Esame di maturità 2017: come funziona e cosa sapere

Esame di maturità 2017: come funziona e cosa sapere

L’Esame di maturità 2017 è alle porte, scopriamo insieme come funziona e cosa sapere. Una delle frasi preferite degli studenti del liceo era “studere, studere, post mortem quid valere?”, ma con l’approssimarsi degli esami di maturità la paura aumentava per tutti. A ridosso dell’estate torna l’ansia per uno dei passi più importanti nella vita di un liceale. Ecco le particolarità dell’ultimo atto della scuola dell’obbligo.

Come funziona l’Esame di maturità 2017: quattro prove per tutti


Utilizzando una metafora delle corse automobilistiche, le qualifiche e il giro di ricognizione sono stati effettuati, manca davvero poco al semaforo verde di questo esame di maturità 2017. L’unico tassello ancora non al proprio posto è la nomina da parte dei commissari esterni, per i quali gli studenti si sono già mobilitati in appositi gruppi su Facebook alla ricerca di indiscrezioni. Sono state scelte anche le tracce che dovranno essere affrontate, definite dal Miur tramite il selezionatore Francesco Branca “belle e coerenti con il percorso di studi dei maturandi”. Il toto-traccia, soprattutto per la prova di italiano uguale per tutti, è già partito da tempo. Occhi puntati sull’attualità e sulla traccia di letteratura per l’esordio degli Esami di Stato, poi la temuta seconda prova, diversa a seconda degli indirizzi. Ma il giorno più temuto, come spesso accade, sarà il 26 giugno. La terza prova cambia infatti volto, visto che saranno i singoli istituti a redigere i compiti sulla base di sei tipologie diverse: trattazione sintetica, quesiti a risposta singola o multipla, problemi, casi pratici o professionali e progetti. Superato lo scoglio degli scritti si passerà alla parte orale: tra tesine, mappe concettuali e argomenti preparati anche qui la parola chiave sarà lucidità.

Cosa sapere dell’Esame di maturità 2017: bando a tecnologia e suggerimenti


A prove finite sarà poi tempo di prendere la calcolatrice per fare i conti con i voti. Nulla è cambiato, nonostante la riforma di cui si vociferava da tempo, che però sarà attuata dal 2018 come confermato dal Ministero. Si resta quindi con la formula 15+15+15+30. Il totale degli scritti e dell’orale può salire quindi fino a 75, i restanti sono dati dai crediti scolastici e dagli eventuali 5 punti bonus affidati alla commissione. Guai però a sfidare la fortuna: la soglia di promozione è 60 e le commissioni raramente tendono a gonfiare eccessivamente i punteggi. Gli stessi docenti saranno ancor più ligi ai regolamenti: con l’avvento dell’IoT la connessione ad internet può essere attivata anche dagli orologi. Al bando quindi la tecnologia, allontanarsi per qualche ora dagli smartphone non farà male. Occhi aperti anche a suggerimenti e ai vari strumenti studiati e migliorati negli anni. Fisarmoniche, bigliettini vari, ogni forma di aiuto può portare persino all’immediato allontanamento dalla sede d’esame.

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