Adversarial Threat Report: pubblicato il rapporto Meta sulla disinformazione
Meta ha reso noto l’Adversarial Threat Report, documento trimestrale che spiega nel dettaglio le attuali minacce web.
Scopriamo insieme cosa ci rivela.
Che cos’è l’Adversarial Threat Report
- rilevazione minacce cibernetiche;
- analisi delle diverse piattaforme social nella problematica;
- rilevazione delle cosiddette attività coordinated inauthentic behaviour. Queste stanno ad indicare comportamenti virtuali finalizzati ad attività di propaganda e disinformazione.
Adversarial Threat Report: il ruolo degli Stati Uniti
- Stati Uniti;
- Cina;
- Russia.
- elogio degli aiuti americani all’Asia centrale;
- visione degli Stati Uniti come garante della sovranità dell’Asia centrale contro la Russia;
- presentazione di Washington come un partner economico potente e in grado di bloccare la dipendenza dalla Russia;
- critica alla Russia e alla sua politica estera;
- trattamento delle minoranze musulmane cinesi in Cina;
- presentazione della guerra in Ucraina come prova delle ambizioni imperialistiche russe.
Disinformazione e propaganda di Cina e Russia
L’ Adversarial Threat Report, stilato dopo le ricerche accurate di Meta in collaborazione con i ricercatori dello Stanford Internet Observatory, ha ottenuto inoltre risultati a riguardo di Cina e Russia.
In Cina sono stati rimossi di 81 account Facebook e 2 su Instagram. I profili, generati in Cina, mostravano attività di propaganda dirette per lo più a Stati Uniti e Repubblica Ceca. In minor parte, inoltre al pubblico di lingua cinese e francese a livello mondiale. I post erano:
- antigovernativi e critiche al sostegno dei rispettivi governi all’Ucraina nella guerra in corso con la Russia;
- impatto negativo di tale sostegno sulle rispettive economie;
- critiche sulla condanna degli USA alla politica estera condotta da Pechino nel Sud-Est asiatico.
In Russia, sono invece stati rimossi oltre 1.600 account su Facebook e 29 su Instagram.
Adversarial Threat Report: sicurezza e spionaggio informatico
Esistono altre tipologie di provvedimenti presi da Meta e riportate dall l’Adversarial Threat Report.
Fin dall’inizio della guerra infatti, la sicurezza informatica gestita da Meta si è mostrata in altissima allerta. Sono infatti diventate priorità:
- rilevazione di minacce;
- interruzione di abusi sulle piattaforme d’appartenenza (soprattutto Facebook, Instagram e twitter);
- analisi dei tentativi di tornare sulla piattaforma da parte di soggetti già bannati.
Le operazioni di spionaggio informatico e di influenza segreta inoltre, dopo l’invasione, si sono intensificate. Tra i risultati migliori fino ad oggi realizzati di certo sono da citare:
- blocco di un’attività recidiva da parte del KGB bielorusso. Questi pubblicava fake news sulla resa dell’Ucraina;
- rilevazione di tentativi di hackeraggio ai danni dell’esercito ucraino da parte del gruppo criminale chiamato Ghostwriter;
- rimozione di un’organizzazione russa che violava la politica sulla segnalazione di massa. Questa additava soggetti ucraini per far rimuovere profili e post dai social.
Ulteriori provvedimenti
Infine, gli ultimi provvedimenti presi sono stati a riguardo di:
- rimozione di quattro organizzazioni per comportamenti coordinati non autentici. Ciò sta ad indicare la coordinazione tra diverse persone che usano account falsi per fuorviare gli altri sul identità e attività. Lo scopo è quello di manipolare il dibattito pubblico;
- rimozione di una rete di 53 account Facebook e 9 Pagine dal Brasile che si spacciavano per ONG e attivisti impegnati su temi ambientali. Altri 233 account Facebook, 84 pagine, due gruppi e 27 account Instagram sono stati rimossi in Costa Rica ed El Salvador;
- comportamenti non autentici coordinati riscontrati e bloccati su una rete gestita da Russia e Ucraina anti-ucraina;
- blocco di tre account russi con mire verso Nigeria, Camerun, Gambia, Zimbabwe e Congo.
- rimozione di una rete di segnalazione di massa in Russia. All’incirca 200 account sono stati eliminati per aver violato le politiche contro la segnalazione di massa.
Come abbiamo visto le politiche di Meta sono molte utili ed efficaci. Lo scopo principale è quello di trovare e punire:
- utenti che fanno cattiva informazione o propaganda;
- fake account;
- organizzazioni che abusano dei sistemi di segnalazione con lo scopo di far rimuovere post o account indesiderati.