Il muscolo trapezio: anatomia, biomeccanica e funzioni
Come suggerisce il suo nome, il trapezio è un muscolo dalla forma simile a quella del quadrilatero omonimo. Si tratta del muscolo principale che media i movimenti della scapola, permettendo di elevare e ruotare questo elemento della spalla. Ha una grande estensione, in quanto parte dalla settima vertebra cervicale per arrivare alla dodicesima della regione del torace.
Una cattiva postura del collo o della spalla può facilmente portare a una contrattura di questo muscolo e a un dolore persistente nella parte alta della schiena. Bisogna anche fare attenzione alle contratture quando si allenano le spalle perché si tratta di uno dei muscoli più sollecitati.
La sua contrazione inoltre agisce in sinergia con quelle del grande dorsale e del deltoide.
Le tre regioni anatomiche del muscolo trapezio
Considerata la sua estensione non dovrebbe sorprendere che risulti composto non da uno ma da ben tre fasci muscolari. Il primo di questi, detto superiore, ha origine dalla linea della nuca, subito sotto il cranio e continua lungo il legamento nucale. Si inserziona sulla clavicola e permette l’elevazione e la rotazione craniale della scapola. Le sue fibre sono orientate in senso discendente.
Il secondo fascio, ossia il trapezio medio, si origina dal processo spinoso della settima vertebra cervicale e prosegue fino alla terza vertebra toracica. La sua inserzione si torva a livello della clavicola e dell’acromion, ossia la continuazione della spina della scapola. Il suo ruolo è quello di permettere l’adduzione della scapola, in sinergia con i romboidi.
Il terzo fascio del muscolo è quello inferiore, che si trova a partire dalla terza vertebra toracica e termine sulla dodicesima. Le sue fibre muscolari sono orientate verso l’alto e ha un’azione antagonista rispetto al fascio superiore. Permette infatti di abbassare la scapola e ne media anche la rotazione craniale (per questo movimento agisce invece in sinergia con la parte superiore).
C’è un’altra azione in cui risulta fondamentale questo muscolo che però non riguarda il movimento degli arti, ossia l’inspirazione forzata. Si tratta di un meccanismo di compensazione che il corpo adotta in caso di intenso sforzo fisico per immettere più ossigeno. Lo si considera quindi un muscolo respiratorio accessorio.
Gli esercizi per allenare la parte alta della schiena
Dato che il trapezio copre quasi tutta la parte alta della schiena un allenamento per rinforzare questa parte del corpo è ottimo per tonifircarlo.
Partiamo con un esercizio che punta a renderlo ipertrofico e quindi più spesso, ossia gli shrugs con i manubri. Ci sono due modalità per svolgerli, di cui la più diffusa prevede di tenere i manubri con le braccia tese e sollevare le scapole.
La seconda prevede un movimento analogo ma stavolta tenendo le braccia elevate sopra la testa e con i gomiti tesi. Entrambe le versioni dell’esercizio prevedono di tenere il torace contratto, la schiena dritta e il bacino in asse.
I movimenti che si eseguono però stimolano soprattutto il fascio superiore, mentre per il medio e l’inferiore servono attività diversi, come il rematore.
Questo esercizio prevede di posizionarsi su una panca appoggiandoci il ginocchio e il gomito del lato che starà a riposo. Con l’altro braccio si terrà un manubrio, e restando in asse con il bacino si muoverà il gomito del braccio occupato portandolo verso l’alto.
L’aspetto a cui fare attenzione è tenere il torace parallelo al pavimento.
Per il fascio inferiore del trapezio si può ricorrere anche a un esercizio noto a tutti, le trazioni alla sbarra. Si eseguono partendo con le braccia tese e le spalle in posizione neutra, ma durante la salita queste devono allargarsi il più possibile. Bisogna fare attenzione a non allargare i gomiti durante la trazione, e non muovere il torace o le gambe per facilitare il movimento.
I problemi a carico del trapezio
Quando il motivo è la contrattura del muscolo che abbiamo analizzato finora si percepisce un fastidio tenue costante tra il collo e la spalla. Durante alcuni movimenti però, come l’estensione del braccio, il dolore diventa acuto.
Se la contrattura del trapezio riguarda il suo fascio superiore si parla di torcicollo. Insorge spesso a causa di movimenti bruschi del collo o al mantenimento di una postura scorretta mentre si è seduti o sovraccarichi eccessivi magari per uno sforzo intenso. Ma anche uno sbalzo di temperatura o una corrente d’aria fredda possono ottenere lo stesso effetto.
Non è raro che a provocare il mal di schiena sia sempre una contrattura a carico di questo muscolo, ma a livello del fascio medio o inferiore. La ragione può essere sempre una contrattura dovuta a sforzi intensi e improvvisi durante l’allenamento. Tuttavia anche la postura che si mantiene durante il riposo notturno può avere delle ripercussioni, così come l’utilizzo di un materasso non abbastanza rigido.
Quando le contratture al fascio superiore si presentano in maniera frequente in un arco temporale di almeno tre mesi si parla di sindrome cronica della cervicale. Se invece la stessa situazione si verifica a carico del fascio medio o inferiore si tratta di una lombalgia cronica.
Chi le presenta tende ad avere le spalle in posizione asimmetrica e a tenere sempre il collo leggermente reclinato in avanti.