Cartina dell'Italia: qual è la differenza tra cartina fisica e politica?
Tra i primi argomenti di Geografia che si affrontano a scuola c’è la cartina dell’Italia, sia nella versione fisica che in quella politica. A prima vista tutti siamo in grado di riconoscerle ma non sempre ci si ricorda tutti i dettagli che le due rappresentazioni del nostro Paese riportano. Entrambe però sono carte geografiche generali, come anche le fisico-politiche.
Meglio allora fare un tuffo nel passato tra i banchi della terza o quarta elementare e riprendere in mano questo argomento. Sui libri di scuola di solito si trovano in fondo in modo da essere a pagina intera. Dato che riportano parecchie informazioni serve che si distinguano bene sia gli elementi naturali che quelli artificiali.
Cartina dell’Italia fisica: che cosa mostra
La scala più utilizzata per riportare su piano bidimensionale l’Italia è di 1 : 50.000 per quelle più grandi a pagina intera A4. Quelle che sono riportate come immagini tra le righe di testo invece sono più piccole, circa 1 : 250.000 o 1 : 500.000. La penisola si estende infatti per 1.300 km nel mare Mediterraneo, unita al continente europeo.
Guardando questa cartina dell’Italia si nota subito che il colore preponderante è il verde, che indica la presenza delle pianure. La rappresentazione fisica riporta infatti gli elementi naturali, che comprendono anche le montagne, le zone di collina e i corsi d’acqua. I colori utilizzati sono intuitivi: marrone per le catene montuose e blu per i fiumi, con i laghi di un azzurro più tenue.
Attorno alla penisola però non può mancare il mare e in particolare le indicazioni delle porzioni in cui il Mediterraneo si divide. Vale a dire il Mar Adriatico nella zona Nord Est, e il Mar Ligure a Nord Ovest, il Tirreno a Sud Ovest e il Mar Ionio a Sud Est. Naturalmente la cartina comprende anche le due isole maggiori (Sicilia e Sardegna) e gli arcipelaghi.
Oltre agli elementi elencati però la carta riporta anche le posizioni delle città italiane principali. Vale a dire i capoluoghi di regione (Bologna, Firenze, Venezia, Milano,…) e la capitale, Roma. I confini tra le regioni però non ci sono, con l’eccezione di quello naturale rappresentato dalle Alpi.
La cartina politica italiana
Passando invece alla rappresentazione politica della penisola va detto che i colori possono variare a seconda del libro da cui si guarda questa cartina dell’Italia. Infatti si usano colori ben distinti fra le regioni adiacenti ma senza che ci sia una regola precisa per attribuirli. Ci sono le linee di confine ben evidenti e anche i nomi (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte…).
Sulla carta politica inoltre non sono presenti solo i capoluoghi di regione ma anche quelli di provincia. Per distinguerli i primi sono rappresentati da un doppio cerchio e i secondi da uno solo. Sono evidenziati inoltre sia la Repubblica di San Marino che la Città del Vaticano, che fisicamente rientrano nel territorio italiano ma politicamente ne sono indipendenti.
La capitale, Roma, per risaltare di più si raffigura non con un doppio cerchio ma con un quadrato, a volte colorato di rosso. Anche la scritta nera con il nome appare più spessa rispetto a quelle per tutte le altre città indicate. I nomi delle regioni nella cartina dell’Italia non sono inoltre in riga ma seguono le loro forme e alcune sono orientate in diagonale.
I colori utilizzati per gli elementi fisici di pianura, collina e montagna scompaiono ma rimangono i nomi dei mari e le linee blu dei fiumi, oltre che i golfi.
Cartina dell’Italia: a cosa servono le due rappresentazioni
La versione fisica e la versione politica della carta del nostro Paese hanno utilizzi diversi sia a scuola che fuori. Prima di tutto quando si studiano le diverse regioni italiane dal punto di vista amministrativo ed economico comprenderne i confini è utile a contestualizzare quanto appreso. Lo stesso vale per ricordarsi più facilmente le città principali.
Lo scopo della cartina dell’Italia fisica invece è di aiutare a comprendere il tipo di territorio che ci si può aspettare, se pianeggiante o montuoso. Inoltre riporta anche elementi geologici particolari come la presenza di vulcani o grotte. Inoltre può dare l’idea dell’estensione dei bacini d’acqua e della profondità dei mari a seconda del colore che c’è nei diversi punti.
A volte ci sono statistiche che fanno riferimento ai diversi ambienti naturali e altre che riguardano i confini politici. Per poterle interpretare correttamente entrambe le cartine possono servire allo scopo. Se per esempio ci sono dati che parlano della Pianura Padana servirà guardare la carta fisica, ma se sono relativi al Veneto la zona sarà diversa.
Infine anche quando si programma una vacanza può servire avere entrambe le rappresentazioni a portata di mano. Se si è interessati a un particolare paesaggio torna comoda la carta fisica, altrimenti per capire quanto è distante la città prescelta conviene guardare quella politica.
Le cartine geografiche speciali
- Geologiche. In questo caso la carta riporta i diversi tipi di suolo e la presenza di eventuali giacimenti minerari (ferro, oro…) sul territorio nazionale.
- Idrogeologiche. Riportano informazioni sulla ricchezza d’acqua del territorio e quindi la presenza di sorgenti, fiumi o falde acquifere sotterranee.
- Aeronautiche o nautiche. Servono per stabilire le rotte degli aerei o delle navi a seconda dei casi e riportano tutte le informazioni necessarie allo scopo.