Giovani e dispositivi: come cercano le informazioni e la dipendenza
Negli ultimi anni, l’utilizzo dei dispositivi digitali, come smartphone, tablet e computer, è diventato sempre più diffuso tra i giovani. L’accesso costante e immediato alle informazioni ha portato a un cambiamento nel modo in cui i giovani cercano le informazioni e comunicano tra di loro. Tuttavia, l’utilizzo eccessivo di questi dispositivi può portare alla dipendenza digitale, che può avere un impatto negativo sulla salute mentale e fisica dei giovani.
È innegabile che la possibilità di utilizzare i dispositivi digitali ha nettamente cambiato il modo in cui tutti, giovani e non, possiamo fruire delle informazioni.
Ed è su questo che vogliamo concentrarci su questo articolo, in cui analizzeremo i risultati della ricerca di Alta Scuola In Media, Comunicazione e Spettacolo Almed, realizzato in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Giovani e dispositivi: i risultati della ricerca Almed
I giovani utilizzano i dispositivi digitali principalmente per accedere alle informazioni. Ad esempio, possono cercare informazioni su un determinato argomento su Google o su un sito web specifico. Inoltre, i social media sono diventati una fonte importante di informazioni per i giovani. I giovani utilizzano spesso i social media per cercare informazioni su argomenti di interesse, come la musica, lo sport e il cinema.
Ma quali sono i dati reali che riguardano i giovani e l’utilizzo dei dispositivi per la ricerca di informazioni? Lo studio Almed ha analizzato le risposte di ben 200 giovani tra i 19 ed i 24 anni di età.
Una ricerca che prevede anche l’intervento di Gruppo Credem, celebre gruppo bancario che si interessa al rapporto tra i giovani e le nuove tecnologie.
I risultati della ricerca parlano chiaro. Nella maggior parte dei casi, la ricerca delle informazioni sfruttando i dispositivi mobili e tecnologici avviene in modo, per così dire, temporizzato.
I giovani, cioè, effettuano la ricerca di informazioni in specifici momenti della giornata. Questo dipende principalmente dal fatto che la maggior parte delle ricerche avviene soprattutto nei ritagli di tempo tra un’attività, un dovere, un impegno e l’altro. Questo è quanto dichiarato dal 74% dei giovani intervistati.
C’è anche la tendenza, nel 52% dei casi, a ricercare una notizia come conseguenza: tutto parte da una informazione, che conduce ad altre informazioni, e così via.
In alcuni casi, e ciò avviene nel 44% dei casi, le informazioni vengono invece ricercate partendo da una notizia comunicata da un conoscente.
Quando la ricerca deriva da un bisogno
Il 53% dei giovani interessati ha ammesso invece di utilizzare i dispositivi mobili per ricercare notizie e informazioni partendo da un proprio bisogno.
In alcuni casi, questo bisogno non porta ad una vera e propria ricerca, ma avviene il contrario: il 15% degli intervistati ha dichiarato che, spesso, cerca informazioni solo per estraniarsi dal mondo circostante.
Per quanto riguarda i formati preferiti, a sorpresa i video possono contare solo il 36% del gradimento, battuti dalle infografiche che, invece, vengono preferite nel 45% dei casi. Solo il 19% preferisce le informazioni in formato testo.
Giovani e dispositivi: la piaga della dipendenza digitale
Com’è noto, l’utilizzo eccessivo, da parte dei giovani, dei dispositivi digitali può portare alla dipendenza digitale. La dipendenza digitale è caratterizzata da un forte desiderio di utilizzare i dispositivi digitali, la difficoltà di controllare l’uso di questi dispositivi e la comparsa di sintomi di astinenza quando si cerca di ridurre l’uso. Questi sintomi possono includere irritabilità, ansia e difficoltà a concentrarsi.
La dipendenza digitale può avere un impatto negativo sulla salute mentale e fisica dei giovani. Ad esempio, l’utilizzo eccessivo dei dispositivi digitali può portare alla mancanza di attività fisica, alla privazione del sonno e all’isolamento sociale. Inoltre, l’utilizzo eccessivo dei dispositivi digitali può portare alla dipendenza dai social media, che può influire negativamente sulla percezione dell’immagine del corpo e sulla salute mentale.
Purtroppo, i dati dello studio Almed sono abbastanza allarmanti.
Infatti, parte dello studio prevedeva una sorta di sfida per i giovani: separarsi dai dispositivi mobili per un giorno.
Ebbene, è emerso che i ragazzi nella maggior parte dei casi hanno lamentato una dipendenza. Non nei confronti del dispositivo in sé: tale dipendenza si esprime, in molti casi, nella volontà di reperire informazioni in continuazione.
La dipendenza dalle informazioni: come si manifesta
Nella maggior parte dei casi, infatti, i giovani hanno manifestato atti involontari di controllo dello schermo dei dispositivi. In altri casi, i ragazzi hanno dichiarato di sentirsi isolati.
La dipendenza si manifesta anche nella volontà di essere costantemente consapevoli di ciò che accade nel mondo, sia vicino che lontano dai partecipanti della ricerca.
Eppure, lo studio è stato un successo: ne è certa la professoressa di Sociologia dell’Università Sacro Cuore Chiara Giaccardi, che ha notato come questa sorta di esperimento abbia consentito ai ragazzi di acquisire consapevolezza sui rischi della dipendenza da dispositivi digitali.
La sfida educativa consiste nell’operare sulla consapevolezza per incentivare, anziché un allontanamento dal mondo filtrato attraverso i dispositivi, un desiderio di partecipazione attiva e contributiva, sfruttando le opportunità offerte dal digitale.
Come prevenire la dipendenza digitale?
Sebbene i dati dello studio siano abbastanza allarmanti, ci sono diversi modi per prevenire la dipendenza da dispositivi digitali tra i giovani.
Ad esempio, i genitori possono limitare il tempo di utilizzo dei dispositivi digitali fin da bambini, incoraggiando i figli a fare attività fisica e a socializzare con gli amici di persona.
Inoltre, i giovani stessi possono prendere in considerazione la possibilità di limitare il proprio utilizzo dei dispositivi digitali e di trovare altre attività che possano essere gratificanti e soddisfacenti.
In sintesi, l’utilizzo dei dispositivi digitali è diventato sempre più diffuso tra i giovani. Questi dispositivi sono utilizzati principalmente per accedere alle informazioni, ma possono anche portare alla dipendenza digitale. La dipendenza digitale può avere un impatto negativo sulla salute mentale e fisica dei giovani, ma può essere prevenuta limitando il tempo di utilizzo dei dispositivi digitali e incoraggiando attività fisica e socializzazione con gli amici di persona.