i più grandi pensatori illuministi, tra cui Voltaire, Rousseau, Montesquieu e Buffon.
- Novità: oltre a trattare temi teorici, l’Enciclopedia diede dignità anche ai mestieri pratici, descrivendo tecniche e processi artigianali con dettagliate illustrazioni.
- Critica sociale e religiosa: fu uno strumento di critica verso l’assolutismo monarchico e il potere della Chiesa, favorendo la diffusione di idee laiche e liberali.
L’Enciclopedia è stata una delle prime grandi opere collettive che miravano a diffondere la conoscenza in modo sistematico e razionale. I suoi contenuti ispirarono riforme politiche e sociali, influenzando direttamente eventi storici come la Rivoluzione Francese.
L’opera fu censurata e osteggiata dai governi e dalla Chiesa, che la ritenevano pericolosa per il suo messaggio critico e rivoluzionario.
5 cose da ricordare sull’Illuminismo
#1 I risvolti sulla politica del tempo
La cultura tipica dell’illuminismo si riflette enormemente sulla politica del tempo, causando una rottura rispetto all’assolutismo monarchico dei secoli scorsi.
Per i nuovi intellettuali del Settecento, invece, è importante che i sovrani siano guidati dalla ragione e dai valori dell’uguaglianza, della tolleranza e della libertà.
#2 Non solo personaggi maschili
Il carattere rivoluzionario dell’illuminismo si ravvisa nel fatto – impensabile per la società dell’epoca – che, tra i personaggi che presero parte al movimento, vi siano anche figure femminili. Alle riunioni dei celebri «salotti» settecenteschi, infatti, potevano prendere parte donne dalla vasta cultura e, spesso, dal grande fascino.
#3 L’intellettuale come pedagogo
Per la prima volta, l’intellettuale non è soltanto colui che possiede un ampio bagaglio di conoscenze, ma una persona che ha il compito di diffondere razionalità e cultura tra i cittadini, assumendo la funzione pubblica del «pedagogo».
#4 Natura e società
Se, da un lato, l’illuminismo fu un periodo caratterizzato da una profonda fiducia verso il progresso dell’uomo, dall’altro, fu dato ampio spazio alla figura del «buon selvaggio». Il ritorno alla natura, secondo pensatori come Rousseau e Diderot, è fondamentale per liberare l’uomo dai mali della società a loro contemporanea.
#5 La definizione kantiana
La definizione più celebre sull’illuminismo ce la offre il filosofo tedesco Immanuel Kant che, nel suo saggio Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?, scrive:
«L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d’intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell’Illuminismo».