Classifica Università italiane 2021: pubblicati i dati Censis
Come ogni anno, anche per questo 2021 il Censis ha pubblicato le classifiche delle migliori Università italiane. Si tratta di un rapporto molto importante per capire l’andamento, di offerta formativa e molto altro, nel nostro Paese: le classifiche, stilate ogni anno dal Censis dopo aver raccolto ed analizzato tantissimi dati diversificati, riflettono in maniera imparziale e completa il prestigio, la qualità dei servizi e quella degli insegnamenti dei singoli atenei. In poche parole, la classifica Università italiane pubblicata ogni anno dal Censis è un rapporto dal grandissimo valore e completezza,
Per coloro che consultano con grande frequenza le classifiche Censis delle migliori Università italiane, le categorie in cui sono suddivise non risulteranno per niente estranee, così come i nomi di molti atenei che mantengono abbastanza saldo il proprio posto all’interno delle classifiche stesse, Ma per coloro che si approcciano a questi dati per la prima volta, si potrebbe creare un po’ di confusione: in questo articolo, andremo a riassumere, in maniera più semplice e breve possibile, come possono essere lette e interpretate queste classifiche stilate dal Censis. Andremo poi a riportare i dati salienti che hanno informato la classifica Università italiane per questo anno accademico 2021 – 2022, così da dare un quadro generale della situazione universitaria in Italia.
Dati e fattori considerati per stilare la classifica Università italiane
Il Censis stesso, al momento di pubblicare la sua classifica annuale delle migliori Università italiane, rende pubblici anche i criteri che sono stati utilizzati ai fini di stilare la classifica stessa. In particolare, i criteri di valutazione e le metodologie di calcolo dei dati per l’anno accademico 2021 – 2022 si concentrano in due macro aree: la valutazione della didattica degli atenei da una parte, e la qualità dei servizi offerti dall’altra.
- Ai fini di valutare la didattica dei singoli atenei sono stati tenuti in considerazione i fattori relativi alla progressione di carriera degli studenti e ai rapporti internazionali. Tali fattori includono la regolarità di studenti iscritti e di studenti laureati, la persistenza di frequentazione fra primo e secondo anno di studi, la mobilità internazionale (numero entrante e uscente di studenti di scambio e simili), e gli iscritti stranieri.
- Ai fini di valutare la qualità dei servizi dei singoli atenei, sono stati tenuti in considerazione l’offerta di vitto e alloggio (parziale o totale), la disponibilità ed erogazione di borse di studio e aiuti economici, la qualità delle strutture (aule, laboratori, biblioteche, ma anche strutture e servizi virtuali), l’internazionalizzazione e l’occupabilità dei neolaureati.
Tali fattori, e i dati raccolti ai fini di stilare il ranking ad essi relativo, hanno permesso al Censis di classificare i vari atenei italiani in ordine di soddisfazione dei criteri di valutazione scelti.
Classifica Università italiane: come si posizionano gli atenei
Per quel che riguarda la didattica, le classifiche delle migliori Università italiane variano ampiamente a seconda dei dipartimenti, e dei singoli ambiti di studi presi in considerazione. Per consultare le varie classifiche ad essi relative, consigliamo di rivolgersi direttamente al sito del Censis, dove è possibile consultare i rankings interattivi divisi per area di interesse.
Nell’ambito dei servizi offerti, è più semplice indivuduare le migliori Università italiane. Tali rankings sono stati stilati, a seconda del grado di soddisfazione dei fattori che abbiamo riportato nel paragrafo qui sopra, dividendo gli atenei due categorie (statali e non statali). Ciascuna delle due categorie è stata a sua volta suddivisa in sottocategorie (tre per gli atenei non statali, cinque per gli statali) a seconda della grandezza degli atenei stessi, per numero di studenti.
Fra gli atenei non statali, spiccano l’Università Bocconi (grandi atenei), la LUISS (medi) e la Libera Università di Bolzano (piccoli). Tra gli atenei statali, divisi in mega, grandi, medi, piccoli e politecnici, si riconfermano, nella maggior parte dei casi, posizioni già occupate negli anni scorsi: l’Università di Bologna vince tra i mega atenei, insieme all’Università di Perugia per i grandi, l’Università di Trento fra i medi, l’Università di Camerino tra i piccoli e il Politecnico di Milano fra gli atenei politecnici.
L’importanza della classifica Università italiane, e come interpretarla al meglio
La classifica stilata dal Censis delle migliori Università italiane permette di comprendere e comparare l’offerta formativa e la qualità dei servizi offerti dalle singole Università d’Italia. Si tratta di uno strumento molto utile, ad esempio, per futuri studenti che vogliano scegliere con criterio presso quale ateneo iniziare o proseguire i propri studi universitari. Tale classifica permette anche alle Università stesse di auto-valutarsi, e di adottare misure e piani al fine di migliorare la propria offerta, formativa e non solo, nei confronti dei suoi studenti.
Come ogni classifica che si rispetti, anche quella del Censis permette di navigare nel dettaglio i punteggi dei vari atenei, e vedere più da vicino come sono stati ricavati. Consigliamo vivamente di consultare la pagina dedicata sul sito del Censis, e di sfogliare le varie classifiche interattive divise per area di interesse. Si tratta di un processo utile e che permette di conoscere più a fondo le migliori Università italiane.