Gli universitari dipendenti da internet
Una ricerca creata dalla collaborazione tra l’Università di Milano e la Swansea University ha messo in stretta relazione tra loro le tecnologie digitali e gli studenti universitari. Sono stati presi a campione 285 studenti universitari iscritti a facoltà sanitarie per comprendere l’influenza delle tecnologie digitali sull’apprendimento e sul rendimento scolastico. Dallo studio è emerso che circa il 25% degli studenti trascorrono più di quattro ore al giorno navigando online, mentre il restante 75% da una a tre ore al giorno. Di questi, il 30% si connette per cercare informazioni su internet mentre il 40% naviga sui social network. Ciò che è risultato dall’indagine è una stretta connessione tra eccessivo uso di mezzi digitali e una personalità ansiosa e insicura, nonché difficoltà nell’approccio allo studio e nella preparazione degli esami. Siamo difronte a quella che possiamo chiamare: dipendenza da internet.
La solitudine degli studenti
La dipendenza da internet, come abbiamo appena affermato, comporta notevoli mancanze sul piano scolastico, difficoltà ad organizzare lo studio, essere più preoccupati per gli esami e quindi essere più ansiosi. Da ciò scaturisce la compromissione di una seria di capacità come il controllo degli impulsi, la pianificazione e la sensibilità alla ricompensa, questo rende più difficile naturalmente studiare. Inoltre, la dipendenza da internet, risulta associata anche ad una maggiore solitudine, e a sua volta la solitudine rende più gravoso lo studio in quanto incide sulla percezione universitaria, poiché proprio l’università è caratterizzata da un forte coinvolgimento sociale.
Adolescenti e web
Non sono solo gli universitari ad avere un riscontro negativo sul piano scolastico grazie alla loro dipendenza da internet, ma oltre un adolescente su cinque presenta un uso problematico del web. La ricerca ha coinvolto circa 996 ragazzi che frequentano le scuole superiori, sia maschi che femmine, valutando le probabili varie dipendenze. Tra queste è emerso che circa il 22,1% dei giovani fa un uso sbagliato di internet, tanto da diventarne dipendente. Da ciò scaturisce un peggior andamento scolastico, alterazioni dell’umore, tensioni con gli altri ma anche con se stesso, sintomi d’astinenza. La dipendenza da internet conosciuta anche come Internet Addiction Disorder (IAD) consiste in un disturbo psicologico da discontrollo degli impulsi. Questa dipendenza è caratterizzata da un’attenzione ossessiva all’uso della rete come per esempio controllare ripetutamente la posta elettronica, passare moltissimo tempo in chat, o navigare oltremisura sui social network. Ci sono tre fattori che sono alla base della dipendenza da internet: accessibilità cioè la facilità con cui oggi ci si può connettere ad internet; controllo ossia elevato controllo che il soggetto può avere sulle attività online; eccitazione ovvero enorme quantità di stimoli che portano le persone a sperimentare elevati livelli di eccitabilità. In conclusione si potrebbe affermare che l’uso improprio delle tecnologie digitali comprometta la capacità di provare emozioni, riduce le esperienze reali con amici reali, e diminuisca la capacità di apprendimento e memorizzazione, influendo negativamente sopratutto sull’andamento scolastico.