Classi: il 4% delle scuole è in sovraffollamento
Viene definito problema delle “classi pollaio” ed affligge il 4% delle scuole italiane. Si tratta di un dato che lascia un po’ senza parole, se pensiamo che in alcuni casi, le classi arrivano a contare anche 40 studenti. E’ un problema che spesso non trova soluzione e porta a conseguenze dannose soprattutto per quanto riguarda l’apprendimento degli studenti. Non è infatti possibile, per i docenti, potersi concentrare in maniera ottimale su ogni singolo studente e la qualità dell’insegnamento viene inesorabilmente compromessa. Questa problematica potrebbe essere gestita al momento delle iscrizioni che avvengono a gennaio dell’anno precedente, ma ciò non accade e ci si ritrova poi, a settembre, a dover affrontare un problema che ormai sta accomunando un gran numero di istituti italiani: il sovraffollamento.
Esiste un limite di alunni per classe, in Italia?
Secondo la legge, ogni classe, in Italia dovrebbe avere un numero massimo di studenti, numero che dovrebbe aggirarsi attorno ai 20-22 per classe. Tutto ciò, per alcuni istituti italiani sembra essere una vera e propria utopia. Stando alla legge, ogni studente dovrebbe avere a disposizione circa 1,6 mt di spazio; tutto ciò non avviene e questo problema va ad incidere anche su altri fattori quali la normativa antincendio, quella sulle norme di progettazione degli edifici scolastici, senza contare lo scarso livello di apprendimento. Avere il doppio degli studenti in ogni classe è quindi senza dubbio davvero molto problematico sotto diversi punti di vista.
Classi pollaio: gli istituti più a rischio
Di sicuro, tra le tante tipologie di istituto presenti in Italia, quelli più a rischio per quanto concerne il problema del sovraffollamento sono gli istituti tecnici e professionali. Infatti, oltre al numero di studenti che si iscrivono nel mese di gennaio, quindi quando ancora frequentano le scuole medie, un gran numero di alunni arriva ad anno scolastico iniziato, quindi a settembre o ad ottobre, per ovviare ad una scelta sbagliata fatta mesi prima. Sono tanti i genitori che vedono questi tipi di scuole come un vero e proprio “ripiego” e iscrivono i figli per dar loro la spinta a continuare il loro percorso di studi. Questo pensiero però oltre ad essere del tutto sbagliato, va ad incidere sia sulla preparazione dei loro figli, che su quella degli altri studenti che si trovano a dover condividere spazi minuscoli, dovendo rinunciare alla qualità degli insegnamenti e vivendo in un ambiente scolastico angusto e spesso, dato il gran numero di persone, anche poco igienico.