Online il sito anche in italiano di uno dei programmi di studio più famosi dell’Unione Europea, vale a dire Erasmus. Per scambi e soggiorni di formazione per singoli individui di tutte le età e non solo dall’Europa.
Nato ufficialmente il 17 giugno 1987, dopo una serie di scambi pilota dal 1981 al 1986, il programma Erasmus offre agli studenti universitari dei Paesi europei coinvolti la possibilità di studiare presso l’università di uno stato aderente per un periodo di tempo compreso fra i 3 e i 12 mesi.
Scopri l’evoluzione del programma da Erasmus a Erasmus+ che ha rivoluzionato la mobilità e la cooperazione educativa in Europa.
L’evoluzione di Erasmus: piattaforma UE per soggiorni all’Estero
Un soggiorno all’Estero per crescere o per trovare lavoro. Anche se non si è più giovani.
È l’obiettivo di Erasmus+ il programma europeo che propone opportunità adatte a persone di tutte le età, per aiutarle a sviluppare e a condividere conoscenze ed esperienze presso istituti e organizzazioni in diversi Paesi, per imparare, per condividere, per crescere e formarsi al meglio.
Meno conosciuto del quasi omonimo programma per universitari, Erasmus+ è aperto a molte categorie di figure, dagli studenti, agli insegnanti, ai tirocinanti ai volontari e altri ancora. E non riguarda solo l’Europa e gli europei ma i partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Da poco è online il nuovo sito anche in italiano tutto dedicato al programma di scambio di studio all’estero Erasmus+.
È possibile consultare in modo immediato tutte le opportunità a disposizione dei singoli individui.
Per fare un esempio, Erasmus+ offre la possibilità di insegnare presso un istituto di istruzione all’estero. Possono avvalersi di queste opportunità quanti operano nell’istruzione e singoli individui di altri settori che sono invitati a condividere le loro competenze ed esperienze. La durata dello scambio varia da pochi giorni a qualche mese. In genere è previsto il sostegno economico attraverso un rimborso spese e vitto e alloggio.
L’origine di Erasmus+
Per comprendere appieno la portata e la struttura del programma Erasmus+, è fondamentale risalire alle sue radici.
L’Erasmus+ è la versione evoluta di un’iniziativa nata nel 1987 chiamata “Programma Erasmus”. Il nome stesso – Erasmus – è un omaggio all’umanoista olandese del XVI secolo Erasmo da Rotterdam che ha sottolineato l’importanza della mobilità e dell’educazione.
Il Programma Erasmus originale si concentra principalmente sulla mobilità degli studenti universitari tra le istituzioni europee.
Ha permesso a migliaia di giovani di studiare all’estero, arricchendo la loro esperienza educativa attraverso l’immersione in culture diverse. Nel corso degli anni, il programma ha dimostrato un notevole successo, stimolando l’interscambio culturale e l’integrazione europea.
Tuttavia, con il passare del tempo, è diventato evidente che l’istruzione e la formazione dovevano andare oltre l’ambito universitario.
Così nel 2014 è nato Erasmus+. Questo programma allargato abbraccia l’istruzione superiore, la formazione professionale, l’istruzione scolastica e la gioventù, aprendo le porte a un pubblico più ampio e offrendo una vasta gamma di opportunità.
La struttura di Erasmus+
Erasmus+ è un programma complesso che copre diverse aree e settori dell’istruzione e della formazione. Ecco una panoramica della sua struttura:
Istruzione Superiore: questa è l’area in cui Erasmus+ ha avuto origine. Il programma offre borse di studio e opportunità di mobilità per gli studenti universitari e il personale accademico, facilitando lo scambio tra istituzioni di istruzione superiore in Europa.
Formazione Professionale: Erasmus+ sostiene la formazione professionale e l’apprendistato, offrendo agli studenti e ai lavoratori la possibilità di acquisire esperienza all’estero, migliorando le loro competenze e la loro employability.
Istruzione Scolastica: questo settore coinvolge scuole di tutti i livelli, dalla scuola dell’infanzia alle scuole superiori. Gli insegnanti, gli studenti e il personale scolastico possono partecipare a scambi e progetti di cooperazione per arricchire l’ambiente di apprendimento.
Gioventù: Erasmus+ promuove l’impegno dei giovani attraverso progetti, scambi e iniziative che mirano a sviluppare le loro competenze, la loro cittadinanza attiva e il loro senso di appartenenza europea.
Sport: questo settore supporta progetti che promuovono l’attività fisica, il benessere e il fair play nello sport, contribuendo alla lotta contro il doping e il match-fixing.
Partenariati Strategici e Progetti Cooperativi: Erasmus+ sostiene progetti di cooperazione tra organizzazioni, istituti di istruzione e altre entità per affrontare sfide educative e sociali specifiche. Questi progetti spaziano dalla digitalizzazione dell’istruzione alla promozione della diversità culturale.
Piattaforma eTwinning: questa piattaforma online permette alle scuole europee di collaborare in progetti educativi, favorendo la condivisione di risorse e l’apprendimento reciproco.
Strumenti e Risorse Digitali: Erasmus+ offre strumenti digitali e risorse per facilitare la partecipazione e migliorare la qualità dei progetti finanziati dal programma.
Erasmus+ ha coinvolto 291.400 studenti e tirocinanti nel biennio 2014/2015. Tuttavia, i dati più recenti, relativi all’edizione del 2015, svelano che il numero totale di partecipanti (studenti, lavoratori, tirocinanti, volontari, ecc.) è stato di ben 678.000 persone. Queste persone sono state inviate da 69.000 organizzazioni provenienti da tutto il mondo e hanno partecipato a 19.600 progetti.
I partecipanti di Erasmus+
L’età media di coloro che decidono di intraprendere questa avventura educativa è di 24,5 anni, dimostrando che il programma non è limitato ai giovani neolaureati. Inoltre, il 61% dei partecipanti è costituito da donne, evidenziando la diversità di genere tra gli Erasmus.
Un altro dato rilevante riguarda il tempo medio di permanenza all’estero, che è di 5,3 mesi. Questo periodo rappresenta un’opportunità significativa per acquisire esperienza internazionale e sviluppare competenze interculturali.
Per quanto riguarda le borse di studio, Erasmus+ offre un sostegno finanziario significativo. In media, ogni studente riceve una borsa di studio di 281 euro al mese, un incentivo prezioso per chi desidera studiare o lavorare all’estero.
I Paesi partecipanti e l’allargamento di Erasmus+
Un fattore chiave che contribuisce al successo di Erasmus+ è l’allargamento della sfera dei Paesi coinvolti. Inizialmente, nel 1987, il programma coinvolgeva 11 Paesi europei.
Oggi ci sono 33 Paesi dell’Unione Europea che partecipano, insieme ad altri 5 Paesi extra-UE. Se consideriamo anche gli altri Stati coinvolti in varie capacità, il numero supera il centinaio.
L’espansione di Erasmus+ ha coinvolto una vasta gamma di Paesi, dalla Scandinavia all’Europa orientale, dall’Islanda alla Turchia.
Nel 2014, con l’inaugurazione di Erasmus+ sono stati inclusi anche Paesi al di fuori dell’Europa.
Uno degli aspetti più significativi è il sostegno fornito ai rifugiati. Erasmus+ offre partecipazione gratuita a circa 100.000 rifugiati attraverso bandi specifici, dimostrando l’impegno del programma nell’integrare i rifugiati nei sistemi europei di istruzione e formazione.
Le mete preferite
Quando si tratta di destinazioni preferite dagli studenti Erasmus, la Spagna si posiziona al primo posto con 42.537 arrivi nel biennio 2014/2015.
La sua popolarità potrebbe essere attribuita al successo del film “L’appartamento spagnolo” o alla bellezza dei suoi luoghi.
La classifica degli studenti più attivi vede invece i francesi in testa con 39.985 partenze nel 2014/2015, seguiti dai tedeschi (39.719), dagli spagnoli (36.842) e dagli italiani (31.051).
L’Erasmus+ in Italia
L’Italia è stata uno dei primi Paesi a offrire ai propri studenti l’opportunità di partecipare al programma Erasmus.
Nel 2015, ben 60.223 italiani sono stati ammessi a 853 progetti finanziati dal sistema Erasmus+. In quell’anno, le borse di studio concesse hanno raggiunto la cifra di 104 milioni di euro.
Inoltre, sono stati avviati 108 programmi di cooperazione nel nostro Paese, coinvolgendo 780 soggetti, tra scuole, organizzazioni giovanili ed enti locali. Questi progetti sono stati finanziati con 29,5 milioni di euro.
Le destinazioni preferite dagli studenti italiani sono la Spagna, la Francia e la Germania, mentre le istituzioni riceventi più popolari includono l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, l’Università La Sapienza di Roma e il Politecnico di Milano.
In sintesi, Erasmus+ è un programma estremamente ampio e versatile che promuove la mobilità, la cooperazione e l’innovazione nell’istruzione e nella formazione europea. Attraverso la sua varietà di azioni, Erasmus+ favorisce la crescita personale e professionale dei partecipanti e contribuisce a creare un’Europa più connessa e integrata attraverso l’educazione e la formazione.