Vai al contenuto
  • Servizi per lo studio
  • Test di ammissione
  • Esame di maturità
  • Esami Universitari
  • Corsi di lingue
  • Orientamento
  • Formazione professionale
  • Blog

  • Su UniD Formazione
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Assistenza clienti

  • Contattaci
logo2018
logo2018

Test di ammissione all’Università: Corsi, Libri e Orientamento

logo2018
Sotto l'header
  • Test di ammissione
  • Esame di maturità
  • Esami universitari
  • Corsi di lingue
  • Orientamento
  • Formazione professionale
  • Blog

Scuola: insegna per 20 anni senza laurea, 314 mila euro da restituire

Scuola: insegna per 20 anni senza laurea, 314 mila euro da restituire

scuola insegna 20 anni senza laurea
  • Alessia Seminara
  • 1 Febbraio 2023
  • News
  • 5 minuti

Scuola: insegna per 20 anni senza laurea, 314 mila euro da restituire

Ha dell’incredibile una notizia, diffusa di recente dai vari quotidiani nazionali, che ha come protagonista una professoressa. In realtà, la donna in questione di prof ne aveva davvero poco: la donna ha insegnato infatti a scuola senza averne diritto. E senza il possesso dei requisiti richiesti.

Analizziamo insieme lo strano caso che ha scosso il mondo della scuola, cercando di capire cos’è successo e quali sono le accuse alle quali la prof dovrà rispondere.

Indice
Supera il Test di ingresso
Preparati alle prove di ammissione con i libri e corsi UnidTest
Scopri di più

Scuola, prof insegna per vent’anni senza laurea

Il racconto che arriva dalla provincia di Vimercate (presso Monza e Brianza) è surreale. Una prof avrebbe insegnato per un ventennio a scuola senza laurea. La falsa docente era impiegata in un istituto superiore in qualità di insegnante di sostegno al momento della scoperta.

La storia della falsa prof è stata oggetto di attenzione da parte della maggior parte dei quotidiani nazionali perché, effettivamente, ha dell’incredibile. Viene infatti spontaneo chiedersi come una donna possa aver conseguito un posto a scuola come insegnante senza laurea.

E, ancora peggio, ci si chiede come la donna, per vent’anni, non sia mai stata scoperta.

Eppure, per tutto questo lunghissimo lasso di tempo, la falsa prof aveva insegnato a scuola, affermando di possedere una doppia laurea, che in realtà non esisteva.

Sebbene avesse infatti da sempre dichiarato di aver conseguito una prima laurea presso l’Università Cattolica di Milano, ed una seconda laurea presso l’Università degli Studi di Parma, nessuno dei due titoli di studio era in realtà stato conseguito dalla donna.

L’origine delle indagini

La falsa prof è stata scoperta soltanto perché, durante il proprio servizio, aveva attirato l’attenzione del dirigente scolastico.

Infatti, la donna è stata alle prese con un contenzioso risalente al 2018 con la scuola dove prestava servizio. In particolare, la donna ha accusato la scuola di mobbing. Le pesanti accuse rilasciate dalla donna hanno però sortito degli effetti negativi proprio sulla donna stessa.

Le Forze dell’ordine hanno avviato una serie di indagini, mediante le quali è stato scoperto il passato della finta prof.

La donna aveva prestato servizio come insegnante di sostegno dapprima a Meroni di Lissone, poi a Muggiò e Villasanta, prima di prestare servizio per la già citata scuola superiore di Vimercate.

In tutti i casi appena citati, la donna aveva presentato alla scuola dei certificati di laurea falsi. La prof, che poi prof non era, ha dunque insegnato per venti lunghi anni senza possedere i titoli richiesti per l’insegnamento.

Ma c’è di più, perché l’indagine ha messo in luce come la donna abbia mentito non solo sulle lauree mai conseguite, ma anche su altre qualifiche.

Aveva infatti dichiarato di possedere un diploma che consentiva di insegnare anche agli studenti affetti da disabilità. Anche in questo caso, è stato scoperto che la donna non aveva mai conseguito tale diploma dichiarato.

La prof dovrà restituire 314.000 euro

Sebbene la donna sia riuscita a farla franca per venti lunghi anni, adesso il mondo della scuola le presenterà il conto.

La falsa prof sarà infatti costretta a restituire tutto il denaro guadagnato durante la sua carriera lavorativa costruita sulla menzogna.

Infatti, oltre a rispondere delle accuse di produzione di documentazione contraffatta e dichiarazione di falso, la donna dovrà risarcire il Ministero dell’Istruzione.

La somma che la finta professoressa dovrà risarcire ammonta a circa 314.000 euro, sottratti indebitamente al nostro Paese mediante dichiarazione di titoli non posseduti.

È stata questa la decisione presa dai giudici della Corte dei Conti della Lombardia che si sono occupati del caso.

I titoli mancanti

Per esercitare la professione di insegnante di sostegno abilitata, la prof incriminata avrebbe dovuto seguire tutta una serie di passaggi. Insegnare a scuola non è infatti così semplice come sembra.

Per abilitarsi al sostegno scolastico, innanzitutto è necessario conseguire una Laurea magistrale. E la prof incriminata aveva mentito sulle due lauree mai conseguite.

In secondo luogo, è necessario conseguire un corso di specializzazione per l’insegnamento del sostegno. Corso che di solito viene erogato dalle università pubbliche.

E la falsa docente aveva mentito anche su tale titolo, dichiarando di possedere il diploma di abilitazione all’insegnamento per studenti affetti da disabilità.

Per conseguire l’abilitazione all’insegnamento come docente di sostegno, infine, è necessario partecipare al concorso scuola apposito.

Oltre la prof senza laurea: un secondo scandalo a scuola

E se la storia della prof senza laurea ha lasciato tutti stupiti, non bisogna pensare che si tratti di uno scandalo isolato. Proprio recentemente, il mondo della scuola è stato colpito da un secondo scandalo.

Uno scandalo che però non riguarda gli insegnanti, ma il personale ATA.

È di recente stato scoperto tutto un giro di collaboratori scolastici che, pur di entrare nelle graduatorie di istituto, ha dichiarato il falso e ha indicato dei titoli che, in realtà, non possedeva.

Secondo il giornale Il Mattino, a seguito di un’indagine sono stati sospesi 123 collaboratori scolastici, operanti nelle regioni della Lombardia, del Veneto, della Toscana e dell’Emilia Romagna. Ma, dato che le indagini sono ancora in corso, è molto probabile che il numero dei licenziamenti, alla fine, sarà anche più elevato.

L’indagine che ha colpito il personale ATA è partita da Salerno: l’Ufficio scolastico ha richiesto di effettuare delle verifiche su circa 300 collaboratori scolastici salernitani. I collaboratori che hanno dichiarato il falso dovranno rispondere di moltissimi reati.

Tra questi, truffa ai danni dello Stato, falsa dichiarazione a pubblico ufficiale, falsità ideologica. I collaboratori scolastici in questione, nel tentativo di accaparrarsi un posto a scuola, hanno effettuato differenti procedure.

In alcuni casi, si è addirittura arrivato a falsificare il diploma, necessario per prendere servizio come personale ATA. In altri, invece, gli ormai licenziati dipendenti hanno mentito sui titoli di servizio. Hanno cioè elencato degli anni si servizio a scuola presso istituti paritari che non avevano mai effettivamente svolto.

Un caso probabilmente non isolato

Lo scandalo è venuto fuori grazie anche ad alcuni accertamenti compiuti dall’INPS. L’Istituto ha infatti notato che gli anni di servizio dichiarati non coincidevano affatto con i versamenti INPS effettuati dal personale ATA irregolare.

Purtroppo, tutto lascia supporre che i casi analizzati in questo articolo non siano isolati e che, nei prossimi mesi, potrebbero venir messe in luce altre irregolarità che riguardano il mondo della scuola.

Entra all'università con UnidTest
Corsi in presenza
Scopri i corsi in 45 città e in diretta eLearning
Iscriviti ora!
Preparati online
Scopri i corsi on demand disponibili 24 ore su 24
Iscriviti ora!
Piattaforma Genius
Migliora le tue performance con la nostra piattaforma online
Iscriviti ora!
Condividi su
Facebook
LinkedIn
Email
WhatsApp
Scritto da
Picture of Alessia Seminara
Alessia Seminara
Giornalista pubblicista, copywriter e web editor. Dopo la formazione universitaria, ho deciso di intraprendere vari percorsi formativi che mi hanno consentito di iniziare a lavorare per il web. Collaboro con diverse testate giornalistiche online e mi occupo di copy e scrittura per vari siti web.
Categorie
Categorie
  • Concorsi (44)
  • Consigli per lo studio (479)
  • Digital marketing (393)
  • Guide (173)
  • Lingue (95)
  • News (290)
  • Orientamento (196)
  • Test universitari (164)
  • Tutti (2)
  • Università (240)
  • Vendita e comunicazione (156)
Iscriviti alla newsletter

Ricevi i nostri migliori articoli, contenuti gratuiti, offerte riservate e tanto altro!

google news

Ricevi le nostre notizie da Google News

Seguici
Test di ammissione all'università: Corsi, Libri e Orientamento
UNID FORMAZIONE
  • Test di ammissione
  • Esame di maturità
  • Esami universitari
  • Corsi di lingue
  • Orientamento
  • Formazione Professionale
  • Termini e Condizioni
CONTATTI

Via degli Aceri, 14
47890 Gualdicciolo (RSM)
0549.980007
info@unidformazione.com
Chi siamo | Sedi | Contatti
Lavora con noi | Redazione

CONSIGLIA AD UN AMICO

Iscriviti alla Newsletter

Sicurezza negli acquisti online
Paga fino a 36 rate con: PayPal, Alma, HeyLight. Paga in unica soluzione con: Carta di Credito, Apple Pay, Google Pay, Bonifico Bancario.

pagamenti accettati
© Copyright 2025 - UNID S.r.l. - Codice Operatore Economico: SM22747 - Via degli Aceri, 14 - 47890 Gualdicciolo (RSM)
Iscrizione registro eCommerce n. 150 | Privacy
logo2018
Gestisci la tua privacy
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci (non) personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
La memorizzazione tecnica o l'accesso è necessario per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze non richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, un'adesione volontaria da parte del tuo fornitore di servizi Internet o registrazioni aggiuntive da parte di terzi, le informazioni archiviate o recuperate solo per questo scopo di solito non possono essere utilizzate per identificarti.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Gestisci opzioni
{title} {title} {title}
×

Inserisci il tuo indirizzo email per scaricare il contenuto:

Torna in alto