Clubhouse: come funziona il social audio e le sue potenzialità
Avrai sicuramente sentito già parlare di Clubhouse, il nuovo social media di cui si discuteva moltissimo soprattutto durante gli scorsi mesi.
Un social media quasi esclusivo, al quale si poteva inizialmente accedere solo su invito, che ha fatto di questa esclusività il proprio punto di forza.
Tuttavia, la piattaforma ha anche moltissime altre potenzialità che possono essere sfruttate. Se conosciute ed utilizzate a dovere, alcune delle funzionalità di Clubhouse possono infatti essere d’aiuto in ambito marketing.
Andiamo quindi insieme alla scoperta del funzionamento di questa nuova e curiosa piattaforma social.
Cos’è Clubhouse
Prima di capire come funziona Clubhouse e come sfruttare le potenzialità di questa piattaforma, dobbiamo fare un passo indietro. Infatti, prima di tutto, è fondamentale capire di cosa stiamo parlando.
Clubhouse non è altro che un social media, al pari di Facebook, Instagram e Twitter.
Tuttavia, è una piattaforma social abbastanza differente dalle altre. Se i social maggiori si basano su contenuti quali testi, video e foto, Clubhouse si basa interamente sugli audio.
Venne fondata nel 2020, in piena pandemia, da Paul Davison e Rohan Seth che seppero sfruttare un trend all’epoca in crescita. Ci riferiamo alla preferenza, da parte del pubblico, di contenuti prevalentemente in formato audio.
La praticità dei contenuti di questo genere li rende perfetti per essere fruiti in qualsiasi situazione, senza la necessità di visionare eventuali testi, video o immagini.
Il social media può essere utilizzato scaricando la relativa app gratuita, disponibile sia per dispositivi Android che per dispositivi iOS.
Attraverso l’app, gli iscritti possono accedere a contenuti esclusivamente audio.
Non è infatti possibile realizzare contenuti su Clubhouse che abbiano al loro interno immagini, contenuti testuali o video.
Il social media, nello specifico, si basa sulla condivisione di conversazioni e discussioni in tempo reale, in quelle che vengono definite come “stanze”.
Come funziona la piattaforma legata agli audio
Ma addentriamoci maggiormente nel meccanismo di funzionamento di Clubhouse, che è tra l’altro abbastanza immediato. Aggiungiamo poi che, da qualche mese, è ancora più semplice iniziare ad usare l’app. Durante i primi mesi dal suo lancio, si poteva accedere alla piattaforma solo su invito.
E non sempre era semplice trovare un utente già attivo disposto a condividere tali preziosissimi inviti, che peraltro erano disponibili in numero limitato.
Adesso, invece, non è più così: basta scaricare l’app e iscriversi al nuovo social media per iniziare ad utilizzarlo.
Gli iscritti a Clubhouse possono decidere se unirsi ad una delle stanze esistenti o se crearne una nuova, all’interno della quale avviare una discussione. O, nel caso ci si unisca ad una stanza preesistente, semplicemente ascoltarla.
Le discussioni avviate sul social media sono live: si può cioè prendervi parte in tempo reale. Questo consente agli utenti, qualora nella stanza sia concesso, di prendere attivamente parte alla discussione.
Chi lo desidera, invece, può limitarsi ad ascoltare senza prendere parola.
Il corretto andamento della discussione nelle varie stanze di Clubhouse è garantito dalla presenza di una fondamentale figura. Quella cioè del moderatore, colui che deve vegliare sulla discussione, gestendo al meglio eventuali interventi.
La particolarità di questo social media, che lo rende differente dalle altre piattaforme, non risiede solamente nei contenuti solo audio.
Le conversazioni che avvengono nelle varie stanze, come abbiamo detto, sono tutte live. Non vengono registrate e non possono, dunque, essere ascoltate successivamente.
Le maggiori potenzialità di Clubhouse
Un social media del genere, ovviamente, appare abbastanza innovativo. Clubhouse propone dei contenuti abbastanza differenti rispetto a quelli che si possono condividere sui social attualmente più popolari.
Ma il suo punto di forza maggiore non riguarda la tipologia dei contenuti, quanto la loro qualità.
In ragione del suo carattere esclusivo, che è stato la caratteristica maggiormente esaltata nei primi mesi di vita del social, Clubhouse ospita conversazioni abbastanza autorevoli.
Ad esempio, alcuni dei maggiori esponenti della Silicon Valley erano soliti avviare conversazioni interessanti sull’app già dai primi tempi del suo lancio.
La piattaforma si caratterizza quindi per la qualità dei suoi contenuti.
Ovviamente, come tutti i social media, anche Clubhouse non è esente da critiche e aspetti problematici.
La criticità più volte segnalata riguarda la mancanza di un adeguato sistema di moderazione. Non c’è, infatti, alcun limite in merito alle tematiche di cui si vuole conversare.
Ciò comporta che si potrebbe capitare in stanze all’interno delle quali siano in atto discussioni che incitano all’odio, o comunque dannose. Non esiste infatti una chiara politica interna alla piattaforma che protegga contro gli abusi.
Ed è proprio la natura dei contenuti condivisi a contribuire a questo aspetto spiacevole di Clubhouse. Il fatto che gli audio e le conversazioni non possano essere salvati sembra costituito un terreno fertile per discussioni a sfondo razzista.
Come sfruttare la piattaforma per il marketing?
Nonostante qualche svantaggio, Clubhouse rappresenta comunque una piattaforma che può essere integrata all’interno di un buon piano marketing.
Chiaramente, a patto di utilizzarla nel modo più consono. Per sfruttare Clubhouse con scopi pubblicitari, abbiamo degli step fondamentali da seguire.
Innanzitutto, dopo aver scaricato l’applicazione e dopo aver effettuato la registrazione, è opportuno curare la propria bio. Bisogna, cioè, comunicare fin da subito di cosa ci si occupa e quali sono le caratteristiche peculiari del brand.
È poi indicato inserire in descrizione le parole chiave pertinenti con la propria attività. In questo modo, gli interessati troveranno il profilo più facilmente.
Dopo aver ottimizzato la biografia, si può iniziare prendendo parte alle conversazioni organizzate da esperti del proprio settore. Prima di sfruttare Clubhouse appieno, è infatti opportuno familiarizzare con stanze e conversazioni.
Chi lo desidera, tra l’altro, può anche intervenire alla discussione (ovviamente qualora i moderatori della stanza lo permettano).
In questo modo, anche i partecipanti alla conversazione possono dimostrare il proprio valore.
Basta essere attivi e proporre interventi che aggiungano valore alla conversazione. Ovviamente, le improvvisazioni sono bandite. Anche se il contenuto non verrà registrato, è comunque opportuno apportare contenuti e affermarsi come esperto del proprio settore.
Una volta compreso il funzionamento delle stanze, è possibile avviare una propria stanza di conversazione. Sarà possibile collaborare con altre figure leader del settore per migliorare la propria visibilità e acquisire maggiore pubblico.