Apprendistato di primo livello: il contratto per giovani tra 15 e 25 anni
Per i giovani tra i 15 e i 25 anni che desiderano inserirsi nel mondo del lavoro senza abbandonare gli studi, esiste il cosiddetto apprendistato di primo livello. Si tratta di un tipo di contratto di lavoro noto anche con altri appellativi, quali apprendistato per qualifica o diploma professionale. In ogni caso, è un sistema di formazione duale atto a combinare esperienze pratiche e teoriche e ad una formazione che prepara al lavoro e valorizza il percorso formativo.
Nel nostro Paese, l’apprendistato duale è previsto dalle politiche attive per l’occupazione giovanile. Nasce cioè per favorire l’integrazione tra scuola e lavoro. Oltre che per favorire l’occupazione dei giovani, risponde inoltre alle esigenze delle imprese in termini di competenze necessarie per lo svolgimento delle mansioni lavorative.
Apprendistato di primo livello, una definizione
L’apprendistato di primo livello è un contratto a tempo determinato finalizzato all’inserimento dei giovani tra i 15 e i 25 anni nel mondo del lavoro.
Si tratta di una tipologia di contratto di lavoro che permette al giovane di conseguire una qualifica professionale o un diploma. Questo tipo di apprendistato rientra nei cosiddetti contratti formativi, cioè quelli che integrano, all’impiego pratico, anche una formazione mirata.
Grazie a questo tipo di contratto, si permette al giovane di continuare gli studi e, parallelamente, di lavorare. In tal modo, oltre al titolo di studio, si acquisiscono anche competenze pratiche, grazie all’esperienza svolta sul campo.
La particolarità di questo tipo di contratto è che, al suo termine, l’azienda esaminerà il giovane lavoratore. Al termine dell’esame, potrà decidere se assumerlo stabilmente con altra tipologia contrattuale o meno.
Come funziona l’apprendistato duale
L’apprendistato di primo livello, come già anticipato, è anche noto con altri appellativi: tra questi, abbiamo anche apprendistato duale.
Questo termine deriva dal suo approccio combinato: i giovani alternano periodi di studio e periodi di lavoro in azienda.
In altre parole, l’apprendista trascorre una parte del proprio tempo studiando presso l’ente di formazione o scuola e un’altra parte in azienda. Sul luogo di lavoro potrà mettere in pratica ciò che ha imparato in aula.
Si tratta di un sistema che prende ispirazione dal modello tedesco, con l’obiettivo di rendere il percorso di apprendimento più concreto. In questo modo, la formazione diventa funzionale alle esigenze reali delle imprese.
Come anticipato al paragrafo precedente, al termine del percorso di apprendistato, l’azienda esaminerà il giovane. Terminato l’esame, si potrà decidere se procedere o meno con l’assunzione.
Apprendistato di primo livello: i vantaggi per l’inserimento dei giovani tra 15 e 25 anni
L’apprendistato di primo livello offre vantaggi per l’inserimento dei giovani tra i 15 e i 25 anni, ma anche per i datori di lavoro.
Con contratto di apprendistato di primo livello, la figura dell’apprendista acquisisce il diritto ad alcune tutele.
Ci riferiamo, in dettaglio, alle tutele previdenziali, quali IVS, percezione dell’Assegno Unico in caso di figli a carico, il diritto alla maternità. Gli spettano inoltre l’assicurazione INAIL in caso di infortuni sul lavoro e l’eventuale indennità di disoccupazione NASpI in caso di perdita involontaria del lavoro.
Inoltre, se l’esito dell’esame finale è positivo, il giovane lavoratore potrà ottenere un lavoro stabile.
Il datore di lavoro, invece, ha diritto ad un’aliquota contributiva agevolata in caso di contratto di apprendistato. Tale aliquota è fissata a 5,84% sull’imponibile. Inoltre, è valida per tutto il periodo di formazione, oltre che per l’anno successivo.
Un tempo, alle aziende con un numero di dipendenti pari ad un massimo di 9, era garantito uno sgravio contributivo totale. Tuttavia, tale sgravio dal 2024 non è più concesso.
I requisiti
Possono accedere all’apprendistato di primo livello solamente coloro che rispettano i requisiti previsti dalla normativa italiana. Tali requisiti si suddividono in requisiti per i datori di lavoro e requisiti per i giovani lavoratori.
Per quanto concerne i datori di lavoro, è necessario che possiedano le capacità strutturali, tecniche e formative atte a garantire l’effettivo svolgimento dell’inserimento giovani tra 15 e 25 anni.
Questo tipo di contratto può essere stipulato solamente con giovani di età non superiore ai 25 anni. Il giovane, inoltre, deve possedere il titolo di studio adatto. Sono previste infatti diverse tipologie di apprendistato:
- apprendistato duale per acquisire la qualifica professionale e il diploma di istruzione secondaria superiore; in questo caso, è necessario il diploma di terza media
- apprendistato per il diploma professionale, per il quale è necessario aver terminato il quarto anno in seguito alla qualifica triennale
- apprendistato per ottenere la specializzazione tecnica superiore; in questo caso, il titolo di studio richiesto varia a seconda della specializzazione da ottenere.
Percorso formativo: quanto dura l’apprendistato
La normativa italiana prevede, per l’apprendistato di primo livello, un percorso formativo che non può durare meno di sei mesi.
Sono inoltre previsti dei limiti alla durata massima: per la qualifica di istruzione e formazione professionale la durata legale è di tre anni. In caso di diploma di istruzione e formazione professionale, invece, la durata massima è di quattro anni.
Chi è in possesso della qualifica di istruzione e formazione professionale, può invece conseguire il diploma nell’ambito dell’indirizzo professionale corrispondente in un anno.
Per il conseguimento del certificato di specializzazione tecnica superiore, allo stesso modo, la tempistica prestabilita è di un anno. Per il conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore, invece, il limite è di quattro anni.
Infine, per la frequenza del corso annuale integrativo per l’ammissione all’esame di Stato di cui all’articolo 15, comma 6, del Decreto Legislativo n. 226 del 2005, la durata prevista è pari a 2 anni.
Apprendistato per qualifica o diploma professionale: la retribuzione
Ma quanto viene retribuito un apprendistato di primo livello?
Dato che non si tratta solamente di un percorso puramente formativo, ma anche di lavoro, è prevista una paga per l’apprendista.
Questa, ovviamente, varia a seconda del CCNL del settore di riferimento.
Volendo però fare un discorso generale, possiamo dire che, per l’apprendistato duale con annesso percorso formativo, la retribuzione può essere:
- inferiore fino a due livelli rispetto agli addetti alle mansioni che richiedono la medesima qualifica prevista dal contratto;
- in alternativa, si può stabilire mediante percentuale rispetto a quella prevista per le mansioni che richiedono la medesima qualifica.
L’apprendistato di primo livello è un’opportunità per chi desidera iniziare il percorso professionale (lavoro) ma al contempo continuare gli studi.