Diventare giornalista: 5 cose da sapere
Il giornalista: di cosa si occupa
La figura del giornalista si occupa di scegliere, analizzare e divulgare notizie. Egli può redigere un’ampia varietà di articoli, reportage o editoriali e può pubblicarli attraverso giornali, radio, televisione e internet.
In Italia questa professione è regolata dalla legge attraverso l’Ordine nazionale dei giornalisti. L’albo, inoltre, differenzia tra giornalisti pubblicisti e giornalisti professionisti. I giornalisti pubblicisti, pubblicano in modo saltuario e possono esercitare altre professioni; i giornalisti professionisti, invece, svolgono la professione in modo continuativo e non possono esercitare altre professioni.
Il giornalista ha la facoltà di occuparsi di qualsiasi argomento reputi possa essere divulgato. Inoltre, viene considerato specializzato se si occupa esclusivamente di un preciso argomento che può a sua volta rientrare in macrocategorie.
Ecco le 5 cose da sapere per diventare giornalista
Le 5 cosa da sapere per diventare giornalista
- Non serve necessariamente la laurea: poiché non esiste una laurea in giornalismo, è possibile seguire il percorso di studi che si preferisce e successivamente svolgere l’esame di stato abilitante alla professione;
- Tre requisiti fondamentali: bisogna avere compiuto 21 anni, non si devono avere precedenti penali e infine, è necessario versare una tassa di concezione governativa;
- Praticantato per diciotto mesi: per gli aspiranti giornalisti è necessario svolgere un periodo di diciotto mesi continuativi di praticantato al termine del quale, il direttore della redazione nella quale si è svolta l’attività, rilascerà un certificato di compiuta pratica;
- Seguire corsi riconosciuti dall’ordine dei giornalisti: in alternativa ai diciotto mesi di praticantato è possibile seguire corsi riconosciuti dall’ordine dei giornalisti anche dette scuole di giornalismo;
- Sostenere l’esame per diventare giornalista (scritto e orale): per accedere all’albo dei giornalisti è necessario svolgere un esame di stato. Questo è composto di uno scritto della durata di otto ore suddiviso in tre prove e di una prova orale il cui scopo è quello di valutare la preparazione complessiva del candidato. Il colloquio verterà sugli aspetti deontologici della professione, sulle tecniche dell’esercizio e sulle norme giuridiche annesse.