Over16 e device: come gli studenti utilizzano i diversi dispositivi a scuola e università
Dalla pandemia di COVID-19 i device si sono confermati di utilizzo comune sia nelle scuole che nelle università. Oltre il 90% di studenti possiede almeno un dispositivo personale orientato alla produttività, esclusi gli smartphone che sono usati soprattutto a scopo ludico.
Scopriamone l’utilizzo al meglio insieme!
L’uso dei device per gli over 16
- 48%: ne fa un uso quotidiano alle superiori;
- circa 60%: per quanto riguarda gli studenti universitari;
- 39%: afferma di farne un uso frequente per finalità didattiche;
- un misero 1% invece, pur avendoli a disposizione, li usa raramente come supporto allo studio.
- 70%: computer: pc fissi e notebook;
- 56%: dispositivi portatili, più versatili;
- 1 su 4: tablet e smart paper, tavolette” di ultima generazione che simulano la scrittura su carta.
- 34% velocità;
- 31 % organizzazione nello studio;
- 14% possibilità di girare con zaini e borse più leggeri, eliminando supporti cartacei quasi del tutto;
- 11% avere contenuti qualitativamente migliori e più completi.
Utilizzo device: liceo e università a confronto
- 84% di prendere appunti su carta;
- 85% di usare quotidianamente o comunque spessissimo la tecnologia per la didattica;
- 34% di usare più dispositivi parallelamente.
- 45%: prende appunti su carta. Tutti gli altri registrano le informazioni da ricordare su tablet o computer;
- 93%: usa quotidianamente o comunque spessissimo la tecnologia per la didattica;
- 43%: utilizza più dispositivi parallelamente.
La parola agli insegnanti
Abbiamo analizzato il punto di vista degli studenti ma ora capiamo cosa ne pensano i docenti dell’utilizzo dei device per l’apprendimento. La maggior parte ritiene che l’insegnamento digitale abbia un ruolo molto importante.
In base all’ esperienza sui banchi di scuola i risultati migliori si ottengono utilizzando un sistema misto. E questo include sia gli strumenti tradizionali sia quelli digitali su appositi device.
Ad oggi i docenti infatti risultano:
- aperti alle innovazioni;
- pronti ad accogliere le sfide del digitale, formandosi e aggiornandosi costantemente;
- soddisfatti dell’offerta formativa proposta;
- desiderosi essere sempre di più, al passo con i tempi;
- garantire agli alunni il miglior livello di istruzione possibile.
È quindi necessario impegno professionale da parte dei docenti sul fronte di formazione ed aggiornamento. E per supportare questa di possibilità di dedicarsi alle attività di formazione e aggiornamento sono stata avanzate richieste per:
- istituire periodi sabbatici;
- riconoscere la formazione in modo adeguato a livello stipendiale;
- non imporla senza esonero dal servizio.
Un altro ottimo strumento in dotazione è la carta del docente. Questa fornisce agli insegnanti un totale di 500 € utilizzabili per la formazione personale. Comprende anche l’acquisto di determinate categorie di oggettistiche volte al medesimo fine, tra cui materiale per l’educazione digitale.
Il divieto degli smartphone nelle aule scolastiche
Situazione del tutto diversa per gli smartphone. Un documento ministeriale ne ha infatti vietato l’utilizzo in classe, senza previa autorizzazione del docente. Il documento definisce il cellulare uno strumento di distrazione:
“L’uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni. Oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente.”
Il documento basa la sua scientificità su indagini che hanno rivelato che l’utilizzo di cellulari comporta:
- danni fisici: quali ad esempio miopia, obesità, disturbi muscolo- scheletrici;
- progressiva perdita di facoltà mentali essenziali: capacità di concentrazione, memoria, spirito critico, capacità dialettica;
- danni psicologici: dipendenza, alienazione, depressione, aggressività, insoddisfazione.
Il Ministero dell’Istruzione, tramite il decreto, intende inoltre:
- incoraggiare la lettura su carta e la scrittura a mano nelle scuole;
- implementare l’utilizzo dei device come tablet e computer;
- sottolineare la necessità del recupero di autorevolezza della figura dell’insegnante;
- aumentare vigilanza e corresponsabilità di genitori e docenti;
- evitare il problema del copiare durante verifiche e test.
Se da una parte tale decisone pare corretta, dall’altra si dovrebbe spingere ad un’educazione tecnologica. Il cellulare è ormai entrato a far parte dell’uso quotidiano per tutti. Comprendere come utilizzarlo in modo ottimale fin dalla formazione primaria potrebbe evitare l’insorgere di problematiche d’abuso in futuro.