Collegi di Merito: al via le ammissioni per l’Anno Accademico 2023-24
Al via le ammissioni per l’anno accademico 2023-24 nei 57 Collegi di Merito. Quest’anno sono state messi a disposizione più d 1.000 posti in 18 città universitarie italiane.
Analizziamo insieme al meglio cosa sono i collegi di merito e cosa è previsto per il 2023/24!
Che cosa sono i Collegi di Merito
- riconosciuti e accreditati dal Ministero dell’Università e della Ricerca;
- rappresentati dalla Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (Ccum);
- realizzati in collaborazione con Inps e Fondazione Enpam.
- usufruire di vitto e alloggio;
- seguire un percorso parallelo agli studi universitari;
- sviluppare soft skills;
- prepararsi al meglio al mondo del lavoro e alla mobilità internazionale.
- stimolare lo sviluppo delle potenzialità;
- crescere a livello umano e professionale orientandosi al futuro;
- assicurare il benessere psicologico. La maggior parte dei Collegi è fornito di un insieme di strutture, corsi e servizi che curano l’aspetto di supporto psicologico.
Collegi di Merito 2023/2024: le nuove disposizioni
- Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps): oltre alle riconferme di quelle degli anni precedenti, altre 477 per figli di dipendenti e pensionati pubblici;
- Ente di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri (Fondazione Enpam): 30 per i figli di medici o dentisti iscritti alla Fondazione;
- Collegi per gli studenti stessi: oltre 3.000 borse di studio per gli studenti che sono stati ammessi negli anni precedenti.
Il profilo dello studente medio
I dati sull’analisi del profilo dello studente medio presso Collegi di Merito riportano che:
- 95,3%: conclude gli studi nei tempi previsti;
- 97,5%: ha un lavoro a un anno dalla laurea grazie ai percorsi formativi proposi;
- 15%: è rappresentato da stranieri iscritti alle università italiane o Erasmus.
I Collegi hanno registrato nel 2022 un aumento delle richieste di ammissione del 30%. Circa il 50 % dei “collegiali” segue corsi di laurea in area Stem a fronte di una media nazionale del 26,8%. I Collegi di Merito sono 57 e si trovano in Italia sparsi tra 18 diverse città:
- Milano;
- Roma;
- Torino;
- Bologna;
- Padova;
- Trieste;
- Genova;
- Pavia;
- Napoli;
- Palermo;
- Bari;
- Brescia;
- Catania;
- Modena;
- Verona;
- Perugia;
- Cagliari;
- Trieste;
- Firenze.
Tutte le strutture prevedono stanze singole e/o in condivisione, spazi comuni come sale studio, palestra, mensa e biblioteche, con alti standard di qualità.
L’ottenimento di qualsiasi borsa di studio è subordinato al:
- non usufruire di alcuna provvidenza scolastica, in denaro o in servizi, di valore superiore a 6.000 euro complessivi;
- superamento dei concorsi di ammissione ai Collegi;
- non essere in ritardo di oltre due anni nella carriera scolastica;
- stato di inoccupazione o disoccupazione alla data di presentazione della domanda;
- non essere mai stati allontanati da una struttura collegiale per motivi disciplinari o aver riportato procedimenti o condanne penali.
- non aver superato il 26° anno di età alla data di scadenza del bando.
Fuori sede: la problematica dei costi in aumento
In Italia gli studenti universitari fuori sede arrivano ad un totale all’incirca di 1,9 milioni e 450.000. I posti disponibili nelle residenze universitarie sono invece solo circa 50.000.
Vivere in appartamento in città prevede dei costi compresi tra i 7.000 e 9.500 euro all’anno. Gli stessi sono in aumento del 13% rispetto al 2022 ed in costante rialzo.
Proprio per questo motivo è stato annunciato l’avvio di interventi considerevoli a favore degli universitari. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha intenzione di realizzare interventi a supporto. Le agevolazioni sono finalizzate ad abbattere costi degli affitti per gli studenti universitari che non studiano nella propria città di residenza. E nello specifico a:
- fuorisede iscritti alle università statali;
- appartenenti a famiglie con un Isee non superiore a 20.000 euro;
- non usufruenti di altri contributi pubblici per l’alloggio.
I fondi della manovra ammontano a:
- 300 milioni: di rifinanziamento, come prescritto dal disegno di legge di bilancio per il 2023per 7.500 posti letti da realizzare entro febbraio 2023;
- 167 milioni statali: finanziamenti previsti dalla legge 338 del 2000;
- 150 milioni: destinati al bando in scadenza per identificare 938 alloggi.
È stato evidenziato che il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede oltre un raddoppio dei posti letto attuali. Passerebbe quindi da 40mila a più di 100mila unità nel 2026.